lunedì, dicembre 12, 2011

Sedersi in ufficio: poltrone e sedie non sono tutte uguali


Chi lavora in ufficio o svolge in telelavoro un'attività impiegatizia trascorre gran parte delle ore della giornata seduto. Ecco che il ruolo di sedie operative e poltrone girevoli non è affatto banale né da sottovalutare nel giudizio sulla loro qualità di vita, lavorativa e non. Non si tratta soltanto di guardare al comfort o a una sensazione di apparente comodità. La seduta dev'essere progettata in funzione ergonomica rispetto a chi la utilizza. Il che non è scontato né tanto meno sempre in cima alle aspettative degli stessi acquirenti.

Il rispetto e la cura di coloro che andranno a sedersi su una determinata sedia comincia con la scelta dei materiali con cui costruirla e l'impianto stilistico con cui formarla. Dunque, nemmeno il campo del cosiddetto design d'interni o quello delle aziende produttrici di mobili per ufficio può esimersi da processi di ricerca e sviluppo, sia nei materiali impiegati sia nella progettazione delle sedie. L'obiettivo sarà quindi cercare il giusto punto di equilibrio tra estetica e funzionalità, con particolare riguardo alla salute del destinatario. Al contrario, le conseguenze per il lavoratore seduto quotidianamente davanti a un pc, ad esempio, si chiameranno mal di schiena, dolori cervicali, artrosi, ecc.

Quali sono allora le migliori sedie con cui arredare un ufficio? Innanzitutto quelle ergonomiche, in grado cioè di rispondere ottimamente alle relazioni uomo-ambiente-macchina, nel pieno rispetto della salute fisica e psicologica del soggetto. Poi devono presentare alcune caratteristiche funzionali: altezza e inclinazione dello schienale regolabili; supporto lombare nella zona bassa della spalliera; seduta regolabile; perimetro della seduta comodo per chiunque; distanza di 5-10 cm tra il bordo del sedile e le ginocchia piegate di 90°; braccioli gestibili in altezza; materiali confortevoli e traspiranti per schienale e seduta.

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