le iniziative di Borghi Europei del Gusto.
A
Milano presentato alla stampa il programma 2020 dell’Associazione e quattro
territori con le loro meravigliose produzioni enogastronomiche
Nella “Osteria della Stazione” di Milano, una deliziosa trattoria
“verace” di Milano, i giornalisti di “Borghi Europei del Gusto”, hanno
presentato il progetto 'L'Europa delle
Scienze e della cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico
Jonica- Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione
Adriatico Jonica), che si sviluppa per tutto il 2020 in oltre dieci Paesi
europei. In tale occasione sono stati presentati ben quattro territori, con i
loro prodotti di eccellenza: il Friuli (che giocava in casa, visto che
l’Osteria è il tempio della cucina friulana a Milano) il Veneto, la Valtellina
e l’Emilia-Romagna.
Si è iniziato con la Degustazione dell’ ”Ostrica Rosa di
Scardovari”, nel Delta veneto del Po, presentata da Alessio Greguoldo, che, in
collaborazione con l’azienda francese Tarbouriech,
ha sviluppato un originale processo di produzione. Non si è trattato di
un’impresa facile, visto che la bassa escursione di marea non rendeva possibile
l’esposizione delle ostriche all’aria per alcune ore, che è indispensabile per
garantire la qualità del prodotto. Si è dovuti quindi ricorrere ad un
macchinario, grazie a cui le ostriche nella loro fase iniziale di crescita
vengono incollate a funi, quindi messe a dimora in acqua. Poi, azionando un
motore comandato da terra e completamente alimentato da energia eolica e
fotovoltaica, è possibile metterle periodicamente a secco, simulando così l’effetto
della marea.
Il risultato è
stato grandemente apprezzato dai giornalisti, grazie anche all’abbinamento con
il “Tokai che-non- si- chiama- tokai- ma solo Friulano” dell’Azienda Agricola Mont’Albano di Savorgnano,
che non ha fatto rimpiangere qualsiasi Champagne.
Il Friuli ha
poi trovato la sua piena espressione nel racconto di David Pesce di “Friulando”, una rete di cinque aziende
friulane che amano il proprio territorio, votata alla valorizzazione del
territorio con l’organizzazione di piccoli gruppi per tour esperenziali,
dedicati particolarmente alla conoscenza di “food&wine” regionali. Non
avendo potuto mostrarci meraviglie come la “Casa delle Farfalle” o
accompagnarci lungo tutta la Strada dei Vini e dei Sapori, David Pesce, si è
limitato a farci degustare il magnifico Prosciutto di San Daniele del Prosciuttificio Prolongo, accompagnato
naturalmente dagli altri vini dell’Azienda Mont’Albano , ma ciò è bastato per
far innamorare tutti i giornalisti presenti di questo territorio e degli
splendidi suoi figli enogastronomici.
E’ stato poi il
turno della Valtellina, con la sua viticoltura eroica ottimamente rappresentata
ed illustrata dall'Azienda Agricola Alberto Marsetti, che hanno ottimamente
accompagnato le altre portate offerte dall’Osteria. Fra tutti gli ottimi vini
degustati, ha particolarmente brillato uno Ssfursat della Valtellina
DOCG 2014, che ha inaspettatamente, ma perfettamente accompagnato il dolce
a base di cioccolato.
Ha chiuso l’evento
la presentazione di un progetto nato in Emilia-Romagna : “Appennini Ars Coquinaria”, voluto da Rete Esa (Excelentia Superior
Animus). Si tratta di una originale iniziativa di imprenditori, locali e
non, per valorizzare l’area appenninica, in particolare l’Appennino Tosco
Emiliano, un territorio pieno di ricchezze paesaggistiche, storiche e naturali,
che tuttavia dagli anni ’50 del secolo scorso ha visto un progressivo
impoverimento demografico ed economico.
Per rilanciare
quest’area, il progetto, che vede la collaborazione di Enti come la Facoltà di
Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Bologna, mira innanzi tutto a
riscoprire e valorizzare gli antichi prodotti di queste terre, che sono degli
autentici tesori nutrizionali e salutari.
Si è ritenuto
che il turismo possa essere individuato come elemento primario di questa
ripresa economica. Per attivare un flusso turistico verso le località montane, si
utilizzerà innanzi tutto la motivazione enogastronomica, sensibilizzando la
rete di ristoranti ed agriturismi locali, così da renderli interpreti di una
rinnovata cultura alimentare (che unisca tradizioni, gusto e benessere) per
costituire il primo elemento di questo fenomeno di rinascita, che poi
riguarderà anche altri comparti, come l’artigianato, la piccola industria ecc.
In quest’ottica
Rete ESA - Excellentia Superior Animus, che promuove e patrocina l’iniziativa
di Borghi Europei del Gusto, presenterà in particolare il proprio progetto a “TRIESTE
ESOF 2020 - Capitale Europea della Scienza”.
In tale
occasione infatti, una relazione sarà dedicata al progetto della Rete Esa e
dell’Università di Bologna, teso ad una valorizzazione delle coltivazioni
antiche e di qualità dell’area appenninica, viste come primo passo verso la
rinascita di un’economia ecocompatibile dell’Appennino
Gianluigi Pagano
Per informazioni:
borninitaly@outlook.it
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