Il 2012 anno dell’energia sostenibile. Ad annunciarlo il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon. “Flavio Cattaneo: sostenibilità e impegno ambientale al centro della strategia di Terna”.
Il 2012 sarà l’Anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti. Lo ha annunciato in questi giorni il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon.
Dedicare un anno alle energie per il Segretario generale ha un doppio significato: promuovere una trasformazione radicale che affranchi il mondo dai carburanti fossili e portare la corrente elettrica a quel miliardo e mezzo di persone che ancora vivono senza energia.
È il terzo anno consecutivo che le Nazioni Unite dedicano 365 giorni alla sensibilizzazione di cittadini e governi sul tema ambientale: il 2010 è stato l’anno della biodiversità e il 2011 quello delle foreste.
L’ONU si è impegnato a raggiungere entro il 2015, con il programma di Sviluppo del Millennio, 8 obiettivi per sconfiggere povertà estrema, malattie, inquinamento ambientale e innalzare la qualità della vita di ogni essere umano che abita il Pianeta.
La questione energetica occupa un ruolo fondamentale. Senza accesso all’energia non c’è sviluppo economico e sociale. Sono popoli tagliati fuori dal mondo per i quali non è possibile garantire nemmeno il diritto alla salute, al cibo, all’acqua.
Per sostenere questi ambiziosi traguardi le Nazioni Unite stanno lavorando all’“Energy Network Access Practitioner”, gruppo composto da professionisti della società civile e del settore privato impegnato nella fornitura di servizi energetici. Obiettivo è un approccio integrato alla pianificazione energetica per raggiungere l'accesso universale all'energia entro il 2030.
“Abbiamo bisogno - ha detto Ban Ki-moon - di una rivoluzione globale per l’energia pulita, una rivoluzione che renda l’energia disponibile e accessibile a tutti. È essenziale per rendere minimi i rischi climatici, per ridurre la povertà e migliorare la salute del Pianeta, la crescita economica, la pace e la sicurezza”.
Per raggiungere l’obiettivo fissato al 2030, secondo Ban Ki-moon, è necessario “investire in capitale intellettuale che creerà nuove tecnologie green. Abbiamo bisogno che i governi offrano i giusti incentivi per aumentare la spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo”.
FONTE: Terna
Il 2012 sarà l’Anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti. Lo ha annunciato in questi giorni il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon.
Dedicare un anno alle energie per il Segretario generale ha un doppio significato: promuovere una trasformazione radicale che affranchi il mondo dai carburanti fossili e portare la corrente elettrica a quel miliardo e mezzo di persone che ancora vivono senza energia.
È il terzo anno consecutivo che le Nazioni Unite dedicano 365 giorni alla sensibilizzazione di cittadini e governi sul tema ambientale: il 2010 è stato l’anno della biodiversità e il 2011 quello delle foreste.
L’ONU si è impegnato a raggiungere entro il 2015, con il programma di Sviluppo del Millennio, 8 obiettivi per sconfiggere povertà estrema, malattie, inquinamento ambientale e innalzare la qualità della vita di ogni essere umano che abita il Pianeta.
La questione energetica occupa un ruolo fondamentale. Senza accesso all’energia non c’è sviluppo economico e sociale. Sono popoli tagliati fuori dal mondo per i quali non è possibile garantire nemmeno il diritto alla salute, al cibo, all’acqua.
Per sostenere questi ambiziosi traguardi le Nazioni Unite stanno lavorando all’“Energy Network Access Practitioner”, gruppo composto da professionisti della società civile e del settore privato impegnato nella fornitura di servizi energetici. Obiettivo è un approccio integrato alla pianificazione energetica per raggiungere l'accesso universale all'energia entro il 2030.
“Abbiamo bisogno - ha detto Ban Ki-moon - di una rivoluzione globale per l’energia pulita, una rivoluzione che renda l’energia disponibile e accessibile a tutti. È essenziale per rendere minimi i rischi climatici, per ridurre la povertà e migliorare la salute del Pianeta, la crescita economica, la pace e la sicurezza”.
Per raggiungere l’obiettivo fissato al 2030, secondo Ban Ki-moon, è necessario “investire in capitale intellettuale che creerà nuove tecnologie green. Abbiamo bisogno che i governi offrano i giusti incentivi per aumentare la spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo”.
FONTE: Terna
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