giovedì, novembre 29, 2012

Le tolleranze nella meccanica dei motori automobilistici



Dall’era della rivoluzione industriale quando furono costruite le prime macchine utensili dotate di guide di scorrimento per la produzione in serie dei primi pezzi meccanici la tecnica di costruzione da parte degli esseri umani ha compiuto passi giganteschi. In un motore automobilistico sono di primaria importanza le “tolleranze di produzione”. Si pensi all’accoppiamento tra un pistone e un cilindro: da essi dipende l’efficienza della compressione e della combustione per il corretto funzionamento del propulsore. Le guide per macchine utensili che sono diventante maggiormente accurate e macchinari sempre più in grado di fusioni e lavorazioni precise hanno fatto in modo che le tolleranze di produzione si siano ridotte enormemente. Proprio per questo motivo i motori automobilistici (e motociclistici) di oggi sono più ecologici, consumano meno e soprattutto hanno prestazioni impensabili rispetto a medesimi propulsori di qualche decennio fa. Se si pensa anche al consumo di olio causato da trafilaggi in camera di scoppio o attraverso microscopiche giunture degli organi meccanici si comprende come la riduzione delle tolleranze abbia ridotto tantissimo la perdita di lubrificante. Questo anche per il fatto che i lubrificanti moderni, oltre ad avere capacità di scorrimento enormemente superiori, sono anche più fluidi e tendono a insinuarsi proprio dove le tolleranze produttive sono maggiori.

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