Se la tassa sulla prima casa e sui terreni e i fabbricati agricoli è stata sospesa, per tutti gli altri immobili la prima rata dell'Imu dovrà essere pagata entro il 17 giugno 2013. Dopo il cosiddetto decreto Letta che ha posticipato la scadenza delle detrazioni al 50% al 31 dicembre 203 per ristrutturazioni edilizie (comprese quelle per il risparmio energetico con sostituzione di condizionatori senza parte esterna), è stato varato anche il decreto che sospende la rata per l'Imu sulla prima casa.
Per le casse dello Stato e dei Comuni è previsto un gettito di quasi 10 miliardi di euro (precisamente 9,7 miliardi). A dirlo è l'Ufficio studi della Cgia di Mestre che dapprima ha censito le tre principali categorie di immobili chiamate al pagamento della prima rata (case di pregio, abitazioni locate/seconde case ed attività produttive) e successivamente ne ha calcolato il gettito tenendo conto che il legislatore ha deciso che l'ammontare della prima rata dell'Imu 2013 deve essere pari al 50% del totale pagato nel 2012 sempre che l'immobile sottoposto al pagamento non abbia subito un passaggio di proprietà o un cambio di destinazione d'uso.
Ebbene, a fronte di un pagamento complessivo atteso di 9,7 miliardi di euro - secondo la Cgia -, 4,9 miliardi (pari al 51,4% del totale) verrà dall'applicazione dell'imposta sulle abitazioni locate e le cosiddette seconde o terze case che sono pari a poco più di 13.785.000 immobili. A questo stock vanno aggiunte le relative pertinenze che sono 9.595.000. Altri 4,7 miliardi di euro (pari al 48,6% del totale) sarà in capo agli immobili ad uso produttivo (negozi, laboratori, capannoni, alberghi, etc.) che corrispondono a poco più di 4.225.000 immobili, mentre 66 milioni di euro (0,7% del totale) sono da addebitare a 73.680 prime case di pregio o di lusso che non sono state esonerate dal pagamento della prima rata.
domenica, giugno 16, 2013
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