“I Malamente”
Le nuove marginalità: ragazzi messi alla
prova.
di Vincenza Palmieri, Eleonora Grimaldi, Francesco Miraglia - (Armando Editore
2013)
Prefazione di Capitano Ultimo
Dirompente,
coraggioso, innovativo.
Non
si può che definire così l’ultimo volume di Palmieri, Grimaldi e Miraglia
dall’evocativo titolo “I Malamente”.
Il
termine, con cui si indica un modo sbagliato, non opportuno o sconveniente di
agire, un comportamento deplorevole, una condizione infelice è sempre stato
associato all’idea di una persona poco raccomandabile cui non era opportuno
affiancarsi.
Un
concetto ormai entrato nell’uso comune che gli autori hanno voluto riprendere,
con amore e un pizzico di polemica, per andare nella direzione opposta. Da
sempre, e ora più che mai, il cattivo viene associato ad una mente malata;
motivazione per cui si riempiono le case famiglia e le comunità di giovani a
cui somministrare terapia psicofarmacologica: “o reo, o malato”. O bianco o nero, in quell’assenza di sfumature che
è invece propria della variabile adolescenziale.
Gli
autori, dunque, si schierano proprio contro tale stigma, capovolgendone il
significato.
“I Malamente”, oggi, sono ragazzi fuori
dai margini dell’ascolto, allontanati da una scuola che li perde e non va
riprenderseli, costretti, obbligati o decisi ad avviarsi verso una carriera di
devianza, prima, e malattia, dopo.
“Cambiare il corso dei destini può essere un
gioco. Un progetto letterario non è
una guerra ma certamente, noi, vogliamo rappresentare una sfida”.
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