venerdì, dicembre 02, 2011

Eco Architettura, abbiamo un sogno

È l’anno 2020. Il piano internazionale di migrazione nello spazio è nella sua fase iniziale, ma la maggior parte degli abitanti della Terra si è impegnata a rimanere sul pianeta blu e a prendersi cura della propria casa. Il nuovo buzz è “ecotettura”. I cittadini vivono in torri lucenti che brillano sotto il sole delle giornate sempre più calde. Dalle cime di questi habitat ricoperti di pannelli solari spiccano meravigliosi mulini maestosi e splendidi parchi eco di una tonalità verde brillante. L’acqua piovana è così preziosa che ogni torre è dotata di un sistema di canali per raccogliere la pioggia che poi si mischia con l’acqua di scarico delle case, per essere riciclata e riutilizzata. I rifiuti vengono trattati nelle fondamenta di ogni torre, producendo molta più energia di quanta ne viene consumata. L’energia in eccesso viene dirottata a ospedali, centri per la comunità e giardini pubblici. Vetture a celle combustibili percorrono la rete stradale sottoterranea e trasformano l’idrogeno che emettono in vapore acqueo. Finalmente, con le strade senza traffico, tutti i cittadini ritrovano il piacere di passeggiare o andare in bicicletta e i bambini possono nuovamente giocare all’aria aperta.

Questo è il nostro sogno, la nostra visione per il pianeta del futuro. L’eco architettura è una parte importante di questo futuro: tutto ciò non è così inverosimile come potrebbe sembrare a prima visita e, al di là del tono all’avanguardia che abbiamo voluto utilizzare in quest’occasione, vi possiamo assicurare che ci sono molte persone e imprese che stanno lavorando per rendere questa visione realtà. Le ruote sono state messe in movimento e una vera rivoluzione di rigenerazione dell’ambiente è in atto: una task force di ingegneri, sociologi e architetti di fama mondiale è all’opera per assicurare che la sostenibilità nell’architettura e nell’edilizia non sia solamente una moda del momento. Sostenibilità è il nuovo buzz che sta scuotendo il mondo dell’architettura contemporanea.

Sostenibilità è molto più dell’uso efficiente delle risorse: è anche innovazione creativa, è un’evoluzione culturale e della propria comunità che va nutrita e curata. Ci sono davvero numerosi e importanti progetti che riteniamo ne siano la testimonianza ed oggi incominciamo a illustrarvene qualcuno: alcuni sono ancora dei progetti “verdi”, altri sono in fase di costruzione e altri ancora sono stati completati e stanno dando quel prezioso contributo affinché la nostra visione diventi finalmente realtà!

Il Museo di Storia Lugo – Spagna

Il Museo di Storia Lugo, con la sua forma cilindrica, è stato progettato e costruito da Nieto Sobejano http://www.nietosobejano.com/. Il parcheggio delle auto è sotterraneo: questo non solo tiene le auto e le moto fuori dalla vista dei visitatori. Gli edifici d’acciaio si raggiungono attraverso una scalinata a chiocciola che passa sotto un bellissimo prato. E se questo non è abbastanza, l’architetto ha previsto anche uno spazio per i pannelli solari che generano l’energia di tutto il museo. Il centro visitatori è collocato su un unico piano che non richiede luce artificiale, poiché prende la luce naturale dai cortili circolari sovrastanti. Questi interventi, insieme all’effetto di raffreddamento naturale che la terra ha sugli spazi interrati, garantiscono all’affascinante complesso la massima efficienza energetica.

Il “Tube City” gigante - New Delhi, India

Per affrontare le numerose difficoltà ambientali della capitale dell’India, New Delhi, il giovane architetto Abinhay Shama ha progettato la sua “Tube City” (Città Tubo): il tubo, che si estenderebbe per tutta la lunghezza del fiume Yamuna, sarebbe in grado di pulire le acque di questo corso d’acqua. La città sarebbe dotata di pannelli solari e terreni agricoli utilizzati per coltivare risorse per gli abitanti. In orizzontale la struttura verrebbe ripartita in numerose zone, ciascuna con un diverso utilizzo: aree per la coltivazione, zone per mercati, abitazioni, spazi pubblici e zone verdi. La “Tube City” sarebbe dotata anche di una struttura verticale capace di ottimizzare lo spazio: il livello più alto adibito alla coltivazione e a grandi spazi verdi, mentre sui livelli più bassi sarebbero previste abitazioni, scuole e altre aree verdi. È anche prevista la creazione di uno spazio adibito alla vendita dei raccolti della Tube. Agricoltori e compratori potrebbero trasportare le merci dai terreni alla zona commerciale tramite una metropolitana che contribuirebbe a ridurre notevolmente i livelli d’inquinamento che attualmente affliggono New Delhi.

Ponte Stradale di legno di Accoya – Sneek, Olanda

Un ponte stradale ispirato al mare realizzato in legno Accoya: l’Accoya è un legname ottenuto artificialmente e subisce un processo che non ha nessun impatto sull’ambiente e che lo rende di lunga durata ed estremamente solido. Il legname utilizzato proviene da foreste gestite in modo corretto e responsabile FSC http://www.fsc-italia.it/ e da fonti certificate PEFC http://www.pefc.it/. Le travi di sostegno sono tutte ad incastro, per ridurre al minimo l’utilizzo di materiali aggiuntivi. Questa bellissima struttura è stata progettata da Achterbosch Architecturr e Onix architects.

House of Vestas – Aarhus, Danimarca

La nuova sede dell’azienda Vestas (pionieri nell’energia eolica), ad Aarhus in Danimarca, ha l’onore di essere il primo edificio d’Europa con la certificazione LEED* Platinum. Progettata da Arkitema Architects http://www.arkitema.com/, la House of Vestas è uno tra 150 edifici commerciali nel mondo ad aver ottenuto questo grande riconoscimento. L’edificio ospita l’istallazione geotermica più grande della Danimarca e utilizza il 50% in meno di energia rispetto a un altro edificio normale della stessa dimensione.

Shell House Organico – Giapppone

La Shell House progettata dall’architetto Kotaro Ide dello studio ARTechnic http://www.artechnic.jp/ è immersa nelle foreste della prefettura di Nagano ed è costruita intorno ad un abete centenario. La struttura è realizzata in cemento trattato per garantirne una lunga durata; le proprietà isolanti proteggono la casa dall’alto tasso di umidità e dalle temperature molto basse dell’ambiente circostante. La Shell House è unica: la sua forma curvilinea ricorda un’astronave. I pavimenti sono in legno di ciliegio, proveniente da foreste locali gestite responsabilmente e in modo corretto. Un sistema automatizzato, progettato su misura per la Shell House, controlla l’umidità, il riscaldamento a pavimento e l’aerazione, in modo da consentire una notevole riduzione del consumo di energia.

Herbarium di Kew Gardens – Londra, Inghilterra

L’edifico dell’Herbarium è stato fondato nel 1853 e fa parte del Library & Archives di Kew Gardens a Londra, il più grande centro mondiale per lo studio della diversità delle piante. La necessità di aumentare lo spazio ha richiesto lo studio di un nuovo ambiente sostenibile, in grado di proteggere il contenuto prezioso dell’edificio da eventuali incendi, umidità e infestazioni. Per la realizzazione del progetto, sono stati chiamati gli architetti Edward Cullinan http://www.edwardcullinanarchitects.com: il team ha costruito un’ala nuova, alta 3 piani, realizzata interamente in vetro e legname certificato proveniente da foreste locali. Oltre a essere molto bello, i sistemi sostenibili progettati su misura per controllare il riscaldamento e il raffreddamento dell’edificio hanno portato la struttura a ottenere una certa notorietà “verde”, che include il punteggio eccellente del BREEAM http://www.breeam.org/

Il CIRS dell’Università della British Columbia - Vancouver, Canada

Il “Centro di ricerca interattiva sulla sostenibilità” http://cirs.ubc.ca/ dell’Università della British Columbia è stato completato all’inizio di novembre 2011 e lavora già a pieno ritmo per le ricerche sulla sostenibilità della bioedilizia. Questo edificio, che supera abilmente i requisiti minimi LEED* Platinum, è stato progettato e costruito dall’UBC in collaborazione con Perkins and Will http://www.perkinswill.com/: viene utilizzato come centro per le ricerche sulla sostenibilità, progettazioni di bioedilizia e politiche ambientali. Il laboratorio eco-vivente è molto più che un “netto positivo”: oltre ad alimentare se stesso, genera abbastanza energia anche per il campus, tratta le proprie acque grigie, ha un giardino sul tetto abitabile e anche un giardino verticale.

Siamo molto fieri di segnalare che proprio nella nostra città di Milano saremo testimoni di un progetto ambizioso, il Bosco Verticale: il primo bosco verticale nel mondo, progettato da Stefano Boeri http://www.boeristudio.it/?p=2328. Le due torri sorgeranno nel centro della città, vicino al quartiere Isola, e ospiteranno circa 900 alberi, ognuno dai 3 ai 9 metri di altezza, oltre a piante collocate in relazione all’esposizione di ogni facciata delle torri al sole: un equivalente di 10.000 metri quadrati di superficie boschiva. Il Bosco Verticale sarà un sistema per ottimizzare, recuperare e produrre energia. Gli edifici ricoperti di piante formeranno un microclima che aiuterà ad assorbire le polveri sottili dell’ambiente urbano. Le piante produrranno umidità, assorbiranno CO2 e le polveri sottili nell’aria; produrranno ossigeno e proteggeranno gli edifici da radiazioni e inquinamento acustico. Le torri saranno completamente autosufficienti: questo non solo ci garantisce un miglioramento della qualità abitativa, ma anche un sensibile risparmio energetico. La fine dei lavori è prevista per il 2013 e questo è solo un’eco dei progetti previsti per l’Expo internazionale che Milano ospiterà nel 2015.

LEED: *http://en.wikipedia.org/wiki/Leadership_in_Energy_and_Environmental_Design

Non potevamo chiudere questo post in modo migliore: vi invitiamo a seguire e supportare la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si sta svolgendo a Durban in Sud Africa: “UN Climate Change Conference” - November 28th - December 9th.

Vi lasciamo con lo slogan della conferenza “Working together, Saving Tomorrow Today” (Lavorando insieme, Salvando il domani oggi): secondo noi non ha bisogno di commenti!!

Il sogno continua...

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