martedì, novembre 13, 2012

Il prototipo di un casco GIVI disegnato dagli studenti IED entra nell’ADI Design Index 2012 e compete per il Compasso d’Oro Si adatta automaticamente alla stagione

L’Osservatorio Permanente del Design ha scelto, per la sezione Targa Giovani
del volume che raccoglie il miglior design italiano, il progetto Atmo.
È un nuovo successo della collaborazione fra GIVI,
marchio storico di accessori per moto, e la scuola.
www.givi.it



La partnership fra GIVI, azienda storica di accessori per moto, e IED, Istituto Europeo di Design, produce innovazione di qualità.
Nata nel 2009 per accompagnare i diplomandi dei corsi di Design nello sviluppo dei loro progetti di tesi, è finalizzata a collegare più efficacemente il mondo accademico col mondo lavorativo e ha già visto l'ideazione e la realizzazione di diversi prototipi elaborati da gruppi di studenti con il supporto di GIVI.

Ora il progetto di tesi del 2011, Atmo, di Attila Veress, Simone Bonanni, Yigit Bora, è stato selezionato dall’Osservatorio Permanente del Design dell'Associazione per il disegno industriale (ADI) che lo ha pubblicato nella sezione Targa Giovani del volume ADI Design Index 2012, la raccolta del miglior design italiano, candidandolo così al premio Compasso d'Oro.
Il Compasso d'Oro, ideato nel 1954 da “La Rinascente” e donato poi all’ADI, che lo gestisce dal 1956, è il più prestigioso riconoscimento della qualità produttiva e progettuale di beni, servizi e sistemi del design italiano.
La selezione annuale è stata condotta secondo una rigorosa metodologia ed esclusivi criteri di merito dall’Osservatorio Permanente del Design ADI composto da circa 100 esperti, organizzati in commissioni che operano su tre diversi livelli: commissioni territoriali, commissioni tematiche, commissione di selezione finale.

Il progetto Atmo è stato realizzato seguendo le linee guida per la tesi dettate da GIVI dal titolo “In moto... con la testa”. Gli studenti durante la progettazione e la realizzazione del prototipo sono stati seguiti dal designer GIVI.
Atmo è un casco crossover che si adatta a tutte le condizioni meteorologiche senza dover essere smontato e configurato manualmente dall’utente. È il primo casco automatico: l’apertura della presa d’aria superiore è governata da una molla a memoria di forma, in lega di Nitinol. D’estate, l’aria calda in entrata causa un aumento in lunghezza della molla e la sua espansione determina l’apertura dei condotti. Così l’areazione di Atmo viene automaticamente amplificata. D’inverno invece le temperature rigide fanno riacquistare alla molla la posizione contratta, in modo da ostacolare sensibilmente l’ingresso dell’aria. Inoltre Atmo è caratterizzato da un’imbottitura double face, un lato predisposto per l’estate e uno per l’inverno. Gli interni sono costituiti da un pezzo unico estraibile e lavabile.

Con Atmo l'idea di casco si evolve, perché si basa sulla fusione dei concetti di viaggio e stagionalità. Atmo nasce per offrire un comfort totale indipendentemente da ciò che avviene fuori dall’abitacolo.

Il designer di GIVI Andrea Primi, che ha fatto parte della commissione del 2011, commenta: “Abbiamo proposto una tesi sui caschi come piccola sfida a un mercato che migliora i design esistenti ma innova con grande lentezza. GIVI infatti è all'avanguardia nei caschi e cerca sempre nuovi spunti. Abbiamo puntato sui giovani, che vanno in moto e in scooter tutti i giorni e che sono particolarmente attenti alle nuove tecnologie, sperando in un'idea originale. E abbiamo avuto piena soddisfazione: Atmo è un progetto rivoluzionario che si basa su un'idea mai applicata ai caschi e utilizza una lega particolare di nichel e titanio, il Nitinol che, per le sue le sue caratteristiche di superelasticità, viene impiegato nel campo biomedico”.


Profilo GIVI

GIVI offre ogni tipo di accessorio per la moto e lo scooter, per il conducente e il passeggero di ogni età, oltre alla più vasta gamma di sistemi di ancoraggio specifici per l’aggancio di una, due e tre valigie. La prima valigia GIVI, la E34, è stata realizzata nel 1979. Da allora, in Italia e in molte regioni del mondo, tra motociclisti chi dice ‘bauletto’ dice GIVI.
Un fiore all’occhiello dell’industria e della creatività italiane, con un palmares di brevetti che continuano a rivoluzionare il modo di viaggiare sulle due ruote. Nata nel 1978, GIVI ha sede a Flero, Brescia, con filiali in 40 Paesi ed è presente con succursali dirette in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, USA, Brasile, Malesia e Vietnam. Il logo è l’acronimo di Giuseppe Visenzi, sul podio ai Mondiali del 1969, fondatore dell’impresa, oggi presidente della società e alla guida della linea caschi. Cuore dell’azienda sono l’R&D Technolab e le due unità produttive italiane per il mercato europeo ed extraeuropeo, oltre ai tre stabilimenti in Malesia, Vietnam e Brasile per i mercati locali emergenti.

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