Le Poste italiane hanno messo all’asta 22 immobili di proprietà dislocati in diversi comuni in tutta Italia (Milano, Bologna, Brescia, Catanzaro, Novara, Ferrara). Il bando però prevedeva l’ammissione alle liste solo ai cittadini italiani. Ecco perché la Ong Guido Piccini che opera nel campo dei diritti umani ha deciso di procedere con un’azione legale verso le Poste Italiane.
Il motivo è semplice, secondo la Fondazione anche i cittadini stranieri che vivono e lavorano stabilmente in territorio nazionale avevano diritto d’accesso alle graduatorio del bando. Secondo il presidente della Fondazione Poste Italiane hanno agito in maniera discriminatoria nei confronti dei cittadini stranieri.
Il risultato è stata la sospensione temporanea del bando fino alla sentenza del giudice che sarà chiamato a decidere l’effettiva legalità delle azioni di Poste Italiane, nel frattempo gli immobili rimarranno vuoti, speriamo non per troppo tempo.
L’emergenza casa è dovuta a molti fattori in primo luogo allo stallo del mercato immobiliare dovuto al potere d’acquisto delle famiglie italiane in netto cale unito a prezzi che continuano a rimanere alti. Molti comuni, dal nord al sud, stanno mettendo in campo politiche sociali per l’acquisto della prima casa. I giovani sono anche coloro che utilizzano la rete per una prima ricerca di case ed appartamenti.
Con i motori di ricerca è possibile cercare le case a Brescia e tenere sott’occhio la situazione del mercato in termini di prezzi e metrature. Lo stesso procedimento vale per gli affitti, cercando le parole chiave case in affitto Matera si avrà un quadro abbastanza chiaro sulla situazione della affittanze in tutti i comuni d’Italia.
Nessun commento:
Posta un commento