L'enorme successo dei giochi online (5 milioni di ricerche su Google per la keyword “gioco online” soltanto nel mese di settembre 2012) rende ormai necessario capire chi siano le persone che ogni giorno accendono il computer e decidono di mettersi alla prova o di sfidare la sorte. A proposito di sfidare la sorte VS mettersi alla prova, è di questi giorni la difesa del poker da parte dell'onorevole del PD Mario Adinolfi. Adinolfi ha sostenuto che il poker – di cui lui è un appassionato giocatore – non faccia parte dei giochi d'azzardo, in cui a contare è soltanto la fortuna, ma vada ascritto all'ambito degli skill games, dove sono l'abilità, la concentrazione e la strategia a contare più di tutto. Il poker, e con lui tutti gli
skill games, sono invece giochi con una lunga tradizione, che alimentano una specifica “cultura del gioco” sana e, verrebbe da dire, sportiva.
Non solo poker: il mondo degli skill games
Non possiamo non essere d'accordo con le considerazioni di Adinolfi sul poker, anche se naturalmente il discorso va esteso a tutti gli skill games (come lo stesso Adinolfi fa implicitamente). Ma cosa sono gli skill games? Secondo la legge italiana, sono tutti quei giochi in cui prevalga l'abilità rispetto alla fortuna. Ecco allora che tra gli skill games non c'è solo il poker, ma anche tutti i giochi di carte della nostra antica tradizione di giocatori: la
briscola, la briscola chiamata, la scopa, il tressette. E c'è anche il burraco, gioco non italiano (è di origini sudamericane) ma ormai totalmente acclimatato al nostro Paese.
Come giocare online
Il Decreto Bersani del 2006 ha finalmente legalizzato gli skill games online. Resta inteso, però, che i portali di gioco debbano essere regolarmente registrati presso l'Amministrazione Autonoma del Monopoli di Stato (AAMS) sia per garantire il giocatore da frodi, sia per garantire all'erario dello Stato le succulente entrate derivanti dalla tassazione sui giochi (attorno al 20%).
Il modello italiano è così proficuo che anche altri paesi europei hanno finito per adottarlo, mentre negli Stati Uniti si apprestano a farlo con un disegno di legge già pronto a partire.
Online i portali di giochi di carte sono numerosi: si va da quelli gratis a quelli a pagamento, da quelli con grafica classica a quelli più innovativi con una grafica di gioco tridimensionale ed un'interazione maggiore tra i gamers. Per questo universo di giocatori non sembra esserci crisi: sebbene nell'ultimo anno (2011) il boom vero e proprio del gioco online sembra essersi fermato, non si arresta il trend di crescita. La spesa mensile regionale per il gioco d'azzardo online ha oscillato tra i 2,48 milioni della Valle d'Aosta e gli incredibili 158 milioni della Campania. Considerando che ci sono ancora regioni con un trend in forte ascesa (come il Molise, che ha visto aumentare la spesa per il gioco d'azzardo quasi del 90% nel 2011), ne vedremo ancora delle belle.
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