lunedì, gennaio 12, 2015

Come gestiscono le aziende la scelta di WMS in Italia?

Nelle aziende italiane soprattutto in quelle grandi e medio-grandi, l'utilizzo di software a supporto dei processi di magazzino è largamente diffuso.

Tuttavia molte di esse sono alla costante ricerca di strumenti che permettono di gestire in maniera ottimale i flussi della merce dall'entrata in magazzino fino alla consegna al cliente finale. Infatti in un mercato fortemente competitivo come quello attuale le aziende sono impegnate ad aumentare la fidelizzazione ed il livello di servizio dato ai propri clienti e per questo motivo diminuire drasticamente gli errore di consegna della merce, diminuire i tempi improduttivi ed avere sotto controllo in tempo reale tutte le attività inerenti il processo logistico sono diventare delle priorità.



Tante ancora sono le aziende che devono capire che è solo l'utilizzo di strumenti software wms unito a tecnologie e prodotti che negli ultimi anni sono stati immessi sul mercato (RFID, Voice Picking ecc) che permette di raggiungere questi obiettivi.

La riduzione dei margini da parte di tutte le aziende manifatturiere e distributive spinge a ricercare  nuovi o ulteriori ambiti di miglioramento ed in questo caso i software Wms possono davvero fare la differenza ottimizzando le operazioni di magazzino che siano in grado di soddisfare questo obiettivo.

C'è ancora molto da fare, molte aziende hanno fatto fronte alla richieste di rintracciabilità imposte dal mercato, senza affrontare completamente lo sviluppo della collaborazione all'interno della filiera (Supply Chain Collaboration) e molte delle ottimizzazioni di processi. Ad esempio la registrazione automatica degli ingressi con una opportuna etichettature delle merci da parte del fornitore, permette di ridurre i tempi della logistica, riducendo i costi di gestione.

Presso le grandi imprese e le aziende che considerano la logistica un'area strategica, il grado di utilizzo di un WMS è superiore al 90%. Nonostante questo permangono ancora numerose PMI che gestiscono l'operatività quotidiana dei propri magazzini mediante supporti cartacei e senza alcuno strumento informativo. Molte aziende medio/piccole infatti non hanno un wms e usano ancora il gestionale, che di solito non offre vere funzioni operative persino la presenza del barcode sui prodotti non è scontata.



La paura di incontrare difficoltà di integrazione dei software frena ulteriormente l'adozione di un Wms. Per questo non è solo questione di avere un wms completo ma anche modilu che intervengono efficacemente in singole aree come il picking o la gestione resi, rimanendo molto semplici da interfacciare con il gestionale o vecchi wms.

Un altro dato interessante emerge dall'analisi del triennio 2010-13, dove si evince che il tempo medio del ciclo di vendita di un WMS si è allungato attestandosi a quasi 12 mesi. Questo perchè, in un momento di crisi economica, prolungata che ha generato un clima di incertezza diffusa, spesso si decide di investire solo su progetti non prorogabili e non per scelta strategica. E' fondamentale invece far capire anche alle pmi che un progetto wms è un investimento che porta benefici concreti con un payback contenuto.

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