Nonostante
si viva nell’era della comunicazione e dell’informazione ancora oggi una
moltitudine di coppie e single considerano il coito interrotto un metodo anticoncezionale sicuro, perché magari
se ne è sentito parlare da amici che lo praticano da anni con successo, oppure
perché decantato dai propri genitori che ne affermano la totale efficacia. In
generale, anche quando se ne parla con il proprio partner, sembra esserci una
certa ignoranza in materia, forse perché in realtà si sottovaluta il rischio di
una gravidanza che a tutti gli effetti è possibile, specialmente durante i
giorni fertili della donna.
Eppure ci sono studi scientifici che attestano una percentuale che va dal 18%
al 20% di fallimenti del coito
interrotto come contraccettivo e che poi si traducono in gravidanze
indesiderate.
Il coito interrotto consiste nell’estrarre immediatamente il pene prima
dell’eiaculazione per evitare il contatto dello sperma con la vagina. Questo
richiede da parte dell’uomo un perfetto controllo delle proprie pulsioni durante
tutto il rapporto sessuale, perché appunto deve mantenere alta l’attenzione per
evitare di eiaculare dentro la donna. Uno dei problemi principali di questo
metodo contraccettivo è che durante il rapporto sessuale il pene secerne,
totalmente fuori dal controllo dell’uomo, un liquido pre-eiaculatorio che può
contenere una percentuale non indifferente di spermatozoi che possono portare
ad una gravidanza. Il rischio poi sale se si inizia un nuovo rapporto subito
dopo che l’uomo ha già avuto un’eiaculazione, perché in quel caso ci potrebbero
essere tracce spermatiche che potrebbero portare ad un concepimento.
La pratica sconsiderata del coitointerrotto sembra poi aumentare durante i mesi estivi, dove sono più comuni
i flirt e i rapporti sessuali occasionali e questo porta, oltre a gravidanze
non previste, anche alla diffusione sistematica di malattie sessuali come
l’AIDS e la candidosi, che nelle forme più gravi può portare anche alla morte
ed è così che anche utilizzando la pillola del giorno dopo si va incontro a
problemi ben più gravi di una gravidanza indesiderata.
giovedì, giugno 28, 2012
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