giovedì, febbraio 27, 2014

Giochi interattivi per cuccioli

Tutti i cani giocano: sono “programmati” per farlo, perché il gioco, in natura…fa parte di un vero e proprio “programma” educativo e formativo! I cuccioli imparano tutto attraverso il gioco: le posizioni gerarchiche, la lotta, la caccia. Tutto quello che servirà loro per essere cani (o lupi) sociali ben inseriti nel branco e utili alla comunità. Per questo non può letteralmente esistere un cane incapace di giocare: mentre possono esistere (e purtroppo sono anche abbastanza numerosi) i cani in cui il padrone è riuscito a spegnere completamente l’interesse per il gioco. E questo è un errore gravissimo. Esistono moltissimi giochi da fare col proprio amico a quattro zampe, dai più semplici ai più complessi come i Giochi interattivi per cani, capaci di stimolare la loro logica e la loro intelligenza. La pallina è uno dei giochi classici per il nostro amico a quattro zampe e, specie per i cani di taglia medio grande, deve essere del tipo dotato di cordicella: inizialmente si giocherà con la pallina esattamente come con lo straccio.

Giochi interattivi per cuccioli


 In seguito potrà anche essere lanciata e lasciata al cane per qualche istante…ma subito dopo il padrone dovrà recuperarla e impossessarsene. Se invece il nostro amico Fido è meno propenso al movimento fisico (che è importantissimo!) si possono fare dei Giochi d’intelligenza per cani, dove il cane dovrà escogitare strategie per trovare soluzioni di vario tipo. Questo lo aiuterà a sviluppare le sue capacità logiche e cognitive. I giocattoli per l’attivazione mentale non vanno confusi con i “passatempo antinoia” (tipo Kong, ovvero giochini di gomma al cui interno si trovano bocconcini che vengono “seminati” man mano che il giocattolo viene scrollato o fatto rotolare). 

Mentre i passatempo si possono lasciare al cane quando resta da solo, il Gioco strategico per cane deve essere sempre svolto sotto la supervisione del proprietario, che non deve assolutamente intervenire, ma che deve essere presente: un po’ perché danno all’umano preziose indicazioni sui meccanismi mentali del cane, un po’ perché i giochi, pur essendo costruiti nel modo più sicuro possibile, sono talora fisicamente complessi e quindi il cane potrebbe farsi male utilizzandoli in modo scomposto; un po’ perché la soluzione del gioco (che non dovrà mai essere agevolata dall’umano, in nessun modo) deve essere sempre accolta con grandi manifestazioni di soddisfazione, gratificando il cane.

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