Un
sodalizio lungo ormai diversi anni, quello tra Sicilia e Ucraina, stabilito dal
prof. avv. Corrado Labisi, presidente
dell’Istituto Medico Psico pedagogico Lucia Mangano di Sant’Agata Li Battiati, e
Pro Rettore dell’Università telematica con sede a Zurigo Unisanraffaele – nella
quale è anche docente di Diritto Internazionale nelle facoltà di Scienze
Politiche e Giurisprudenza –, che ha scelto di sostenere la crisi umanitaria
che si consuma nel cuore dell’Europa.
Un
conflitto iniziato nel 2014, del quale oggi nessuno parla più, e che ha
provocato oltre novemila morti e centinaia di persone traumatizzate.
Per
rendere omaggio all’impegno di Labisi, una delegazione ucraina, in rappresentanza
del Patriarca di Kiev, Filaret, e del Metropolita di Parigi e di tutta la
Francia, Michel Laroche, Decano di Italia, Sardegna e Sicilia, si è recata
negli scorsi giorni a Catania per consegnargli brevi manu due prestigiosi
riconoscimenti. Si tratta della più alta onorificenza della Chiesa ortodossa
ucraina e di un attestato di gratitudine, per il sostegno morale, materiale e
spirituale che il prof. avv. Corrado Labisi ha dato al Decanato.
A
consegnare i riconoscimenti il Prodecano in Italia Egidio Calì e il sacerdote
Yaroslav Bogodist, che sono stati accolti nella cappella dell’Istituto Lucia
Mangano, creata nel 1998 e dedicata a San Francesco d’Assisi. Fondato da
Antonietta Labisi, donna attenta ai bisogni dei più deboli, eroina della carità
e antesignana della lotta alla mafia, scomparsa prematuramente, e per la quale
è in corso un processo di beatificazione, l’Istituto è accreditato presso il
Parlamento Europeo come struttura d’eccellenza nel campo della neurofisiatria e
neuropsicologia.
Per
suggellare la sinergia tra i due mondi, presenti anche i collaboratori del
Centro, a testimoniare un simbolico scambio di chiavi, le une che aprono la
Chiesa cattolica, le altre la Chiesta ortodossa.
“Sono
estremamente commosso – ha dichiarato il prof. avv. Labisi – questi
riconoscimenti mi gratificano e aprono la strada ad un cammino cristiano da
percorrere insieme. Stimo molto il popolo ucraino, per la sua dignità e
gentilezza, sempre accogliente con lo straniero.”
Un’intesa
nata già dagli accordi con il Ministro degli affari esteri ucraino Pavlo
Klimkin, per lo sviluppo di progetti culturali ed economici, così come già
accaduto precedentemente in altri Paesi: in Georgia, per esempio, con un
progetto nel campo medico psicopedagogico, per riproporre un modello uguale alla
Lucia Mangano nell’attività riabilitativa dei diversamente abili; e ancora in
Costa d’Avorio, dove è stato costituito l’Asse Afro-mediterraneo per unire la
Sicilia all’Africa, e far nascere una nuova imprenditoria in grado di ridare
dignità ed energia ad un continente per secoli sfruttato ed oppresso. Un
percorso imprenditoriale, sociale, spirituale e culturale, volto al recupero
dell’immagine e dell’economia della Costa d’Avorio, uno degli Stati più prosperi
dell’Africa occidentale, iniziato con la costruzione di un ospedale di
Ostetricia e Ginecologia di quaranta posti nel villaggio di Akradio/Dabou.
Adesso
è tempo però di raggiungere Kiev, dove il Patriarca attende il prof. avv.
Corrado Labisi per redigere e siglare un programma di collaborazione, un patto
di solidarietà, che in un momento di crisi dei valori, guerre e miserie, da
speranza per un mondo diverso.
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