Inizia molto bene in Sardegna la settima edizione della
rassegna internazionale di cortometraggi Passaggi d'Autore: intrecci
mediterranei che si terrà presso la sala consiliare del comune di
Sant'Antioco nei giorni 4, 5, 6, 7 e 8 dicembre 2011.
Il pubblico ha dimostrato di apprezzare i film
presentati, dedicati esclusivamente alla “primavera araba”. Dodici cortometraggi
sulle rivolte che hanno occupato la cronaca degli ultimi mesi della sponda sud
del Mediterraneo, opere di giovani registi della Tunisia e della Siria.
I film provenienti dalla Siria sono girati da giovani registi appartenenti al
Collectif Abounaddara e diffusi nel web ogni venerdì, giorno di preghiera e di
protesta. Film brevissimi che spiegano la cronaca di questi mesi, forse meglio
di un lavoro giornalistico. La qualità delle immagini a volte non è eccellente,
girate con telefoni e poi postate su internet con enormi
rischi.
La Siria, purtroppo, è ancora sotto assedio del governo dittatoriale, che sopprime le proteste pacifiche nel sangue (non risparmiando bambini e donne), proteste che chiedono solo democrazia e partecipazione.
I film della Tunisia sono stati girati durante la
rivolta tunisina dagli allievi del grande regista Nouri Boudiz, docente
all’Ecole des arts et du cinema di Tunisi.
In entrambi i casi si tratta di
giovani che volevano documentare la realtà, senza filtri. Ci vorranno ancora
anni per spiegare questo fenomeno, questo nuovo genere di rivolte senza leader,
queste proteste di giovani che desiderano un futuro come i loro coetanei
occidentali. Rivolte di persone normalissime: studenti, lavoratori, disoccupati,
artisti, che chiedono la fine di un regime corrotto e dittatoriale.
Proteste di
piazza che potrebbero somigliare alle proteste degli studenti degli anni
sessanta europee o americane, con la differenza delle dittature da sconfiggere.
La libertà che i padri non sono riusciti a chiedere, e se ne scusano in
“Confession tunisiennes”, è stata conquistata da quei giovani descritti dal
regime come “persone che non hanno niente dentro”, così descrive la situazione
il famoso blogger Kalloutcha nel cortometraggio Signé Kalloutcha.
Il blogger, come migliaia di tunisini, attraverso facebook riuscivano a
comunicare all'esterno la situazione del Paese, completamente nascosta dalla
stampa del regime, che invece di informare “mandava in onda documentari sugli
animali”, dice un giornalista nel film Zaba et les Médias. Impressiona
l'attualità di Sans plomb, una fiction che racconta la protesta di un
ragazzo che, disperato per la mancanza di lavoro, si reca in un ufficio della
sua città e si sparge di benzina, minacciando di incendiarsi se qualcuno non
risolveva la situazione.
Il lavoro gli era stato trovato. Si conclude con la
fila di ragazzi alla pompa di benzina che si accingevano a ripetere la scena.
Girato nel 2006, quando nessuno poteva immaginare che quel gesto, portato alle
estreme conseguenze da un altro ragazzo nel 2010, avrebbe significato per il
futuro del Mediterraneo.
La Tunisia, paese che ha dato vita alla primavera
araba, sta dimostrando di voler trasformare il paese in una repubblica
democratica, “le recenti elezioni hanno dimostrato la massima partecipazione
politica, che riflette la grande discussione civile che sta affrontando il
paese”.
Ci spiega in sala Jalila Baccar, attrice tunisina di cinema e teatro che
ha firmato con il drammaturgo e regista Fadhel Jaibi, Amnésia, il suo testo
“profetico” con il quale ha anticipato la caduta del dittatore Ben Ali e la
rivoluzione tunisina. Una rivoluzione che non è un cambio da un regime ad un
altro, questa volta ci si aspetta un cambio radicale della gestione politica,
della costituzione, della società.
Una primavera araba, appunto.
Questa sera la rassegna sarà dedicata alla
Turchia, paese ospite di questa edizione. La serata ha come titolo Turchia:
corti tra oriente e occidente, dieci lavori che presentano un paese in
continua evoluzione, da sempre punto di passaggio tra la cultura orientale e
quella occidentale. Paese che ispira gran parte dei giovani rivoluzionari dei
paesi arabi, per la mediazione riuscita tra valori laici e religiosi. La scelta
del cinema turco è stata facile anche per la grande qualità e importanza
raggiunta a livello internazionale, qualità che si potrà assistere in questa
imperdibile occasione.
Dal 4 all'8 dicembre la settima
edizione di Passaggi d'Autore: intrecci mediterranei
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