Continua nelle scuole catanesi il viaggio del Comitato Antimafia
Livatino Saetta: lezioni di legalità che hanno fatto tappa al Politecnico del
Mare “Duca degli Abruzzi”, dove gli studenti hanno partecipato con entusiasmo
all’incontro per l’intitolazione dell’aula magna dell’Istituto alle vittime di mafia
Rosario Livatino e Antonino Saetta e alla prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi,
antesignana della lotta alla mafia ed eroina della carità.
Ad aprire la lezione proprio la benedizione della targa
commemorativa posta su una parete dell’aula; poi la parola alla preside Brigida
Morsellino che ha introdotto l’incontro soffermandosi sui modelli di vita
rappresentati da Livatino e Saetta, esempi di legalità e di rispetto per le
persone.
Relatori della giornata di studio il presidente del Comitato
Livatino Saetta prof. Attilio Cavallaro, il Commissario della Polizia di Stato
Carmelo Cavallaro, il presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia
Mangano avv. Corrado Labisi, il sostituto procuratore presso il Tribunale di
Enna Augusto Francesco Rio, il dott. Giuseppe Agosta, figlio del maresciallo
Alfredo Agosta ucciso dalla mafia a Catania, e l’ing. Ugo Tomaselli del
Quotidiano La Sicilia.
Rispetto delle regole, empatia e umanità, questo il concetto
di legalità emerso dalla lezione, senza abbassare lo sguardo davanti a nessuno
e mantenendo il giusto senso critico.
“Questo tour nelle scuole è un omaggio a chi non c’è più – ha
spigato il presidente del Comitato, Attilio Cavallaro – a quegli eroi che hanno
sacrificato se stessi per radicare nella società la cultura della giustizia, e
che continuano a vivere idealmente in quanti sono animati da un desiderio di
rivalsa contro qualunque forma di criminalità organizzata.”
A ricordare poi Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice
dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati
– struttura
d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n.
054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles) – le
immagini di un video e la testimonianza del figlio l’avv. Corrado Labisi,
presidente dell’Istituto, che ha parlato di una donna attenta ai bisogni della
gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati. Soprattutto nel
quartiere di San Cristoforo Antonietta Azzaro Labisi per diversi anni aveva
operato, portando assistenza ai piccoli e agli anziani, rappresentando un
modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che, a vario
livello, hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso,
spontaneo, pieno d’affetto e di socialità. Una figura carismatica quella della
prof.ssa Labisi per la quale il Comitato Antimafia Livatino Saetta consegnerà a
breve all'arcivescovo di Catania la richiesta per avviare un processo di
beatificazione.
“E’ necessario lavorare sulla prevenzione – ha spiegato
Labisi – educare i ragazzi al concetto di legalità, per questo siamo qui oggi.
La speranza per la Sicilia siete voi, alzate la testa, e non abbiate paura di
andare contro corrente. I grandi esempi della nostra terra che non vogliamo
dimenticare, vi siano di esempio per cambiare il mondo.”
Un pensiero alla Nobildonna Antonietta Labisi è stato rivolto
anche dalla Preside Morsellino, che l’ha definita figura di riferimento per gli
studenti.
La consegna delle pergamene da parte del Comitato Antimafia
Livatino Saetta alla preside dell’Istituto e ai dirigenti scolastici del Liceo
scientifico Galileo Galilei Gabriella Chisari, dell’Istituto Alberghiero Karol
Wojtyla Daniela Di Piazza, e della scuola media Fontanarossa di Librino Concetta
Tumminia, ha condotto verso il finale della giornata di studi, suggellata poi
dalla lettura della lettera di un ex compagno di scuola scritta anni prima dal
carcere minorile, attestato d’amore per la vita e monito a non cadere nella
spirale dell’illegalità.
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