Grande opportunità per i dipendenti pubblici attualmente in servizio e per i pensionati ex dipendenti pubblici che abbiano almeno tre anni di anzianità alla "Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali" dell’Inps che ha sostituito dal l'Inpdap: è possibile richiedere mutui e presti a tassi estremamente agevolati.
Questa importante possibilità nasce grazie allo speciale fondo che viene alimentato grazie alle trattenute effettuate sulle buste paga degli attuali dipendenti pubblici - circa lo 0.35% dell'importo lordo - ma anche dagli attuali pensionati pubblici - lo 0.15%. In questo modo si genera un piccolo tesoretto che serve a finanziare, appunto, prestiti e mutui.
Posso accedere a questo fondo le categorie prima citate ma occorre avere alcune caratteristiche particolari aggiuntive. In particolare se si tratta di un mutuo, oppure della surroga di un precedente mutuo contratto con altra banca, l'acquisto dell'immobile può riguardare esclusivamente la prima casa. L'importo del mutuo non può superare i 300mila euro e comunque il 100% del valore dell'appartamento secondo la stima effettuata dai tecnici nominati dall'Inps stesso. A questi si possono aggiungere ulteriori 5mila euro per coprire le spese notarili.
Non è possibile ottenere il mutuo per l'acquisto di immobili di lusso o di appartamenti che non sono ubicati sul territorio nazionale. Infine, pur se il mutuo deve essere relativo esclusivamente all'acquisto della prima abitazione, la legge ha previsto una serie di eccezioni molto importanti. Ad esempio, non vengono considerati rilevanti alcuni casi come l'assegnazione della casa di proprietà al coniuge separato oppure il possesso di una quota inferiore al 33% di un appartamento o, infine, donazione e successioni per una quota inferiore al 50%.
I mutui e i prestiti Inps per i dipendenti o gli ex dipendenti pubblici hanno, però, tutte le caratteristiche degli altri prodotti finanziari simili ma presentano tassi di interesse davvero molto bassi e convenienti.
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lunedì, maggio 30, 2016
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