lunedì, aprile 29, 2013

Cura della Cistite: una piccola guida

La cistite è un’ infiammazione della vescica urinaria, organo dedicato alla raccolta dell’urina che colpisce con maggiore frequenza le donne poiché la loro uretra è più corta (circa 5 cm) di quella degli uomini (16 cm circa) e quindi è più alto per le donne il rischio di una contaminazione da parte dei batteri fecali.  Si calcola che circa il 25% delle donne adulte soffre di cistite almeno una volta l'anno. L'incidenza della cistite aumenta con l'età: è molto bassa fino ai 20 anni, aumenta successivamente, influenzata da frequenza dell'attività sessuale e gravidanze, protraendosi fino dopo la menopausa. La cura della Cistite prevede accanto una terapia farmacologica una serie di norme igieniche-comportamentali utili per velocizzare la guarigione e prevenire le ricadute: assumere molta acqua per diluire la carica batterica responsabile della cistite, l’igiene intima è sempre indispensabile (soprattutto durante le mestruazioni e dopo il rapporto sessuale), evitare alimenti irritanti le vie urinarie (alcolici,caffè, cioccolato, peperoncino, spezie). La cura farmacologica è spesso coadiuvata, in special modo nei casi cronici e recidivanti, da rimedi naturali a base di erbe ed estratti. I rimedi di tale tipo più comuni sono: infusi di uva ursina (antibatterico naturale), infuso di gramigna (antisettico e calmante con proprietà diuretiche), estratto di mirtillo rosso (antibatterico e potenziatore delle difese immunitarie). Inoltre ci sono degli integratori alimentari costituiti da un complesso polifenolico(estratto altamente purificato di melagrana) e da D-mannosio. Poiché la malattia è generalmente tenace e non recede facilmente la terapia farmacologica va accompagnata ad una appropriata dieta tesa ad eliminare le cause che generano l’infezione. La dieta deve perciò mirare ad un duplice scopo favorire una regolare evacuazione intestinale (in caso di stitichezza si ha un’eccessiva proliferazione di batteri nel colon che non vengono eliminati dall’evacuazione) e mantenere basso il ph delle urine (in ambiente acido i batteri non si moltiplicano). Vanno perciò somministrati molti liquidi ed alimenti ricchi di fibre ed anche nutrienti che abbassano il ph dell’urina come legumi, amidi e carni.

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