giovedì, giugno 28, 2012

STORIE GIVI “ON THE ROAD”: Fra i monasteri ortodossi sulle montagne del Caucaso


Alla ricerca di un vero contatto con culture e usi delle comunità locali, dormendo in alberghetti di fortuna e alle volte ospiti di famiglie del posto,
una collaudata coppia di Torino parte su un'enduro equipaggiata da GIVI
per affrontare anche strade sterrate e passi d'altura.
Partiranno il 2 agosto da Torino alla volta dell'Armenia.
Prima però, dal 12 al 15 luglio, saranno all'Overland Experience 2012
a Limone, in Piemonte.
www.givi.it


Filippo Razza, 60 anni di Torino, titolare di un'impresa familiare di ristrutturazioni, e sua moglie Assunta Gisondi, 52 anni, sono veterani dei lunghi viaggi in moto. Nei loro itinerari hanno già perlustrato l'Europa, l'Asia, tutta l'Africa del nord, l'Etiopia, la Russia e il Sud America. Quest'anno hanno quindi optato per un territorio che non avevano ancora esplorato: il Caucaso.

Nei loro viaggi hanno quasi sempre utilizzato gli accessori GIVI, in particolare le borse laterali morbide, che “si sono sempre comportate bene” – conferma Filippo. Per la loro moto attuale, una KTM 990 ADV del 2010, GIVI ha fornito, oltre a due caschi X.09 modulari, la borsa posteriore Trekker TRK52N da 52 litri, due borse Trekker TRK46N laterali da 46 litri con le due borse interne T484 e la borsa da serbatoio T483 specifica per moto enduro. I viaggiatori GIVI “on the road” provano quanto siano affidabili e sicuri gli accessori moto GIVI.

Filippo e Assunta, amanti dei percorsi ardui e delle strade difficili, anche quest'anno hanno pianificato un itinerario impegnativo. Partiranno il 2 agosto da Torino alla volta dell'Armenia passando per i Balcani e la Turchia “che conosciamo bene e saranno solo tappe di trasferimento. – spiega Filippo – Ci tratterremo il più possibile in Georgia e Armenia per esplorare a fondo le montagne del Caucaso, in particolare le regioni Svaneti e Tusheti che presentano passi fino a 2.900 metri. Molte strade sono indicate in cartina ma non sono asfaltate ed è possibile che siano anche infangate”. Dunque un'esperienza molto coinvolgente, d'altronde i due motociclisti non sono nuovi a queste avventure: “Una volta stavamo entrando dal passo Khunjrab (Cina), attraverso la Karakorum highway, in Pakistan, la strada era uno spaventoso costone bloccato da una frana. Abbiamo dovuto aspettare che i militari la riaprissero facendo saltare la roccia” – ricorda Filippo. Però non si tratta solo di macinare strada: “quando viaggiamo, se troviamo qualcosa che ci piace, decidiamo sempre di fermarci. In questo caso abbiamo programmato di visitare alcune zone archeologiche oltre a chiese e monasteri ortodossi. Cerchiamo il contatto con le comunità locali, spesso ci fermiamo a dormire ospiti di famiglie del posto ma abbiamo sempre con noi la tenda per ogni evenienza” – conclude.

Sarà possibile incontrare dal vivo Assunta e Filippo dal 12 al 15 luglio all'Overland Experince 2012 che si terrà a Limone, in Piemonte. Per la quarta edizione di questo raduno dedicato agli appassionati del fuoristrada, infatti, sono stati invitati a tenere uno stand nell'Angolo dei viaggiatori per presentare i loro passati viaggi. In particolare la Transandina che li ha portati attraverso il Sud America fino al deserto dell'Atacama.

Le avventure di Filippo e Assunta si possono seguire sul sito del loro moto club: www.motoclubcanguro.it.





Filippo e Assunta






Profilo GIVI
GIVI offre ogni tipo di accessorio per la moto e lo scooter, per il conducente e il passeggero di ogni età, oltre alla più vasta gamma di sistemi di ancoraggio specifici per l’aggancio di una, due e tre valigie. La prima valigia GIVI, la E34, è stata realizzata nel 1979. Da allora, in Italia e in molte regioni del mondo, tra motociclisti chi dice ‘bauletto’ dice GIVI.
Un fiore all’occhiello dell’industria e della creatività italiane, con un palmares di brevetti che continuano a rivoluzionare il modo di viaggiare sulle due ruote. Nata nel 1978, GIVI ha sede a Flero, Brescia, con filiali in 40 Paesi ed è presente con succursali dirette in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, USA, Brasile, Malesia e Vietnam. Il logo è l’acronimo di Giuseppe Visenzi, sul podio ai Mondiali del 1969, fondatore dell’impresa, oggi presidente della società e alla guida della linea caschi.
Cuore dell’azienda sono l’R&D Technolab e le due unità produttive italiane per il mercato europeo ed extraeuropeo, oltre ai tre stabilimenti in Malesia, Vietnam e Brasile per i mercati locali emergenti.


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