Il Taccuino Ufficio Stampa
Presenta
Noi che ci
stiamo perdendo di Manola Aramini
Manola Aramini presenta il romanzo giallo “Noi che ci
stiamo perdendo”, una storia di brucianti sensi di colpa, di segreti
inconfessabili e di pericolose passioni. Il Commissario Fermi deve indagare su
due misteriosi omicidi avvenuti in una calda e luminosa Fregene, che si
contrappone all’oscurità che avvinceva la prima vittima, Tatiana, e che si ritrova
tra le pagine della sua controversa e a tratti delirante autobiografia. Manola
Aramini esplora le relazioni amorose scoprendone i lati più nascosti, e
mostrando quanto dolore può nascere da un sentimento d’amore, e fino a che
punto può logorare un’anima fragile. Un romanzo che appassiona per la sua trama
gialla e per la sua acuta analisi della psicologia umana.
Titolo: Noi che
ci stiamo perdendo
Autore: Manola
Aramini
Genere: Giallo
Casa
Editrice: Officina Milena
Pagine: 192
Prezzo: 13 euro
Codice ISBN: 9788832101072
«[…] Dovrei apprendere l’arte di vivere, il lasciarsi
gradualmente andare agli avvenimenti, senza imporsi, come essere trascinata da
un fiume. Non vuol dire essere inetti, neppure passivi, neppure dipendenti,
vuol dire semplicemente smettere di gareggiare con il mondo».
Noi
che ci stiamo perdendo di Manola
Aramini è un giallo intrigante, caratterizzato da un’attenta cura nel trattare le
complesse e a volte contraddittorie sfumature della mente umana. Un romanzo che
da una parte omaggia la bellezza in tutte le sue forme, dalla descrizione dello
splendido litorale di Fregene all’avvenenza delle sue protagoniste, in
particolare il fascino esotico di Alma e l’algida presenza di Tatiana, e
dall’altra mostra l’oscurità che può abitare anche negli individui meno
sospetti, e che può portare al tradimento, così come all’omicidio. I violenti delitti
di Tatiana e in seguito di Samanta provocano nei personaggi del romanzo
reazioni imprevedibili e catartiche, e riescono a far cadere le maschere sotto
cui nascondevano la loro vera natura. Nessuno è totalmente innocente, e tutti
possono essere colpevoli dei due omicidi; un caso intricato che non fa dormire
il Commissario Oliviero Fermi, uomo tutto d’un pezzo, estremamente genuino e
quindi distante dall’ambiguità che contraddistingue gli altri personaggi. Alma,
giovane cantante e un tempo amante del famoso musicista Arthur Cortes, marito
della prima vittima, dovrà ritornare con la mente e il cuore in una storia che
credeva chiusa per sempre, e in questo modo rivedere le proprie scelte, spesso
autodistruttive, e affrontare le proprie debolezze. Arthur, uomo arrogante ed
egoista, dovrà scoprire suo malgrado di non essere un carismatico seduttore
senza vergogna, e sarà costretto a guardarsi allo specchio e ad ammettere la propria
fragilità. Anche tutti gli altri personaggi, dal gelido Augusto alla passiva Odette
al tormentato Alfio, dovranno riconsiderare la propria identità, consci di
essere sul punto di perdersi, di svanire nel grigio di un’esistenza vissuta
senza slanci, senza passione. È proprio il terribile evento di un omicidio a
scuoterli dal torpore, a portare a galla verità agghiaccianti, a mettere ognuno
di fronte alle proprie colpe. “Delle piccole scie di veleno percorrono le
nostre vite, Arthur. Non pensi?”, afferma Alma; scie che si possono trasformare
in sottili fili rossi, quelli con cui Tatiana è stata legata, quelli che il
Commissario Fermi districa senza sosta nella speranza di giungere alla verità,
quelli che stringono insieme i destini dei personaggi di questa storia dura, a
tratti morbosa, profondamente umana.
TRAMA. La scomparsa di
Tatiana, la moglie di un noto pianista di origine portoghese, Arthur Cortes, avviene
improvvisamente senza una ragione apparente. La vicenda si svolge a Fregene,
nel litorale romano, dove Tatiana conduce una vita agiata e all’apparenza
imperturbabile. Arthur Cortes sarà costretto a ripercorrere tutta la sua vita e
ricorderà la sua storia d’amore con l’amante Alma, una giovane cantante di origine
indiana, che vive ad Asti. Nel romanzo si susseguono personaggi ambigui, che
metteranno a dura prova l’infallibile intuito del Commissario Fermi. Oltre
all’apparenza di una normale vita borghese, inizieranno a comparire le ombre
nella vita di Tatiana. Gli eventi ad un certo punto sconvolgeranno il
Commissario che si troverà a lottare contro il tempo per salvare altre vittime,
legate alla vita di Tatiana. Il romanzo è un giallo, con una forte connotazione
psicologica che indaga le ragioni dell’amore e del tradimento. Noi che ci stiamo perdendo racconta gli
amori ritenuti sbagliati e le fragilità dell’animo umano.
L’AUTORE È
DISPONIBILE A RILASCIARE INTERVISTE
BIOGRAFIA. Manola
Aramini è nata a Nizza Monferrato in provincia di Asti. Laureata in Scienze
Politiche a Torino, ha conseguito un Master nella Dirigenza Scolastica a Roma.
Ha inoltre frequentato un corso sulle tecniche editoriali a Milano. Nel 2013 ha
pubblicato il romanzo Gabbiani luminosi- Le donne fantasma di Mussolini (Milena
edizioni) con il quale si è classificata terza al Concorso internazionale di
letteratura “La finestra eterea” nel 2015. Si dedica all’insegnamento nella
provincia di Asti, dove attualmente vive.
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