sabato, settembre 03, 2011

Edentulismo: quando il dente non c’è più

L’edentulismo consiste nella perdita di uno o più denti. Le cause possono essere molteplici: cattiva igiene orale, carie, malattia parodontale, trauma, vecchiaia,… Il Ministero della Salute, pur non avendo ancora dati campione sulla popolazione nazionale, ha però rilevato che, per esempio, nella sola area di Milano il 42,3% di anziani è affetto da edentulismo. La mancanza di uno o diversi elementi dentari produce scompensi non soltanto nei processi di masticazione. Laddove un dente non c’è più, saranno gli altri adiacenti a farne le veci.
Questo sovraccarico di lavoro per i denti attivi si ripercuote sulle articolazioni temporo-mandibolari, da cui derivano, a loro volta, emicranie, disturbi oculari e uditivi, dolori articolari, insonnia. Inoltre, l’assenza di un dente può favorire l’inclinazione di quelli vicini verso lo spazio vuoto, mutando le modalità stesse di coordinazione tra l’arcata superiore e quella inferiore. Sarebbe quindi consigliabile sostituire al più presto il dente o i denti mancanti. È l’implantologia dentale il ramo dell’odontoiatria che si occupa del ripristino di quegli elementi dentari perduti del tutto o solo parzialmente.
Grazie ai progressi compiuti dalla ricerca nell’utilizzo delle tecnologie e delle tecniche chirurgiche, gli impianti ad oggi disponibili consentono una cura dell’edentulismo spesso più rapida e più economica rispetto ai ponti tradizionalmente conosciuti. Navigando in Rete, alla voce “implantologia dentale costi” emerge un recente studio svolto nell’arco di ven’tanni da un gruppo di ricercatori francesi: hanno comparato costi e benefici di protesi tradizionali versus protesi su impianto, e i risultati ottenuti propendono decisamente per le seconde, specie sul fronte dell’efficacia degli impianti e dei costi di manutenzione periodica.

Per approfondimenti: Studiodentisticolombardo.it

Nessun commento: