Gentile Vice Sindaco,
le motivazioni della presente lettera sono insite nel fatto che quel 14 maggio del 1977 io, Carmine ABAGNALE, allora Vice Brigadiere della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Celere di Milano e collega di Antonio Custra, ero lì in Via De Amicis a difendere le istituzioni democratiche mentre il suo Capo di Gabinetto, Maurizio AZZOLINI, mi sparava addosso.
Non ero molto distante dal collega Antonio CUSTRA anche lui Vice Brigadiere, un corso prima del mio. Ragazzo d’oro.
È vero ciò che afferma Gianni Santucci sul Corriere di oggi: “Azzolini quel giorno sparò, come molti altri ma non colpì nessuno”. Ma è altrettanto vero che se oggi sono vivo lo devo alla buona sorte ed al caso perché il suo Capo di Gabinetto sparava contro la Polizia.
Ora, signora Vice Sindaco, il rispetto alla sua istituzionale figura e quello nei confronti delle persone che l’hanno votata mi obbliga a NON ABBANDONARE l’aula Consigliare quando lei sarà presente.
Devo però dirle che qualora vedrò aggirarsi per la sala del Consiglio il suo Capo di Gabinetto non esiterò, Le ripeto, non esiterò ad abbandonare l’aula chiedendo a tutti i Consiglieri di unirsi al mio gesto in memoria di un eroe dal nome Giuseppe CUSTRA.
E si ricordi bene signora Vice Sindaco quando mi incontra nella sala del Consiglio: “Quel 14 maggio 1977 io ero lì in Via De Amicis e quelli, tanti purtroppo, ci sparavano addosso”.
Distinti saluti.
Carmine ABAGNALE
Consigliere Comunale e Sostituto Commissario della Polizia di Stato
venerdì, febbraio 24, 2012
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