Tutti gli esperti dell’LME sembrano convenire all’unisono
su un punto di straordinaria importanza per i mercati globali, ovvero che
risulta assai poco incoraggiante il quadro generale che viene via via a
profilarsi in relazione all’anno a venire. Non mancano certo paesi che
favoriscono una visione differente e meno tragica ma in prevalenza sembra
proprio dominare la coppia, divenuta ormai ufficiale, formata dal timore e
dall’incertezza. I mercati dei metalli industriali sono senza dubbio quelli che
maggiormente abbracciano questo sentimento che produce null’altro che ulteriore
debolezza poiché avvilisce i sotto-mercati e di conseguenza aggredisce anche
produzione e consumo. Rispetto all’acciaio che, malgrado la difficile
situazione dell’ambiente siderurgico e l’arresto dell’industria dell’auto a
livello globale, risponde ancora bene grazie all’incremento produttivo in
relazione a macchine e strumenti di precisione come lame per la stessa
industria e guide per macchine utensili;
ma anche in relazione ad una domanda sempre più forte che proviene oggi
dall’estremo oriente in seguito ad annunci di una crescita urbana importante
proveniente dalla Cina. Panorama del tutto differente per quel che concerne il
rame attualmente in leggera riduzione a causa di una maggiore sofferenza
relativa l’indebolirsi dei consumi. Per questo elemento, di così grande
importanza a livello tecnico e tecnologico, si prevede oggi un ulteriore
deterioramento del titolo e una ripresa in tempi abbastanza lunghi.
venerdì, novembre 09, 2012
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