Con la crisi economica e
l’allungamento della vita anagrafica e lavora bisogna pensare alla pensione
integrativa che può rappresentare una piccola ancora di salvezza per il futuro. Ecco alcune indicazione per
riuscire a capire come funziona per conosce costi e agevolazioni.
L’integrazione avviene da parte del lavoratore tutti i mesi, ovvero per ogni mensilità di stipendio si dovrà versare
una quota prestabilita e studiata sulla base del reddito e dell’età. Tale quota
sarà versata sul conto del beneficiario, dove oltre all’importo saranno
visibili anche gli interessi annui versati dall’ente.
La pensione integrativa consente
di avere una somma di denaro a
disposizione da poter prelevare nel momento in cui il lavoratore va in pensione
o anche in qualsiasi momento dovessero servigli. La richiesta del riscatto anticipata, va
giustifica e in base alla spesa da sostenere viene restituita una diversa somma
di denaro. Il riscatto è diviso circa nel seguente modo: quando si devono
sostenere spese mediche a causa di gravi malattie o per l’acquisto della prima
casa propria o di un familiare stretto è possibile richiedere un riscatto che
corrisponde al 65-75% della somma investita nella pensione. Nel caso in cui
l’esigenza non sia per motivi primari o per motivi di salute gli enti danno
un’anticipazione di circa il 25-35% dell’intero importo versato.
In caso di perdita di lavoro è possibile richiedere un riscatto anticipato
della pensione integrativa e sarà ridato circa il 40-50% dell’importo per un
periodo non superiore ai quattro anni. Al contrario in caso di una invalidità
improvvisa che comporta una riduzione delle capacità lavorative non superiori
ai 4 anni, l’ente provvederà a ridare la totalità dei fondi presenti.
Il vantaggio di sottoscrivere una
pensione integrativa sono
rappresentati dall’interesse annuo maturato sui versamenti effettuati e dalle
diverse agevolazioni fiscali che si possono richiedere presso l’ente dove si
decide di aprire la pensione integrativa.
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