Dall’analisi dell’ Osservatorio acquisti CartaSi, che ha monitorato le spese con
carta nei mesi giugno e luglio, emerge la sostanziale tenuta
del turismo straniero (+4,2%) , seppur con crescite molto più
contenute rispetto al passato. Questo trend economico richiede delle nuove figure manageriali in grado di
valorizzare il turismo straniero in Italia. Molte università rispondono
a questa esigenza del mercato del lavoro con corsi di laurea
in management del turismo.
L’ obiettivo è quello di formare professionisti in grado di cogliere le opportunità di successo e
crescita professionale nell' hospitality
industry nazionale e internazionale,
nelle aziende ed istituzioni del turismo, nonché nelle società di consulenza
specializzate nella realizzazione di progetti
turistici. Il percorso si caratterizza per il forte coinvolgimento
di imprenditori e manager delle
maggiori imprese del settore e per un approccio multidisciplinare basato su
solide competenze di strategia, economia aziendale, finanza, organizzazione,
comunicazione e marketing.
Il turismo in Italia occupa il 9.5 per cento
del prodotto interno lordo. Il giro d'affari più importante, comunque, del turismo è veicolato dai Paesi europei. I tedeschi sono, storicamente, i primi
spender con una quota del 14%, ma rispetto a giugno e luglio dello scorso
anno hanno registrato una flessione delle spese del 3,2%. Si confermano in
crescita (+3,1%), invece, le spese degli americani, in seconda posizione con
l'11,7% del valore totale e dei francesi (2,1%), in terza posizione nella classifica.
In grande frenata, invece, le spese dei giapponesi, in calo dall'incidente di
Fukushima, così come quelle dei Paesi Bric, che riflettono sulle spese
effettuate nel nostro Paese, la crisi della loro economia.
La Russia registra un incremento del valore speso del 19,2%, crescita che porta il Paese
a ricoprire la sesta posizione con
un peso, sul totale speso dalle carte
straniere, del 7,3%. Trend
facilmente verificabile frequentando i ristoranti e i locali di alcune località
italiane di maggior richiamo turistico. Ancora più netto l’ incremento del
valore delle spese dei cinesi che, pur pesando meno dell'1% sul totale, crescono del 34,8%.
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