Trovato agonizzante per strada, dopo poco “sparisce” nel nulla. Appello della LAV: “Più attenzione di Istituzioni e cittadinanza contro la zoomafia”
Lunedì mattina, Catania centro, via Plebiscito. Un cavallo viene ritrovato agonizzante accanto i cassonetti della spazzatura. Sono le sei del mattino, un veterinario della Ausl3 fa il sopralluogo accompagnato dalle Forze dell’ordine e tutto finisce intorno alle otto. La città torna a vivere come se niente fosse accaduto, ma il fatto s’incastona perfettamente in una cornice d’eventi che ha reso i cavalli protagonisti delle ultime cronache cittadine.
Il 10 luglio venivano sequestrati due cavalli a S.G. La Punta; il giorno prima veniva sequestrata una stalla abusiva a Librino e il percorso potrebbe andare a ritroso fino al cavallo trovato morto con le zampe mozzate e abbandonato sulla riva di un corso d’acqua o al cavallo lapidato la scorsa estate in piena playa di Catania.
Il mondo dei cavalli vede coinvolti spesso gli interessi dei gruppi malavitosi catanesi, come emerso anche dal dossier Zoomafia della LAV, gli stessi che scalpitano per ottenere a tutti i costi i palii cittadini, ma quel che si vede non è che la minima punta visibile di un Iceberg pericolosamente profondo ed inabissato.
Ma non è tuttavia questo, ormai noto, a lasciare assolutamente sbigottiti gli animalisti della LAV di Catania. “Non è assolutamente tollerabile – dichiara Alessio Riggi, responsabile della LAV Catania – che fatti palesi come questi non scatenino l’indignazione di una società civile come quella di Catania che sembra quasi accettare il fenomeno delle corse clandestine anche all’interno del percorso cittadino perché ormai considerati avvenimenti ordinari”. La LAV leva la propria voce contro questo stato di cose incitando non solo l’Amministrazione comunale, ma anche quella Provinciale e Regionale, di concerto con le Forze dell’ordine ad approfondire la tematica delle corse clandestine di cavalli.
“E’ possibile che così poca attenzione venga prestata quando di criminalità organizzata stiamo parlando? Le istituzioni devono farsi innanzitutto portavoce degli accaduti di questo genere – prosegue Riggi - considerando che sono una minima parte di ciò che vi sta dietro e spronando la cittadinanza a non essere complice, a denunciare situazioni che in fondo si verificano in strade piuttosto centrali come la nota via Plebiscito”. La LAV si attende una maggiore partecipazione da parte delle Istituzioni, se non un vero cambio di rotta nella condotta portata avanti fino ad ora in tema di zoomafia nel catanese.
Approfondimenti su www.lavsicilia.it: Dossier Mafia & Cavalli - Zoomafia Sicilia
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sabato, luglio 14, 2007
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