martedì, agosto 06, 2013

Vino Pinot Grigio, la storia continua



La leggenda vuole che intorno al 1565 il barone Lazare de Schwendi, che serviva la Casa d’Austria nella lotta contro i Turchi, tornando in Alsazia portò con sé alcune piante di vite dalla città ungherese di Tokay e ne organizzò la moltiplicazione a Kientzheim. In realtà, secondo diverse fonti autorevoli, il vitigno portato da Lazarre de Schwendi con tutta probabilità non corrispondeva al famoso vino ungherese che le regioni viticole d'Europa sognavano di importare. Si sarebbe trattato, invece, del Pinot Grigio originario della Borgogna, noto per la sua facoltà di produrre vini molto concentrati.Derivante da una mutazione gemmaria del Pinot Nero, il Pinot Grigio ha attraversato la storia vitivinicola cambiando ripetutamente nome: dalla denominazione di Grauer Tokayer prima del 1870, è passato nel corso dei secoli a Tokay grigio, Tokay d’Alsazia, Tokay Pinot Grigio e, infine, soltanto dal primo aprile 2007, Pinot Grigio.In Italia l'importazione del Pinot Grigio si deve al generale Sambuy, che dalla Borgogna lo mise a dimora nelle sue vigne in provincia di Como. Da lì conobbe una lenta ma graduale diffusione, nel Triveneto e in Lombardia, raggiungendo nel corso dei decenni un buon livello qualitativo. Il successo ha permesso di sviluppare impianti in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Alto Adige, e per molti anni il Pinot Grigio è stato uno dei vini più alla moda della produzione italiana, tanto da venire esportato negli anni Novanta in America.Oggi la produzione italiana di Pinot grigio è destinata per l’80% al mercato estero,dove la richiesta è in continua crescita. America, Regno Unito, Cina Giappone sono i più importanti consumatori di questa tipologia di vino.Come tutti i Pinot, il suo habitat naturale sono le località con clima piuttosto freddo ed i terreni calcarei abbastanza profondi, relativamente asciutti e ben esposti, come quello della Borgogna. In Friuli Venezia Giulia il Pinot Grigio viene coltivato nei Colli Orientali del Friuli, nel Collio e Collio Sloveno e si presenta di grande struttura, dal colore ramato, con note balsamiche all'olfatto e dal gusto morbido e vellutato. È adatto alla maturazione in barrique e ben si presta all’invecchiamento.È un vino con forte personalità che va abbinato a piatti dal gusto intenso: tra i bianchi, è quello che meglio si addice alle pietanze solitamente riservate ai vini rossi. Per questo è considerato il vino dei piatti autunnali: selvaggina, vitello, maiale e pollame, specialmente se cucinati con spezie e condimenti dal sapore marcato, ma anche funghi, risotti e cereali. Visita il sito modeano.it  vino pinot grigio

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