Presentato in anteprima del
centotrentesimo esercizio chiuso al 31.12.2013. Fondata nel 1884, la
Banca di Cambiano compie 130 anni e secondo
l’ultima indagine di Mediobanca, è la prima banca di credito
cooperativo della Toscana per attivo tangibile e la quarta in
assoluto in Italia, con la differenza
fondamentale che le prime tre classificate si sono sviluppate
attraverso fusioni, mentre la Banca di Cambiano è cresciuta, e si
consolida sempre più, esclusivamente con forze proprie e per linee
interne.
L’AMPLIAMENTO DEL BACINO
D’UTENZA ha interessato in gennaio la nuova filiale di San
Miniato Basso e riguarderà in ottobre Firenze, nella prestigiosa
Villa Fagan in viale Gramsci: una presenza fiorentina che nasce anche
dalla forte richiesta del capoluogo toscano di una banca di credito
cooperativo dalla reputazione consolidata per il forte e antico
rapporto con il territorio e soprattutto per suo operare nella
pratica quotidiana con soci e clienti in piena aderenza con i propri
principi etici e sociali costitutivi.
I DATI che domani verranno
presentati all’assemblea dei più di tremila soci della banca
per l’approvazione del bilancio, si raccontano da soli: la raccolta
diretta da famiglie e imprese ha raggiunto la cifra di 2.102
milioni di euro, con un incremento del 9,15% rispetto all’anno
precedente, mentre a livello nazionale c'è una flessione del
1,9%; gli impieghi economici con famiglie ed
imprese ammontano a 1.848 milioni di euro, con una crescita
del 2,79%, mentre a livello nazionale c'è una flessione del
-4,2%; l’utile netto d’esercizio si attesta a 4,8
milioni di euro, dopo consistenti accantonamenti prudenziali
effettuati.
“I RISULTATI POSITIVI DELLA BANCA DI CAMBIANO,
ha sottolineato Regini, poggiano sulla qualità delle persone, oltre
che nell’essere un modello di banca locale che coniuga
l’indipendenza con l’efficienza, il radicamento nel territorio,
la cultura e la solidarietà, nella consapevolezza di far parte di
un sistema di “utilità sociale”. L’innovazione tecnologica
utilizzata, poi, è di supporto al rapporto interpersonale
cliente/banca e ha la funzione di facilitatore, ottimizzando
le prestazioni e offrendo al cliente servizi efficaci, rendendo più
facili ed immediate le soluzioni”.
“SONO NUMERI che
confermano, ha concluso Bosio, che anche per questo esercizio, in una
fase in cui si parla tanto di restrizioni nell’erogazione del
credito, l’ormai celebre credit crunch, la Banca di Cambiano
si è distinta per avere intrapreso iniziative di segno opposto
erogando credito, che ha visto un incremento del 2,79% dei
dati della banca rispetto ad una riduzione del 4,2% a
livello nazionale.
Abbiamo
sottoscritto accordi con varie
associazioni di categoria stanziando
nel 2013, a sostegno delle piccole e
medie imprese, ulteriori 52
milioni di euro per specifici
plafond a condizioni agevolate in convenzione con i Consorzi Fidi,
con i quali risultano perfezionate complessivamente operazioni
per 162 milioni di euro. Per i 130
anni dalla fondazione abbiamo poi proposto il vantaggioso prodotto
“Mutuo Casa 230”, per acquisti e ristrutturazioni. Analogo
impegno abbiamo profuso nell’ambito culturale stanziando importanti
contributi, convinti del binomio vincente economia e cultura, dove
cultura è qualità della vita delle persone; abbiamo ugualmente
erogato moltissimi contributi utili alle necessità sociali e
solidali del territorio”.
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