giovedì, giugno 28, 2012

Alluminio: situazione a rischio, l'industria moderna mira al recupero

E' da oltre un paio d'anni che le quotazioni relative l'alluminio sono bloccate ai minimi, una discesa continua che innervosisce non poco l'LME. Malgrado un mercato in continua crescita per quel che concerne produzioni industriali che trovano nell'alluminio il materiale di base con cui continuare ad operare (come l'industria dei veicoli e le tante realtà che si occupano della realizzazione di lame industriali, guide di scorrimento e guide per macchine utensili per un ampio ventaglio di impieghi), le quotazioni sembrano convinte nel non voler alzare lo sguardo. E' su questo orizzonte che pare definirsi in modo sempre più concreto la possibilità, fino ad ora solo ventilata, che i maggiori produttori riducano l'immissione di alluminio sul mercato. In previsione della possibile messa in atto di tale soluzione, diverse industrie italiane e dell'area euro stanno apportando una netta accelerazione per quel che riguarda un'opera di recupero più ampia ed efficace. Opera che non riguardi unicamente l'alluminio in senso stretto ma tutti quei metalli di base, materie prime e terre rare che incontrano oggi un mercato incerto, vacillante, incapace di fornire quel livello minimo di fiducia ad un mercato in crisi e che non può concedersi errori e rallentamenti. Quel che è necessario creare nel nostro presente è un buon livello di disciplina operativa sulle enormi potenzialità che la green economy continua a porci grazie ad innovazione e ricerca, un patrimonio inestimabile in grado di rendere il paese Italia sempre più vivibile e redditizio.

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