Incontro Michele Petraroia ad Isernia, qualche giorno prima delle elezioni Primarie che lo vedranno"al fianco", e non contro-come tiene a sottolineare lui stesso-degli
altri Candidati.
Michele Petraroia conquista al primo impatto:e lo fa con calma e pacatezza coinvolgente.Il sorriso ampio e garbato tradisce il rigore e l' impegno di lunghe lotte, le mani, lunghe ed eleganti, si muovono in piccoli cerchi, per poi congiungersi come in un gesto di richiamo spirituale.Michele mostra di conoscere, con sicurezza e competenza, i meccanismi sottili del Palazzo, le sue manchevolezze, come i punti di forza di un sistema che deve virare verso una svolta, ma senza cesure drastiche con il passato.Federalismo?Senz'altro, ma con un occhio attento alla contestualizzazione.Nuove risorse dall'ambiente e dalla cultura?Sì,ma a patto di tenere presenti i deboli e gli anziani. Parla degli operai citando con contezza la Fondazione Agnelli, mentre le mani si congiungono nuovamente con grazia raccolta."Se Bersani mi chiedesse di lasciare, lo farei immediatamente", sostiene Petraroia senza esitazioni, dichiarando la propria piena disponibilità ad un gioco di squadra che veda "l'uno al fianco dell'altro".La Conferenza volge al termine, mentre si succedono gli interventi dei vecchi compagni come dei giovani.Dubbi, aspettative, ricordi.Ma con una certezza: noi il 4 Settembre ci saremo tutti.
A Bientot, Compagno Petraroia: se ti ascolto, a volte, mi sembra di scorgere quel Profilo alto e pulito di Don Sturzo e De Gasperi.
giovedì, settembre 01, 2011
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