Cerchi un’occasione diversa per divertirti e per imparare qualcosa di nuovo? Partecipa al corso Crimini e serie tv che si svolgerà a Milano, sabato 3 marzo 2012 dalle ore 13.30 alle ore 18,00.
Il corso, organizzato da Hea Formazione in collaborazione con Cristina Brondoni, giornalista con venti anni di esperienza e criminologa, vuole offrire una chiave di lettura critica della serialità televisiva crime. I telefilm verranno messi a confronto con la realtà per comprendere le dinamiche dei reati veri e televisivi e sarà un’occasione per approfondire i meccanismi della televisione, delle sceneggiature e del pubblico e di comprendere le motivazioni per cui, di fronte a fatti fittizi, le emozioni sono del tutto reali.
Il corso Crimini e serie tv è rivolto agli studenti delle discipline umanistiche, ai genitori, ai fan di serie tv, agli psicologi, ai sociologi, agli avvocati. In alcuni campi, come per esempio in ambito legale, infatti, le serie tv giocano, da tempo, un ruolo importante sulle giurie, prova ne è il così detto CSI Effect. È rivolto altresì a tutti quelli che, più in generale, sono interessati al crimine e a tutte le sue sfaccettature, compreso il rapporto tra realtà e finzione.
Il corso è incentrato sulla serialità televisiva e sui crimini. Saranno analizzati diversi telefilm, da quelli degli anni Settanta come Colombo e Starsky & Hutch a quelli degli anni Novanta, come Miami Vice fino a quelli più recenti: CSI, Criminal Minds, Criminal Intent e Dexter.
Per ognuno verrà fatto un focus sulla trama e sui personaggi e, soprattutto, sul tipo di criminalità che viene dipinta e sul metodo seguito per le indagini. Naturalmente, trattandosi di serie tv, per cui di un prodotto offerto a un pubblico vasto e variegato, ci si soffermerà sui protagonisti dei telefilm e sull’appeal che hanno esercitato (o esercitano) sullo spettatore. Numerosi i richiami ai fatti di cronaca: come quello dell’omicidio di Connor, 10 anni, per mano di suo fratello Andrew Conley che, confessando il delitto, disse semplicemente che l’aveva commesso perché: “Mi sentivo come Dexter”.
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