venerdì, ottobre 25, 2013

Grado non è più un'isola?



Tecnicamente Grado non è più un’isola perché il ponte girevole in laguna nel 1936 e quello sull’Isonzo nel 1966 l’hanno definitivamente collegata alla terra ferma e non è nemmeno più asburgica. Eppure gli slogan pubblicitari insistono a far conoscere l’Isola del Sole e la spiaggia della Mitteleuropa e, almeno in questo caso, non vendono fumo: il carattere isolano resta in alcuni atteggiamenti  di fiero distacco e di affermazione del proprio valore storico, ambientale e terapeutico che ha visto stagioni prestigiose proprio quando Grado era stazione balneare dell’Impero. Tanti ancora i turisti stranieri:austriaci, tedeschi e da poco dai paesi dell’est. Insieme a un consolidato turismo nazionale , apprezzano le spiagge estive garantite dalla bandiera blu, ma anche un mare invernale non particolarmente mite, ma suggestivo perché appartato e nordico nei plumbei  cieli espressionisti. La natura qui è semplice, è fatta di sabbia , cielo e mare. Un poco di verde salta fuori dai canneti e dalle pinete , mentre in laguna il timido viola del limonio rende gentili le strisce di terra e i gradesi lo chiamano” fiur de tapo”. Su tutto veglia la madonnina del mare , cantata con commozione ogni domenica in basilica, perché collega la moderna stazione balneare e turistica alla vita dura dei pescatori  , che null’altro avevano , se non il loro mare.      Grado italien

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