Il
Taccuino Ufficio Stampa
Presenta
Vite
fragili di
Elisabetta Sabato
Vite fragili
è un romanzo in cui è racchiusa l’esistenza di tanti personaggi,
i cui destini si intrecciano e si perdono tra felicità inaspettate e
dolori insopportabili. Una storia che riesce a essere delicata ma
anche cruda, e che racconta senza fare sconti a nessuno i lati oscuri
degli esseri umani, le loro fragilità, il loro arrancare in un mondo
che spesso non viene sentito come casa. Partendo dalla storia di
Alice, il romanzo procede narrando le vicende dei personaggi a lei
vicini, per poi esplorare le vite di persone molto distanti da lei,
in una sorta di enciclopedia delle emozioni umane in cui si può
ritrovare una parte della propria natura e dei propri sentimenti. Un
romanzo che si insinua sotto la pelle del lettore, che sa parlare al
suo cuore di realtà crude, mettendo sempre al centro del discorso
l’umanità nelle sue infinite, meravigliose e controverse
sfumature.
Titolo:
Vite fragili
Autore:
Elisabetta Sabato
Genere:
Romanzo psicologico
Casa
Editrice: Edizioni del Poggio
Pagine:
144
Codice
ISBN: 978-8889008904
«[…]
Sognava una vita ben lontana da ciò che quotidianamente viveva.
Sperava un giorno di non doversi più nascondere dietro le sue
maschere, di vivere in un posto caldo dopo l’alba e freddo di
notte, con pochi vestiti, le mani rovinate dal duro lavoro nei campi,
terminato poco prima del tramonto, e la serenità da dedicare alla
lettura di libri intriganti, sotto il portico».
Vite fragili
di Elisabetta Sabato è un romanzo sul significato stesso della vita,
raccontato attraverso l’esistenza di persone divise tra loro da
vari gradi di separazione, che in modi diversi cercano tutte di
sopravvivere al faticoso cammino che intraprende l’uomo dalla
nascita alla morte. Tanti sono i personaggi che agiscono durante la
narrazione, portando il loro sistema di valori morali, o la mancanza
degli stessi, e le loro difficoltà nell’affrontare le tante sfide
della vita. Un romanzo coraggioso, duro e commovente, in cui si può
respirare la forza dell’amore e del ricordo, l’impeto della
violenza cieca, l’incomunicabilità di un momento storico in cui è
sempre più difficile comprendere chi è diverso. Le vite fragili
raccontate sono quelle di ognuno di noi, e pur nella crudeltà di
molti degli episodi narrati è facile ritrovare un piccolo pezzo
della nostra esistenza, delle nostre debolezze, del nostro egoismo.
Con questa storia che tocca i punti più bassi così come i
fulminanti momenti di illuminazione dell’agire umano, Elisabetta
Sabato ci insegna a non dare nulla per scontato, che sia prendersi il
tempo di guardare una foglia che cade o stupirsi di un raggio di luce
che illumina il volto di chi ci dorme accanto. Il romanzo apre sulla
storia di Alice, una donna che a causa della sua fragilità si è
sentita costretta a indossare tante opprimenti maschere; un
personaggio intriso di sofferenza ma anche di fantasia, che ama
inventare storie sugli oggetti trovati nei mercatini dell’usato e
che sogna una vita migliore in cui essere finalmente sé stessa. Vite
fragili racconta del crudele destino di Alice
a Villa Gustilla, delle macchinazioni di Nina e Linda, del coraggio
di Iris e del dolore di Carlo. Nell’insensatezza del fato la
scrittrice passa il testimone a Iris, erede del male di vivere e
delle speranze di Alice: la storia prende nuove svolte, nuovi
personaggi fanno capolino in questo atlante delle emozioni umane, e
il viaggio in Africa di Iris diventa metafora della diversa
prospettiva in cui si dovrebbe trovare la forza di guardare la vita,
per comprenderla un po' di più, e per comprendersi un po' di più. È
un romanzo molto attento alle donne, che si apre e si chiude su due
di loro, diametralmente opposte pur se entrambe soffocate dal peso
dell’esistenza. Dove Alice ci viene mostrata nella sua fragilità,
nel suo entrare in punta di piedi nella vita altrui, sempre
rispettosa e profondamente umana, il personaggio di Hamide ci viene
proposto in tutta la sua crudeltà ed egoismo, nel suo potere
distruttivo, nel suo sgretolare tra le mani il destino di un figlio
che vuole solo essere accettato nella sua diversità. Un epilogo
amaro attende il lettore, rischiarato dalla speranza che ogni dolore
possa essere bilanciato da una vita orientata sempre verso il sole.
TRAMA.
In Vite
fragili si intrecciano storie pubbliche e
private, che rimandano a temi profondi e attuali. Nel racconto di
realtà crude ambientate spesso in tessuti sgretolati e talvolta
privi di valori, si fa la conoscenza di personaggi intensi e
drammatici, colti nei loro momenti di debolezza e di coraggio, di
egoismo e di apertura al mondo. Le storie di Alice, di Iris, di
Marco, di Renato, di Hamide e di tanti altri personaggi mostrano le
infinite sfumature dell’essere umano, componendo il mosaico
multicolore della vita, indagata da Elisabetta Sabato nei suoi
molteplici e a volte inconciliabili significati.
BIOGRAFIA.
Elisabetta Sabato nasce nel 1979 a Putignano (BA).
Appassionata di poesia, pubblica diversi componimenti tra cui: Le
cicatrici dell’intelligenza (in antologia poetica “Nuove voci -
Navigando nelle parole Vol. 26” ed. Il Filo, 2007), Venezia (in
“d’Acqua è il mio nome – Omaggio a Venezia” ed. Akkuaria,
2008), Lontano (in antologia premio Fortunato Pasqualino ed.
Akkuaria). Nel 2008 la casa editrice Akkuaria pubblica una sua
raccolta poetica dal titolo Un viaggio lungo un respiro. Nel 2018
pubblica Vite fragili, romanzo premiato con il 3° premio della
Critica letteraria al Concorso Nazionale “Pescara-Abruzzo” ed.
Tracce 2011.
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