14ª RASSEGNA DEL DOCUMENTARIO PREMIO LIBERO BIZZARRI 21 - 29 Settembre 2007 Grottammare | San Benedetto del Tronto
[venerdì 21 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
opere in concorso Il Nostro Tempo è Ora
|10.00 Crisalidi (46’) di Mirko Locatelli
Un confronto a distanza, sull’essere disabile, sui temi della vita, sulla percezione che gli adolescenti hanno del proprio corpo in trasformazione, sia essa di natura fisiologica, sia indotta da una patologia. Da qui nasce Crisalidi, un affresco sul mondo degli adolescenti, sul periodo più travagliato della vita, dove la metamorfosi influisce su tutto.
|11.15 8744 (55’) di Alessandro Di Gregorio
“Da quel giorno il nostro nome fu spento; quel nome avuto nel santo battesimo, scelto dai nostri genitori ci fu tolto per sostituirlo con un numero, un numero qualunque fattoci capitare dal destino. Con quel numero ci chiamavano al lavoro, all’appello, alla visita medica; perfino le punizioni venivano inflitte al numero …” (Anselmo Mazzi, “Memorie di un internato militare italiano”)
|16.00 Bianca, 16 anni (23’) di Oliviero Toscani
E’ un documento sull’anoressia: ripresa in primo piano in bianco e nero su sfondo neutro, Bianca parla della malattia che le ha consumato il corpo. Parla della morte e del rapporto difficile con suo padre. Dall’altra parte della telecamera c’è Oliviero Toscani, il fotografo di tante campagne shock.
|17.00 Nisida (100’) di Lara Rastelli
Nel carcere dell'isola di Nisida (Napoli),vivono una quarantina di giovani, la loro eta' varia trai 14 e i 21 anni. Per garantire l'anonimato e consentire le riprese del film, i ragazzi fabbricano delle maschere. Grazie a questo espediente una relazione piu' intima nasce con tre di loro. Enzo, Rosario et Samir, ogni giorno a confronto col carcere, ci rivelano la loro vita quotidiana, fatta di scuola e lavoro, di noia e di chiuso. Raccontano la loro storia condividendo momenti di tristezza e speranza. Se come dice la Costituzione, lo scopo della pena è la rieducazione, il film vuole esplorare quanto, come e se sia possibile imparare in carcere.
| Emergency fuori concorso Salàm: centro di cardiochirurgia a Khartoum (Sudan) (9’) di Fabrizio Lazzaretti
Il video è stato realizzato nell'ospedale di Khartoum in occasione del primo intervento a cuore aperto effettuato lo scorso 19 aprile dallo staff di Emergency.
| 21.00 omaggio a Libero
Lucania dentro di noi (10’) di Libero Bizzarri
Il documentario “2.0 / I giovani e l’audiovisivo nell’era di “you Tube”
a seguire Il passaggio della linea (60’) di Pietro Marcello (Premio Libero Bizzarri Fondo per lo Sviluppo 2006)
Una carrellata dell'Italia a bordo dei treni espressi a lunga percorrenza.
[sabato22 settembre][Teatro delle Energie - Grottammare]
opere in concorso Il Nostro Tempo è Ora
| 10.00 Street Boulder (45’) di Rovero Impiglia
Street Boulder racconta il fenomeno dello “street-bouldering”, disciplina sportiva che ha trovato nel nostro Paese il più alto numero di praticanti ed il maggiore grado di organizzazione. Discendente del “bouldering” (tipo di arrampicata che si effettua in natura), questa sua variante cittadina è nata come diretta reazione all’urbanizzazione sempre crescente e dalla volontà di coloro che hanno scelto di “vivere la città anche in verticale”. Per coloro che praticano Street Boulder infatti, le grigie metropoli diventano un patrimonio inesauribile: la facciata di un palazzo, un monumento, un ponte o un vecchio edificio ormai dimesso, si trasformano in “blocchi” da conquistare e con i quali confrontare le proprie abilità sia fisiche che mentali.
|11.15 Esta Chegar/Cinemarena (52’) di Fabian Ribezzo
Mozambico. Paese trafitto dalla pandemia dell’AIDS, esplode ogni sera di fronte allo spettacolo proposto dal progetto CinemArena. Film educativi, teatro e dibattiti, in zone dove nessuno ha mai visto un’immagine proiettata, per chiarire come e perchè si trasmette l’AIDS, e in che modo ci si può difendere.
|16.00 Ring (55’) di Giotto Barbieri
Cornigliano, Genova, Italia. Oggi. Salvatore e Christian Costarelli, marmisti. Dopo otto ore di lavoro vanno in palestra ad allenarsi duramente, per fare la boxe. Perché lo fanno? Cosa sognano? Due piedi che saltellano, le scarpe che stringono le caviglie, il rumore ritmico e secco della corda che colpisce il legno del parquet.
|17.15 Il futuro - Comizi Infantili (67’) di Stefano Consiglio
Il film racconta attraverso una serie di interviste (un po’ à la maniére del Pasolini di “Comizi d’amore”) come i bambini vedono se stessi e le cose del mondo. Interrogandoli su dei temi quali: la famiglia, la scuola, la gioia, la religione, la paura, i soldi, il sesso, la guerra, diventare adulti… Sono bambini tra i dieci e i tredici anni - vale a dire di quell’età che non si sa bene come definire se della post-infanzia o della pre-adolescenza – di Roma, Napoli, Oppido Lucano, Catania, Palermo, Pescara, Ravenna, Parma e Torino.
|18.30 Pasolini Prossimo Nostro (60’) di Giuseppe Bertolucci
fuori concorso Giugno 1975. Dal set del suo ultimo film "Salò o le 120 giornate di Sodoma", Pier Paolo Pasolini rilascia un'intervista che si trasforma in un attacco alla società. Questo accade nel periodo in cui la sua opera suscitava massimo scalpore. Pochi mesi dopo Pasolini morì tragicamente assassinato a Ostia. Un Pier Paolo Pasolini rassegnato e spento. Uno sguardo al di là della cinepresa verso un mondo confuso dalle ideologie e distrutto dalla speranza, meccanismo perverso per nascondere il peso insopportabile della realtà, tramutando il sentire comune in un'attesa estenuante e senza vie d'uscita.
| 21.00 Premiazione Il Nostro Tempo è Ora
Omaggio ad Antonioni Fotoromanza (4’), Sicilia (9’) Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale (11’)
Lectio Magistralis dedicata ad Antonioni tenuta da Gualtiero De Santi
Il silenzio assordante di Michelangelo (17’12”) a cura dl “Laboratorio Audiovisivo” della Fondazione Libero Bizzarri
Proiezione del doc vincitore Il Nostro Tempo è Ora
Al termine delle proiezioni delle opere in concorso analisi e riflessioni con gli autori a cura del Gruppo Giovani della Fondazione Libero Bizzarri (Umberto Croci, Cristina Fabiani, Stefano Giammarini, Gabriele Marcozzi, Marco Paoletti, Lorenzo Rossi, Francesca Romana Vagnoni, Valentina Vignoli)
[domenica 23 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
|10.00 Italia Doc in concorso L’altra voce della musica (73’) di Helmut Failoni, Francesco Merini
Il film documenta i viaggi che Claudio Abbado ha compiuto nel 2005 e nel 2006 Venezuela e Cuba. In questi due anni Abbado ha passato molti mesi soprattutto in Venezuela, un paese dove più di un terzo della popolazione vive sotto alla soglia della povertà. Ciò nonostante 240mila giovani sono stati salvati dalla strada, dalla violenza, dalla droga, attraverso la musica grazie al Sistema Orchestrale ideato 30 anni fa da José Antonio Abreu. Un sistema che conta oggi 100 orchestre giovanili e 90 orchestre infantili.
|15.30 Italia Doc in concorso Ritorni (52’) di Giovanna Taviani
Se la conoscenza degli altri ci turba, significa che siamo turbati dalla conoscenza di noi stessi (Adonis) Tutti gli anni, in estate, sul molo di Trapani, ad un braccio di mare dall’Africa, centinaia di maghrebini giunti da tutte le parti d’Italia e d’Europa, in fila sotto il sole d’agosto s’imbarcano sulla nave diretta a Tunisi per trascorrere le vacanze con le famiglie d’origine. Sono quelli che ce l’hanno fatta e che ogni anno tornano a casa per raccontare il loro “sogno” europeo.
|fuori concorso Back to Sarajevo (52’) di Alan Knight
La storia di Sarajevo oggi, dieci anni dopo la guerra in Bosnia. Il risultato è un ritratto lirico ed intenso, uno studio su questa città unica al monto, una riflessione sulla guerra e sulla ricostruzione attraverso gli occhi di quelli che hanno uno stretto, profondo, legame con la città.
|17.30 Cinema della realtà Le ferie di Licu (93’) di Vittorio Moroni
Nato in Bangladesh ma abitante ormai da sei anni a Roma, Licu, da poco non è più clandestino e per vivere lavora 12 ore al giorno facendo due lavori. Nonostante tutte le difficoltà il ragazzo sembra ormai molto integrato, quando, riceve dalla madre la foto di una ragazza di diciotto anni; si chiama Fancy ed è la sposa che la sua famiglia ha scelto per lui. Licu ottiene solo quattro settimane di ferie non pagate per andare in Bangladesh e organizzare il matrimonio con una persona che non conosce. Ma al suo arrivo i negoziati tra le famiglie dei promessi sposi si complicano. Il Bangladesh è sommerso dall’alluvione più imponente degli ultimi cinquant’anni.
|19.00 De Oliveira al Bizzarri di Massimo Consorti, Umberto Croci
Videoinstallazione
|20.30 INTERCULTURA
Cinema della realtà Conversazione a Porto. Manoel De Oliveira e Agustina Bessa - Luís. Dicembre 2005 (80’) di Daniele Segre
Il documentario è stato prodotto dalla Fondazione Libero Bizzarri, diretto da Daniele Segre e patrocinato dall’ Istituto Camões di Lisbona e dall’Ambasciata del Portogallo in Italia. E’ un documento storico narrato dalla viva voce di due tra i maggiori protagonisti e talenti del cinema e della letteratura portoghese contemporaneo: il regista Manoel de Oliveira e la scrittrice Agustina Bessa-Luís. Un dialogo “attivo” nel quale i due amici, complici, compagni di lavoro, affini nel gusto e nel sentire, descrivono il secolo appena concluso cogliendone il sentimento dell’ambiguità e l’emergere della soggettività del femminile, con appunti sulla cronaca, l'autenticità, la potenza dell'immagine, la differenza tra il documentario e la finzione, la storia, l'arte, la musica, l'immagine i ricordi, le memorie, ed infine la vita.
| Emergency Soran non aver paura ( 18’ )
fuori concorso Girato a più riprese (e a più mani) a Sulaimaniya tra il ‘96 e il ‘97 Le immagini, girate nell’ospedale di Sulaimaniya, documentano la situazione delle vittime delle mine antiuomo nel Kurdistan iracheno. La struttura, costruita per iniziativa di Emergency, è diventata per qualche tempo la nuova casa di Soran, Fellah, Farad e di decine di altri bambini che, dopo l’intervento chirurgico e la riabilitazione, tornano a vivere con l’aiuto di un arto artificiale. E perfino a sorridere e giocare a pallone, come si vede nella seconda parte del film
Giornata internazionale del documentario in collegamento audio/video dal Senegal (Dakar, presso la sede della ONG Image & Vie)
Africa: la famiglia rurale in pericolo (12’) di Moussa Seidy
Gnun dem. On marche ensamble (15’) di Tiziana Manfredi,
Giuditta Nelli
Di colore vagabondo (18’) di Marco Cruciali
Demain? (16’) di Mamadou Ndiaye
a cura di Vincenzo Maria Oreggia
Giornata internazionale del documentario in collegamento audio/video Cina, India,
Stati Uniti
a seguire fuori concorso Pane amaro (104’) di Giancarlo Norelli
Fra il 1880 e la Seconda Guerra Mondiale più di cinque milioni di italiani emigrano negli Stati Uniti. “Molti americani la consideravano un’invasione da parte di un popolo moralmente e geneticamente inferiore”, “Venivano addirittura considerati un popolo di mezzo: né bianchi né neri, privati dei diritti dei primi ma soggetti alle discriminazioni e agli abusi dei secondi. Un semplice sospetto o una spiata portavano spesso non ad un processo e al carcere, ma alla giustizia sommaria del linciaggio. Il razzismo anti-italiano si diffonde a macchia d’olio. Gli opinionisti americani dipingono gli italiani come un’orda subumana e incontrollabile.”
[lunedì 24 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
|9.30
Italia Doc in concorso Pirrera (48’) di Piero Messina
“Pirrera” in siciliano vuol dire miniera. Tramite i ricordi degli ultimi ex minatori
la storia delle miniere di zolfo in Sicilia. Il contrasto tra la violenza dei racconti
e la nostalgia di chi racconta.
|10.30
Italia Doc in concorso L’ultima cena (52’) di Marco Tagliabue
Dentro il tunnel dell'anoressia. Il calvario di tante adolescenti, divorate dall’ossessione di pubbicità e moda. Una sindrome depressiva che colpisce soprattutto le donne: il rifiuto del cibo sino all'annientamento del proprio fisico. I disturbi alimentari sono malattie figlie delle contraddizioni della società dell'opulenza: sfilate di moda con modelle magrissime, pubblicità televisive martellanti di prodotti alimentari, esasperazione del successo del fisico filiforme. Patologie palesi nella forma ma misteriose nelle cause.
|11.30
Cinema della realtà Come l’ombra (90’) di Marina Spada
Tutto intorno a Claudia è solitudine, anche una città come Milano viene ripresa come una città quasi deserta. E' solo l'arrivo di Olga a riscuoterla a farla finalmente urlare, ubriacare ma soprattutto a farle decidere di prendere in mano la sua vita, a venire il presente senza attese. Olga è vitale, giovane, bella ma non chiassosa. Entra nella vita di Claudia delicatamente, dolcemente. "Come l’Ombra" ha 200 inquadrature, quando un film medio ne ha mille, ci sono 15 pagine di dialogo per 87 minuti quando in media ce ne sono 70.
|15.00
Italia Doc in concorso Taccone (32’) di Cesar Meneghetti, Elisabetta Pandimiglio
Ripercorrendo con passione le sue fughe in salita, Taccone, noto campione italiano italiano di ciclismo, svela con dolorosa rabbia le pieghe nascoste del più popolare sport italiano degli anni ’60. Soprannominato “Camoscio d’Abruzzo”, nel 1961 vince quattro tappe di fila al Giro d’Italia, raggiungendo rapidamente una popolarità straordinaria che lo riscatta dalla miseria a cui sembrava destinato.
Italia Doc in concorso The time of her life (42’) di Benedetto Parisi
Il coraggio e la straordinaria vitalità dell'amore materno, capace di regalare anni di vita normale ad una figlia disabile che i medici avevano ritenuto già spacciata dalla nascita. Una peculiarità che è completamente femminile, come è femminile la capacità di fare l'impossibile per i figli, anteponendo le loro esigenze a tutto il resto.
Italia Doc in concorso Centravanti nato (81’) di Gian Claudio Guiducci
Carlo Petrini, noto calciatore degli anni settanta e autore dello scomodo successo editoriale “Nel Fango del Dio Pallone”, ripercorre la sua carriera e le sue drammatiche vicende personali svelando ciò che nel calcio “si fa ma non si deve dire”. Doping, calcio scommesse, processi buonisti cambiano i tempi ma non i vizi del pianeta calcio.
|18.00
Cinema della realtà L’uomo di vetro (97’) di Stefano Incerti
L'Uomo di vetro è tratto dal libro omonimo di Salvatore Parlagreco (Ed. Bompiani) e si ispira alla storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia che decise di rompere il muro di omertà che impediva alla magistratura di penetrare il sistema mafioso. Vitale pagò questa scelta con il carcere, il manicomio giudiziario e poi con la vita, dato che la mafia, una volta tornato in libertà non esitò ad assassinarlo. Ma questo, spiega il regista Stefano Incerti, è anche un film sulla libertà di coscienza, sulla forza di andare contro tutti per affermare la propria libertà anche contro le proprie radici e gli affetti: è la lotta di un non-eroe, in parte vittima e in parte colpevole. Isolato dagli amici, dopo dodici anni vissuti tra il carcere e il manicomio giudiziario, sottoposto a numerosi elettroshock per dimostrare la sua follia, Leonardo Vitale fu ucciso nel 1984 dopo pochi mesi dalla sua scarcerazione.
|21.00 DIRITTO ALLA LEGALITÀ, ALLA PARITA’, AL LAVORO ….
Italia Doc in concorso Un’ altra storia (59’) di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini
Sicilia, 2006. Inizia lo scontro elettorale per la Presidenza della Regione. In campo Rita Borsellino, sorella di Paolo, il giudice assassinato dalla mafia nel 1992 - donna impegnata nell'Antimafia pragmatica e militante - e Totò Cuffaro, governatore uscente, indagato per favoreggiamento aggravato a “Cosa nostra”.
intervengono Rita Borsellino, Laura Schimmenti, Gioia Longo
fuori concorso Le famiglie arcobaleno (22’) di Lucia Stano, Nadia Dalle Vedove
Il ritmo, gli impegni, le tensioni e le piccole esaltazioni quotidiane di alcune famiglie italiane. I genitori della neo-nata Associazione Genitori Omosessuali “Famiglie Arcobaleno” raccontano le loro giornate e le forti motivazioni che le hanno spinte a organizzarsi e a fondare l’associazione. Un documentario che smonta l’idea che le famiglie omosessuali siano poche, isolate e radicalmente problematiche. La famiglia è famiglia. intervengono Nadia Dalle Vedove, Alessandro Grisolini, Lucia Stano, Bernard Vandal
a seguire fuori concorso Qu’ils soient heureux jusqu’à la fin des temps (70’) di Alessandro Grisolini, Benard Vandal
a seguire fuori concorso Vogliamo anche le rose (60’) di Alina Marazzi
Attraverso un percorso quasi archeologico, la regista scava negli archivi, nella memoria collettiva, nei ricordi individuali, nelle lotte condivise, nei tormenti solitari delle donne nei cui destini solitudine e partecipazione collettiva sono le facce di una stessa medaglia: il desiderio di liberarsi da limitanti condizionamenti. Alina Marazzi cuce diversi materiali, che combina in modo ritmato: filmati privati in super 8, film sperimentali, testi scritti, testimonianze, materiali di animazione, fotoromanzi, riviste e foto d'epoca.
[martedì 25 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
|15.30 Il lato sbagliato del ponte (60’) di Giorgio Carella, Paolo Cognetti
Italia Doc in concorso Shelley Jackson, Jonathan Lethem, Rick Moody, Colson Whitehead. Quattro scrittori raccontano se stessi attraversando Brooklyn: due milioni di abitanti, oltre cento minoranze etniche, e la varietà si vede, si sente, si annusa girando per le strade. Brooklyn è proprio questo: vita di strada, e i quattro protagonisti mischiano i generi quanto la loro città mischia razze e culture.
Italia Doc in concorso L’ultima Treves (45’) di Marcello Sannino
La vicenda della libreria internazionale Treves di Napoli ed il lungo cammino di protesta, iniziato nel 2004, che ne ha scongiurato alla fine un’ingloriosa chiusura.Le testimonianze e le quotidiane azioni di sostegno di tantissime persone unite e costrette, per l’ennesima volta, a scendere in piazza per difendere la propria civiltà.
Italia Doc in concorso Giorni in prova (76’) di Daria Menozzi
A Sassuolo, il più importante distretto industriale per la produzione di ceramica nel mondo, è nato e vive Emilio Rentocchini, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Sassuolo – icona di tutto ciò che poesia non è, perché qui, tra enormi capannoni, silos, lunghissimi tir sembra difficile “non farsi inghiottire dalla piastrella” – è il centro della sua originale ricerca sul linguaggio. Rentocchini infatti scrive ottave in dialetto che poi lui stesso traduce in italiano.
|21.00 DOC LETTERARIO
Italia Doc in concorso Enzo Siciliano, lo scrittore e il suo guscio (49’) di Catherine McGilvray
Il film traccia un ritratto intimo di Enzo Siciliano nella sua casa di campagna al “Vertano” (Todi), circondato dalla famiglia: la moglie Flaminia, i figli Francesco e Bernardo, le nuore e le nipotine. La visita di un amico, Arnaldo Colasanti, suo principale collaboratore per la rivista "Nuovi Argomenti", è l'occasione per Siciliano di ripercorrere le tappe fondamentali della vita e del suo percorso di scrittore. Parla di libri, di quadri, di teatro; della genesi di alcune sue opere, quali "La Notte Matrigna" e "Vita di Pasolini", ma anche dello stato attuale della letteratura e della cultura in Italia.
Italia Doc in concorso Un giorno da leggere (10’) di Anna Di Francisca
Nella sua giornata qualsiasi il lettore legge oggetti, manifesti, giornali e perfino libri.
Si muove in un cerchio di segni che deve decifrare per dare loro un senso. Cerca il senso della sua vita quotidiana tra gli oggetti, le scritture e le immagini che incontra o di cui va in caccia. Questa storia racconta del giorno di un lettore e delle parole e degli oggetti e dei corpi che sono intorno a lui. La sua vita dipende da come riesce a leggere le loro orme e a dare loro un senso.
Italia Doc in concorso Invenzione di Don Chisciotte (5’) di Massimiliano Pacifico
Mimmo Paladino dà colore e forma ai visionari e malinconici versi di Edoardo Sanguineti dedicati all’eterno eroe Don Chisciotte, interpretati dalla voce di Toni Servillo.
… questo è Don Chisciotte
io apro il tempo che viene, come una porta o una finestra…
o come una qualunque cosa chiusa
… Don Chisciotte
canta le sue canzoni di fronte a tutti i luoghi della terra:
ho poco da dire, nulla anzi, nulla da dire…
intervengono i poeti Enrica Loggi, Eugenio De Signoribus, Mario Ulissi
gli scrittori Lucilio Santoni, Vincenzo Maria Oreggia
i registi Catherine McGilvray, Daria Menozzi, Giorgio Carella, Paolo Cognetti, Edelweiss Cinaglia, Anna Di Francisca, Massimiliano Pacifico, Marcello Sannino
letture Piergiorgio Cinì
moderatore Gualtiero De Santi
fuori concorso Connubio (40’) di Edelweiss Cinaglia
Ritratto (i) di Mario Ulissi, poeta e pittore.
[mercoledì 26 settembre] [Auditorium SBT]
Media ed Educazione
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione “Media e Educazione”
11.00 Dal prodotto al processo
Una riflessione critica sull’esperienza dell’ audiovisivo nella didattica
a cura di Gualtiero De Santi, Stefano Gambelli, Angela Gregorini
[Teatro delle Energie - Grottammare]
|16.00
Italia Doc in concorso Il lato grottesco della vita (75’) di Federica Di Giacomo
Il film prende spunto dal rapporto con il turismo in una realtà socio-economica come quella dei Sassi di Matera. I protagonisti lavorano come guide turistiche abusive, ogni giorno percorrono le strade parlando a gruppi di persone ed inventando nuove storie sulla città, come profeti inascoltati in un presepe vuoto.
Soprattutto, passano le giornate a inventarsi modi per scrollare i propri concittadini dal torpore provinciale ed affermare le proprie strampalate ambizioni politiche ed artistiche. Il comune denominatore è una creatività folle che rende le loro vicende astratte e surreali.
|17.30 CHI È IL MATTO?
Cinema della realtà La seconda ombra (100’) di Silvano Agosti
Il film è dedicato a Franco Basaglia e nasce dalla convinzione del regista che nel nostro paese la figura di Basaglia sia stata una delle più importanti degli ultimi cinquant'anni. Pochi come lui hanno tentato di liberare il maggior numero di persone inutilmente e crudelmente recluse all’interno dei manicomi. Si trattava di 150.000 persone che venivano letteralmente segregate all'interno dei 144 manicomi, spesso per ragioni completamente estranee alla psichiatria quasi sempre per giustificare sovvenzioni pubbliche. L'opera di Basaglia sfocia nella legge 180 che mette fuori legge i manicomi.
a seguire Incontro con Silvano Agosti
|21.00 CHI È IL MATTO?
Italia Doc in concorso Dall’altra parte del cancello (73’) di Alberto Puliafito
Chi è il matto? Questa la domanda centrale cui il documentario “Dall’altra parte del cancello” tenta di rispondere. Le immagini girate negli ex manicomi di Volterra, Siena, Firenze, Cogoleto, Quarto, le testimonianze di pazienti, infermieri e operatori, gli interventi di alcuni artisti, le interviste a Alda Merini e Ascanio Celestini dimostrano che la distanza fra sanità e follia è un mero concetto teorico. Il viaggio di Simone Cristicchi in un “mondo altro”, spesso rimosso, che ripercorre la storia dell’istituzione manicomiale dalla legge Giolitti del 1904 alla “Basaglia” alla realtà odierna.
intervengono Silvano Agosti, Simone Cristicchi, Alberto Puliafito
a seguire Matti da slegare (135’) di Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Lo psichiatra Franco Basaglia indicò un obiettivo determinato da perseguire nella cura delle malattie mentali e del disadattamento: svuotare lentamente i manicomi, da lui considerati i ghetti dell'emarginazione ed evitare nuovi ricoveri con un lavoro di prevenzione nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole. Per documentare questa tesi, il film penetra all'interno dell'ospedale psichiatrico di Colorno (Parma) oppure segue all'esterno alcuni dei ricoverati dimessi e impegnati, grazie alle esperienze delle amministrazioni interessate, in fabbriche in fattorie e così via. In alcuni casi le dichiarazioni degli intervistati sono discusse tra loro stessi e tra persone chiamate in causa, come un anziano sacerdote. Il tutto finisce con una delle feste da ballo organizzate nell'istituto di Colorno.
[giovedì 27 settembre] [Auditorium SBT]
Media ed Educazione
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione
“Media ed Educazione”
11.00 Dal prodotto al processo
Una riflessione critica sull’esperienza dell’ audiovisivo nella didattica
a cura di Gualtiero De Santi, Stefano Gambelli, Angela Gregorini
[Teatro delle Energie - Grottammare]
|16.00
Italia Doc in concorso La vita come viaggio aziendale (82’) di Paolo Muran
Silvano Bignozzi e Lino Toselli sono viaggiatori molto particolari. I due venditori, originari della zona di Bologna, hanno lavorato per la stessa ditta per 30 anni, vendendo grappa, spumante e camomilla ai bar e ristoranti della zona. Nonostante le loro differenti tecniche di vendita,sono entrambi molto bravi nel loro lavoro. Così bravi da aver vinto 25 viaggi premio negli angoli più esotici del pianeta.
|17.30
Omaggio ad Antonioni Caro Antonioni (52’) di Carlo Massironi
Omaggio a Toto’ Lei non sa chi è Totò (52’) di Massimo Ferrari, Katia Ippaso
|21.00 SERATA CINEMA
Omaggio a Toto’ La terra vista dalla luna (31’) di Pier Paolo Pasolini
Lectio Magistralis dedicata a Totò tenuta da Renato Nicolini
Omaggio a Chaplin Unknown Chaplin – (1986, 52’, 1° parte) di Kevin Brownlow e David Gill
Omaggio a Bergman Il volto di Karin (14’) di Ingmar Bergman
Il volto di Karin è un cortometraggio realizzato dal regista svedese nel 1984. È una sequenza di foto dei componenti della famiglia di Bergman su una semplice colonna musicale senza parlato.
Omaggio a Chaplin Unknown Chaplin (1986, 104’, 2° e 3°parte) di Kevin Brownlow e David Gill
[venerdì 28 settembre] [Auditorium - SBT]
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione Premio Speciale 2007 “Educazione alla legalità, ai diritti umani e alla pace” con il Patrocinio dell’Unicef
interviene Stefano Mencherini
|Corso di formazione - 1° Modulo " Culture della visualità"
intervengono Angela Gregorini, Stefano Gambelli, Enrico Foglia, Carla Zanetti (Assessore all'Istruzione della provincia di Lecco ), Patrizia Cattaneo (referente per il Centro Multimedia della Provincia di Lecco ), Mariella Spinosi
11.30 Progetto Video C.I.S.C.A.S.E. (Comitato Italiano per la Solidarietà e la Cooperazione con il Sud Est dell’Anatolia) (20’) di Matteo Pasi, Marcello Dapporto
a seguire All the invisibile children film collettivo realizzato con il Patrocinio dell’Unicef
[Teatro delle Energie - Grottammare]
16.00 Mare nostrum (50’) di Stefano Mencherini
Un viaggio in presa diretta nell’Italia dei diritti negati agli stranieri. Il fenomeno immigrazione affrontato come problema di ordine pubblico. L’indifferenza per le migliaia di profughi morti in mare. Dalle Guantanamo nostrane per gli indesiderati, fino alla filosofia della guerra preventiva al terrorismo, che in questo caso sembra adattata e rivolta all’immigrazione clandestina. Attraverso le denunce dei migranti, si mette in luce l’incostituzionalità e l’inefficacia della legge Bossi-Fini-Mantovano. Si mostra l’affondamento della “Kater I Rades” (Brindisi, 1997: 108 morti albanesi). Poi si documenta il tentativo di bloccare gli sbarchi con i primi respingimenti a colpi di kalashnikov, insieme all’opportunismo e all’ipocrisia di gran parte della politica in tema di immigrazione. Per la prima volta si mostrano le fosse comuni riservate ai senzanome di tanti naufragi. Gli abusi e le gravissime violenze denunciate nel più grande Centro di permanenza temporanea italiano “Fondazione Regina Pacis” a San Foca: l’unico gestito dalla Chiesa, che oggi vede sotto processo il direttore-sacerdote, sei collaboratori, dieci carabinieri e due medici.
|17.00 Forum
Servizio pubblico radiotelevisivo: la realtà negata
Si vuol lanciare una sfida perché i programmi d’inchiesta e di documentazione della realtà, nel proliferare di format e prodotti tutto sommato mediocri, incontrino uno spazio adeguato su tutte le reti della radiotelevisione di Stato.
intervengono Padre Alex Zanotelli, Emilia Costantini, Riccardo Iacona, Roberto Natale, Roberta Ronconi, Roberto Levi, Antonio Dipollina,Cristina Piccino, presiede Gabriella Gallozzi
|21.00
Italia Doc in concorso Occhio sensibile (32’) di Liliana Ginanneschi
Il documentario racconta il lavoro del noto fotografo Francesco Zizola, l’unico italiano insignito del premio internazionale Foto dell’Anno al World Press Photo, ed è stato girato in buona parte nel sud dell’Africa, in un piccolo paese chiamato Lesotho, un paese popolato ormai da orfani, in conseguenza di una drammatica pandemia di Aids.
Forum
a seguire Laboratorio Rai di documentari e inchieste: la possibile scommessa del servizio pubblico
intervengono Guido Chiesa, Giuseppe Gaudino, Fabrizio Lazzaretti, Stefano Mencherini, Giovanni Piperno, Isabella Sandri, presiede Gualtiero De Santi
a seguire Afghanistan: effetti collaterali? (60’) di Fabrizio Lazzaretti e Alberto Vendemmiati
Le attività di Emergency in Afganistan dal settembre al dicembre del 2001: dalla normale emergenza della vita quotidiana nel Panshir al viaggio del team di Emergency verso Kabul per portare aiuto alle vittime della nuova guerra all’Afganistan.
a seguire Proiezione inchieste di Milena Gabanelli e Riccardo Iacona
[sabato 29 settembre] [Auditorium]
Media ed Educazione
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione
“Media ed Educazione”
Corso di formazione - 2° Modulo " Culture della visualità" Uso della multimedialità nella pratica educativa
intervengono Angela Gregorini, Stefano Gambelli, Italo Tannoni, Enrico Foglia, Carla Zanetti (Assessore all'Istruzione della Provincia di Lecco ), Patrizia Cattaneo (referente per il Centro Multimedia della Provincia di Lecco ), Mariella Spinosi
|12.00 G.Eiffel, la scienza sfida il vento di Massimo Bozzo, Massimo Clementi, Claudio Speranza
[Teatro delle Energie]
|15.00
Cinema della realtà Il vento fa il suo giro (110’) di Giorgio Diritti
"E l'aura fai son vir" - questo il titolo occitano del film - si riferisce al detto che vuole il vento una metafora di tutte le cose, un movimento circolare in cui tutto torna, come rappresentato nel film dalla figura di uno del villaggio che corre nei prati simulando il gesto del volo. Questa pellicola, senza scomodare miti e profeti, ha la forza di un trattato antropologico, ma senza perdersi nella retorica dei buoni sentimenti, sottolineando piuttosto come la vita si componga di sensazioni contrastanti e sgradevoli, in un cinismo che contagia, ma rende liberi da pregiudizi e ipocrisie.
|17.00
Cinema della realtà Rosso Malpelo (100’) di Pasquale Scimeca
Il ragazzino è rosso di faccia e di capelli, tanto che tutti lo chiamano Rosso Malpelo. È così povero che il padre se lo porta a lavorare in miniera: poi un giorno muore schiacciato sotto una frana nella galleria e Malpelo rimane solo. Sua madre si risposa, la sorella se ne va col fidanzato, la sua casa viene chiusa. Il ragazzino rimane così a lavorare nei cunicoli sotto terra, insieme a tanti altri bambini. Inizia così la storia di “Rosso Malpelo”, il nuovo film di Pasquale Scimeca ispirato alla celebre novella di Giovanni Verga. Girato in Sicilia, in provincia di Enna, proprio nei luoghi dove c'era il più grande bacino europeo per l'estrazione dello zolfo, il lungometraggio affronta il tema dello sfruttamento del lavoro minorile, che ancora oggi riguarda nel mondo 218 milioni di bambini. E di questi, circa un milione trascorre l’infanzia in miniera.
Al film è legato il progetto “Cento scuole adottano mille bambini”, elaborato dall’organizzazione “Movimento laici America Latina”, cui partecipano anche la Cgil, l’Associazione Libera, l’Arci e l’Agis Scuola. Si stanno infatti via via realizzando le proiezioni del film in cento istituti scolastici italiani: il ricavato dei biglietti andrà a costituire un fondo presso la Banca Etica che servirà ad adottare i ragazzini di due comuni boliviani, Atocha e Cotagaita, nella regione mineraria del Potosì, dove ancora molti minori lavorano nelle gallerie. L’obiettivo è di arrivare almeno a 500.000 euro, una cifra sufficiente a garantire per tre anni a 1.000 bambini un pasto completo al giorno, la scolarizzazione e l’acquisto di materiale didattico, oltre a progetti specifici per la depurazione delle acque, l'assistenza sanitaria e l’imprenditoria femminile. Alla realizzazione di questo obiettivo Scimeca aggiungerà sia gli incassi derivanti dalle sale cinematografiche, nelle quali il film sbarcherà in questi giorni, sia quelli dei diritti televisivi.
|20.00 Serata finale
Clausura (35’) di Sergio Zavoli
Esattamente cinquant’anni fa, nel 1957, Sergio Zavoli realizzava per la RAI una delle sue più belle inchieste, dedicata alle suore di clausura. In cui si notava chiaramente il suo smarrimento di intellettuale “granitico”, dinanzi al ripresentarsi d’un tipo di testimonianza cristiana diverso da quello più diffuso, e basato sul silenzio, la meditazione, il dono completo di sé stessi a Dio nella solitudine dei conventi. Una scelta, questa della clausura, ancor più estrema di quella fatta da tante figure della Chiesa che, dagli eremiti della Majella agli anacoreti del deserto egiziano, hanno preferito stare nel mondo vivendo fuori dal mondo.
E che merita grande rispetto, al di là delle legittime riserve sui pericoli, anche, insiti in tale scelta: quale, anzitutto, la tentazione della “splendid isolation” in un mondo perfetto ma autoreferenziale, quasi un “ghetto dorato” incapace di combattere per cambiare il mondo vero.
a seguire Consegna Premio alla Carriera per il giornalismo televisivo a Sergio Zavoli
|Videosaluto di Florestano Vancini, Premio alla Carriera per il documentario italiano a cura di Claudio Speranza
Doc Vancini Vento dell’Adriatico (10’), Delta Padano (20’), Uomini soli (16’)
a seguire Omaggio a Ferreri (40’) di Francesca Formisano interviene Francesca Formisano
| Premio “Una vita per il Cinema” a Fernando Birri Doc Birri Tire dié (1960, 33’)
| Premio “Una vita per il Cinema” a Luigi Di Gianni
Omaggio a L. Di Gianni La malattia dell’arcobaleno. Appunti sul cinema di Luigi Di Gianni (46’) di Simone Del Grosso
La malattia dell’arcobaleno è l’immagine che sintetizza, senza risolverli, i poli d’attrazione della poetica di Di Gianni. Da un lato l’attaccamento alle radici del Sud delle tradizioni e della magia contadina, con tutto il carico di rimosso individuale e collettivo che esse convogliano, dall’altro la necessità di una ricerca ancestrale, fuori dal corpo e dal tempo, verso una trascendenza troppo spesso negata ed ostacolata dalle storture del reale. In tale ottica, la realtà è lo spazio entro cui far implodere questo insieme di aspirazioni segrete e sommesse, in uno sguardo in cui ogni emozione è, come nelle credenze popolari, contemporaneamente azione e visione, ogni sentimento è materiale e spirituale, ogni gesto fisico e trascendentale.
Il documentario è un road movie tra le locations di alcune opere fondamentali di Di Gianni. La Lucania, terra d’origine del regista da parte paterna, rappresenta lo scenario privilegiato, quel “paesaggio dell’anima” che si offre come sfondo delle sue opere più sentite. Il tempo, in un film nella memoria, può riavvolgersi o proiettarsi in avanti, e la narrazione sospendersi per cedere il quadro al “reperto d’arte”, ai frammenti delle opere del maestro. La giostra gira e conduce oltre i confini della Nazione stessa, fino ad una “deriva” bella e inattesa, che tuttavia non manca di far riflettere su di un certo modo di essere del nostro Paese.
| Premio per la trasmissione televisiva a Giovanni Floris per Ballaro’
| Premio per la trasmissione televisiva a Donatella Bianchi e Massimo Clementi per Linea blu
| Premio per la trasmissione radiofonica a Stefano Della Casa per Hollywood Party
| Premiazione Concorsi Italia Doc e Città, Architetture, Territori “Made in Italy & Italy in Made”
a seguire Giorgio De Chirico - I Grandi Archeologi (13’) di Giovanni Lani
Doc Birri ZA 05. Lo viejo y lo nuevo (2006, 77’)
[venerdì 21 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
opere in concorso Il Nostro Tempo è Ora
|10.00 Crisalidi (46’) di Mirko Locatelli
Un confronto a distanza, sull’essere disabile, sui temi della vita, sulla percezione che gli adolescenti hanno del proprio corpo in trasformazione, sia essa di natura fisiologica, sia indotta da una patologia. Da qui nasce Crisalidi, un affresco sul mondo degli adolescenti, sul periodo più travagliato della vita, dove la metamorfosi influisce su tutto.
|11.15 8744 (55’) di Alessandro Di Gregorio
“Da quel giorno il nostro nome fu spento; quel nome avuto nel santo battesimo, scelto dai nostri genitori ci fu tolto per sostituirlo con un numero, un numero qualunque fattoci capitare dal destino. Con quel numero ci chiamavano al lavoro, all’appello, alla visita medica; perfino le punizioni venivano inflitte al numero …” (Anselmo Mazzi, “Memorie di un internato militare italiano”)
|16.00 Bianca, 16 anni (23’) di Oliviero Toscani
E’ un documento sull’anoressia: ripresa in primo piano in bianco e nero su sfondo neutro, Bianca parla della malattia che le ha consumato il corpo. Parla della morte e del rapporto difficile con suo padre. Dall’altra parte della telecamera c’è Oliviero Toscani, il fotografo di tante campagne shock.
|17.00 Nisida (100’) di Lara Rastelli
Nel carcere dell'isola di Nisida (Napoli),vivono una quarantina di giovani, la loro eta' varia trai 14 e i 21 anni. Per garantire l'anonimato e consentire le riprese del film, i ragazzi fabbricano delle maschere. Grazie a questo espediente una relazione piu' intima nasce con tre di loro. Enzo, Rosario et Samir, ogni giorno a confronto col carcere, ci rivelano la loro vita quotidiana, fatta di scuola e lavoro, di noia e di chiuso. Raccontano la loro storia condividendo momenti di tristezza e speranza. Se come dice la Costituzione, lo scopo della pena è la rieducazione, il film vuole esplorare quanto, come e se sia possibile imparare in carcere.
| Emergency fuori concorso Salàm: centro di cardiochirurgia a Khartoum (Sudan) (9’) di Fabrizio Lazzaretti
Il video è stato realizzato nell'ospedale di Khartoum in occasione del primo intervento a cuore aperto effettuato lo scorso 19 aprile dallo staff di Emergency.
| 21.00 omaggio a Libero
Lucania dentro di noi (10’) di Libero Bizzarri
Il documentario “2.0 / I giovani e l’audiovisivo nell’era di “you Tube”
a seguire Il passaggio della linea (60’) di Pietro Marcello (Premio Libero Bizzarri Fondo per lo Sviluppo 2006)
Una carrellata dell'Italia a bordo dei treni espressi a lunga percorrenza.
[sabato22 settembre][Teatro delle Energie - Grottammare]
opere in concorso Il Nostro Tempo è Ora
| 10.00 Street Boulder (45’) di Rovero Impiglia
Street Boulder racconta il fenomeno dello “street-bouldering”, disciplina sportiva che ha trovato nel nostro Paese il più alto numero di praticanti ed il maggiore grado di organizzazione. Discendente del “bouldering” (tipo di arrampicata che si effettua in natura), questa sua variante cittadina è nata come diretta reazione all’urbanizzazione sempre crescente e dalla volontà di coloro che hanno scelto di “vivere la città anche in verticale”. Per coloro che praticano Street Boulder infatti, le grigie metropoli diventano un patrimonio inesauribile: la facciata di un palazzo, un monumento, un ponte o un vecchio edificio ormai dimesso, si trasformano in “blocchi” da conquistare e con i quali confrontare le proprie abilità sia fisiche che mentali.
|11.15 Esta Chegar/Cinemarena (52’) di Fabian Ribezzo
Mozambico. Paese trafitto dalla pandemia dell’AIDS, esplode ogni sera di fronte allo spettacolo proposto dal progetto CinemArena. Film educativi, teatro e dibattiti, in zone dove nessuno ha mai visto un’immagine proiettata, per chiarire come e perchè si trasmette l’AIDS, e in che modo ci si può difendere.
|16.00 Ring (55’) di Giotto Barbieri
Cornigliano, Genova, Italia. Oggi. Salvatore e Christian Costarelli, marmisti. Dopo otto ore di lavoro vanno in palestra ad allenarsi duramente, per fare la boxe. Perché lo fanno? Cosa sognano? Due piedi che saltellano, le scarpe che stringono le caviglie, il rumore ritmico e secco della corda che colpisce il legno del parquet.
|17.15 Il futuro - Comizi Infantili (67’) di Stefano Consiglio
Il film racconta attraverso una serie di interviste (un po’ à la maniére del Pasolini di “Comizi d’amore”) come i bambini vedono se stessi e le cose del mondo. Interrogandoli su dei temi quali: la famiglia, la scuola, la gioia, la religione, la paura, i soldi, il sesso, la guerra, diventare adulti… Sono bambini tra i dieci e i tredici anni - vale a dire di quell’età che non si sa bene come definire se della post-infanzia o della pre-adolescenza – di Roma, Napoli, Oppido Lucano, Catania, Palermo, Pescara, Ravenna, Parma e Torino.
|18.30 Pasolini Prossimo Nostro (60’) di Giuseppe Bertolucci
fuori concorso Giugno 1975. Dal set del suo ultimo film "Salò o le 120 giornate di Sodoma", Pier Paolo Pasolini rilascia un'intervista che si trasforma in un attacco alla società. Questo accade nel periodo in cui la sua opera suscitava massimo scalpore. Pochi mesi dopo Pasolini morì tragicamente assassinato a Ostia. Un Pier Paolo Pasolini rassegnato e spento. Uno sguardo al di là della cinepresa verso un mondo confuso dalle ideologie e distrutto dalla speranza, meccanismo perverso per nascondere il peso insopportabile della realtà, tramutando il sentire comune in un'attesa estenuante e senza vie d'uscita.
| 21.00 Premiazione Il Nostro Tempo è Ora
Omaggio ad Antonioni Fotoromanza (4’), Sicilia (9’) Noto, Mandorli, Vulcano, Stromboli, Carnevale (11’)
Lectio Magistralis dedicata ad Antonioni tenuta da Gualtiero De Santi
Il silenzio assordante di Michelangelo (17’12”) a cura dl “Laboratorio Audiovisivo” della Fondazione Libero Bizzarri
Proiezione del doc vincitore Il Nostro Tempo è Ora
Al termine delle proiezioni delle opere in concorso analisi e riflessioni con gli autori a cura del Gruppo Giovani della Fondazione Libero Bizzarri (Umberto Croci, Cristina Fabiani, Stefano Giammarini, Gabriele Marcozzi, Marco Paoletti, Lorenzo Rossi, Francesca Romana Vagnoni, Valentina Vignoli)
[domenica 23 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
|10.00 Italia Doc in concorso L’altra voce della musica (73’) di Helmut Failoni, Francesco Merini
Il film documenta i viaggi che Claudio Abbado ha compiuto nel 2005 e nel 2006 Venezuela e Cuba. In questi due anni Abbado ha passato molti mesi soprattutto in Venezuela, un paese dove più di un terzo della popolazione vive sotto alla soglia della povertà. Ciò nonostante 240mila giovani sono stati salvati dalla strada, dalla violenza, dalla droga, attraverso la musica grazie al Sistema Orchestrale ideato 30 anni fa da José Antonio Abreu. Un sistema che conta oggi 100 orchestre giovanili e 90 orchestre infantili.
|15.30 Italia Doc in concorso Ritorni (52’) di Giovanna Taviani
Se la conoscenza degli altri ci turba, significa che siamo turbati dalla conoscenza di noi stessi (Adonis) Tutti gli anni, in estate, sul molo di Trapani, ad un braccio di mare dall’Africa, centinaia di maghrebini giunti da tutte le parti d’Italia e d’Europa, in fila sotto il sole d’agosto s’imbarcano sulla nave diretta a Tunisi per trascorrere le vacanze con le famiglie d’origine. Sono quelli che ce l’hanno fatta e che ogni anno tornano a casa per raccontare il loro “sogno” europeo.
|fuori concorso Back to Sarajevo (52’) di Alan Knight
La storia di Sarajevo oggi, dieci anni dopo la guerra in Bosnia. Il risultato è un ritratto lirico ed intenso, uno studio su questa città unica al monto, una riflessione sulla guerra e sulla ricostruzione attraverso gli occhi di quelli che hanno uno stretto, profondo, legame con la città.
|17.30 Cinema della realtà Le ferie di Licu (93’) di Vittorio Moroni
Nato in Bangladesh ma abitante ormai da sei anni a Roma, Licu, da poco non è più clandestino e per vivere lavora 12 ore al giorno facendo due lavori. Nonostante tutte le difficoltà il ragazzo sembra ormai molto integrato, quando, riceve dalla madre la foto di una ragazza di diciotto anni; si chiama Fancy ed è la sposa che la sua famiglia ha scelto per lui. Licu ottiene solo quattro settimane di ferie non pagate per andare in Bangladesh e organizzare il matrimonio con una persona che non conosce. Ma al suo arrivo i negoziati tra le famiglie dei promessi sposi si complicano. Il Bangladesh è sommerso dall’alluvione più imponente degli ultimi cinquant’anni.
|19.00 De Oliveira al Bizzarri di Massimo Consorti, Umberto Croci
Videoinstallazione
|20.30 INTERCULTURA
Cinema della realtà Conversazione a Porto. Manoel De Oliveira e Agustina Bessa - Luís. Dicembre 2005 (80’) di Daniele Segre
Il documentario è stato prodotto dalla Fondazione Libero Bizzarri, diretto da Daniele Segre e patrocinato dall’ Istituto Camões di Lisbona e dall’Ambasciata del Portogallo in Italia. E’ un documento storico narrato dalla viva voce di due tra i maggiori protagonisti e talenti del cinema e della letteratura portoghese contemporaneo: il regista Manoel de Oliveira e la scrittrice Agustina Bessa-Luís. Un dialogo “attivo” nel quale i due amici, complici, compagni di lavoro, affini nel gusto e nel sentire, descrivono il secolo appena concluso cogliendone il sentimento dell’ambiguità e l’emergere della soggettività del femminile, con appunti sulla cronaca, l'autenticità, la potenza dell'immagine, la differenza tra il documentario e la finzione, la storia, l'arte, la musica, l'immagine i ricordi, le memorie, ed infine la vita.
| Emergency Soran non aver paura ( 18’ )
fuori concorso Girato a più riprese (e a più mani) a Sulaimaniya tra il ‘96 e il ‘97 Le immagini, girate nell’ospedale di Sulaimaniya, documentano la situazione delle vittime delle mine antiuomo nel Kurdistan iracheno. La struttura, costruita per iniziativa di Emergency, è diventata per qualche tempo la nuova casa di Soran, Fellah, Farad e di decine di altri bambini che, dopo l’intervento chirurgico e la riabilitazione, tornano a vivere con l’aiuto di un arto artificiale. E perfino a sorridere e giocare a pallone, come si vede nella seconda parte del film
Giornata internazionale del documentario in collegamento audio/video dal Senegal (Dakar, presso la sede della ONG Image & Vie)
Africa: la famiglia rurale in pericolo (12’) di Moussa Seidy
Gnun dem. On marche ensamble (15’) di Tiziana Manfredi,
Giuditta Nelli
Di colore vagabondo (18’) di Marco Cruciali
Demain? (16’) di Mamadou Ndiaye
a cura di Vincenzo Maria Oreggia
Giornata internazionale del documentario in collegamento audio/video Cina, India,
Stati Uniti
a seguire fuori concorso Pane amaro (104’) di Giancarlo Norelli
Fra il 1880 e la Seconda Guerra Mondiale più di cinque milioni di italiani emigrano negli Stati Uniti. “Molti americani la consideravano un’invasione da parte di un popolo moralmente e geneticamente inferiore”, “Venivano addirittura considerati un popolo di mezzo: né bianchi né neri, privati dei diritti dei primi ma soggetti alle discriminazioni e agli abusi dei secondi. Un semplice sospetto o una spiata portavano spesso non ad un processo e al carcere, ma alla giustizia sommaria del linciaggio. Il razzismo anti-italiano si diffonde a macchia d’olio. Gli opinionisti americani dipingono gli italiani come un’orda subumana e incontrollabile.”
[lunedì 24 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
|9.30
Italia Doc in concorso Pirrera (48’) di Piero Messina
“Pirrera” in siciliano vuol dire miniera. Tramite i ricordi degli ultimi ex minatori
la storia delle miniere di zolfo in Sicilia. Il contrasto tra la violenza dei racconti
e la nostalgia di chi racconta.
|10.30
Italia Doc in concorso L’ultima cena (52’) di Marco Tagliabue
Dentro il tunnel dell'anoressia. Il calvario di tante adolescenti, divorate dall’ossessione di pubbicità e moda. Una sindrome depressiva che colpisce soprattutto le donne: il rifiuto del cibo sino all'annientamento del proprio fisico. I disturbi alimentari sono malattie figlie delle contraddizioni della società dell'opulenza: sfilate di moda con modelle magrissime, pubblicità televisive martellanti di prodotti alimentari, esasperazione del successo del fisico filiforme. Patologie palesi nella forma ma misteriose nelle cause.
|11.30
Cinema della realtà Come l’ombra (90’) di Marina Spada
Tutto intorno a Claudia è solitudine, anche una città come Milano viene ripresa come una città quasi deserta. E' solo l'arrivo di Olga a riscuoterla a farla finalmente urlare, ubriacare ma soprattutto a farle decidere di prendere in mano la sua vita, a venire il presente senza attese. Olga è vitale, giovane, bella ma non chiassosa. Entra nella vita di Claudia delicatamente, dolcemente. "Come l’Ombra" ha 200 inquadrature, quando un film medio ne ha mille, ci sono 15 pagine di dialogo per 87 minuti quando in media ce ne sono 70.
|15.00
Italia Doc in concorso Taccone (32’) di Cesar Meneghetti, Elisabetta Pandimiglio
Ripercorrendo con passione le sue fughe in salita, Taccone, noto campione italiano italiano di ciclismo, svela con dolorosa rabbia le pieghe nascoste del più popolare sport italiano degli anni ’60. Soprannominato “Camoscio d’Abruzzo”, nel 1961 vince quattro tappe di fila al Giro d’Italia, raggiungendo rapidamente una popolarità straordinaria che lo riscatta dalla miseria a cui sembrava destinato.
Italia Doc in concorso The time of her life (42’) di Benedetto Parisi
Il coraggio e la straordinaria vitalità dell'amore materno, capace di regalare anni di vita normale ad una figlia disabile che i medici avevano ritenuto già spacciata dalla nascita. Una peculiarità che è completamente femminile, come è femminile la capacità di fare l'impossibile per i figli, anteponendo le loro esigenze a tutto il resto.
Italia Doc in concorso Centravanti nato (81’) di Gian Claudio Guiducci
Carlo Petrini, noto calciatore degli anni settanta e autore dello scomodo successo editoriale “Nel Fango del Dio Pallone”, ripercorre la sua carriera e le sue drammatiche vicende personali svelando ciò che nel calcio “si fa ma non si deve dire”. Doping, calcio scommesse, processi buonisti cambiano i tempi ma non i vizi del pianeta calcio.
|18.00
Cinema della realtà L’uomo di vetro (97’) di Stefano Incerti
L'Uomo di vetro è tratto dal libro omonimo di Salvatore Parlagreco (Ed. Bompiani) e si ispira alla storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia che decise di rompere il muro di omertà che impediva alla magistratura di penetrare il sistema mafioso. Vitale pagò questa scelta con il carcere, il manicomio giudiziario e poi con la vita, dato che la mafia, una volta tornato in libertà non esitò ad assassinarlo. Ma questo, spiega il regista Stefano Incerti, è anche un film sulla libertà di coscienza, sulla forza di andare contro tutti per affermare la propria libertà anche contro le proprie radici e gli affetti: è la lotta di un non-eroe, in parte vittima e in parte colpevole. Isolato dagli amici, dopo dodici anni vissuti tra il carcere e il manicomio giudiziario, sottoposto a numerosi elettroshock per dimostrare la sua follia, Leonardo Vitale fu ucciso nel 1984 dopo pochi mesi dalla sua scarcerazione.
|21.00 DIRITTO ALLA LEGALITÀ, ALLA PARITA’, AL LAVORO ….
Italia Doc in concorso Un’ altra storia (59’) di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini
Sicilia, 2006. Inizia lo scontro elettorale per la Presidenza della Regione. In campo Rita Borsellino, sorella di Paolo, il giudice assassinato dalla mafia nel 1992 - donna impegnata nell'Antimafia pragmatica e militante - e Totò Cuffaro, governatore uscente, indagato per favoreggiamento aggravato a “Cosa nostra”.
intervengono Rita Borsellino, Laura Schimmenti, Gioia Longo
fuori concorso Le famiglie arcobaleno (22’) di Lucia Stano, Nadia Dalle Vedove
Il ritmo, gli impegni, le tensioni e le piccole esaltazioni quotidiane di alcune famiglie italiane. I genitori della neo-nata Associazione Genitori Omosessuali “Famiglie Arcobaleno” raccontano le loro giornate e le forti motivazioni che le hanno spinte a organizzarsi e a fondare l’associazione. Un documentario che smonta l’idea che le famiglie omosessuali siano poche, isolate e radicalmente problematiche. La famiglia è famiglia. intervengono Nadia Dalle Vedove, Alessandro Grisolini, Lucia Stano, Bernard Vandal
a seguire fuori concorso Qu’ils soient heureux jusqu’à la fin des temps (70’) di Alessandro Grisolini, Benard Vandal
a seguire fuori concorso Vogliamo anche le rose (60’) di Alina Marazzi
Attraverso un percorso quasi archeologico, la regista scava negli archivi, nella memoria collettiva, nei ricordi individuali, nelle lotte condivise, nei tormenti solitari delle donne nei cui destini solitudine e partecipazione collettiva sono le facce di una stessa medaglia: il desiderio di liberarsi da limitanti condizionamenti. Alina Marazzi cuce diversi materiali, che combina in modo ritmato: filmati privati in super 8, film sperimentali, testi scritti, testimonianze, materiali di animazione, fotoromanzi, riviste e foto d'epoca.
[martedì 25 settembre] [Teatro delle Energie - Grottammare]
|15.30 Il lato sbagliato del ponte (60’) di Giorgio Carella, Paolo Cognetti
Italia Doc in concorso Shelley Jackson, Jonathan Lethem, Rick Moody, Colson Whitehead. Quattro scrittori raccontano se stessi attraversando Brooklyn: due milioni di abitanti, oltre cento minoranze etniche, e la varietà si vede, si sente, si annusa girando per le strade. Brooklyn è proprio questo: vita di strada, e i quattro protagonisti mischiano i generi quanto la loro città mischia razze e culture.
Italia Doc in concorso L’ultima Treves (45’) di Marcello Sannino
La vicenda della libreria internazionale Treves di Napoli ed il lungo cammino di protesta, iniziato nel 2004, che ne ha scongiurato alla fine un’ingloriosa chiusura.Le testimonianze e le quotidiane azioni di sostegno di tantissime persone unite e costrette, per l’ennesima volta, a scendere in piazza per difendere la propria civiltà.
Italia Doc in concorso Giorni in prova (76’) di Daria Menozzi
A Sassuolo, il più importante distretto industriale per la produzione di ceramica nel mondo, è nato e vive Emilio Rentocchini, uno dei maggiori poeti italiani contemporanei. Sassuolo – icona di tutto ciò che poesia non è, perché qui, tra enormi capannoni, silos, lunghissimi tir sembra difficile “non farsi inghiottire dalla piastrella” – è il centro della sua originale ricerca sul linguaggio. Rentocchini infatti scrive ottave in dialetto che poi lui stesso traduce in italiano.
|21.00 DOC LETTERARIO
Italia Doc in concorso Enzo Siciliano, lo scrittore e il suo guscio (49’) di Catherine McGilvray
Il film traccia un ritratto intimo di Enzo Siciliano nella sua casa di campagna al “Vertano” (Todi), circondato dalla famiglia: la moglie Flaminia, i figli Francesco e Bernardo, le nuore e le nipotine. La visita di un amico, Arnaldo Colasanti, suo principale collaboratore per la rivista "Nuovi Argomenti", è l'occasione per Siciliano di ripercorrere le tappe fondamentali della vita e del suo percorso di scrittore. Parla di libri, di quadri, di teatro; della genesi di alcune sue opere, quali "La Notte Matrigna" e "Vita di Pasolini", ma anche dello stato attuale della letteratura e della cultura in Italia.
Italia Doc in concorso Un giorno da leggere (10’) di Anna Di Francisca
Nella sua giornata qualsiasi il lettore legge oggetti, manifesti, giornali e perfino libri.
Si muove in un cerchio di segni che deve decifrare per dare loro un senso. Cerca il senso della sua vita quotidiana tra gli oggetti, le scritture e le immagini che incontra o di cui va in caccia. Questa storia racconta del giorno di un lettore e delle parole e degli oggetti e dei corpi che sono intorno a lui. La sua vita dipende da come riesce a leggere le loro orme e a dare loro un senso.
Italia Doc in concorso Invenzione di Don Chisciotte (5’) di Massimiliano Pacifico
Mimmo Paladino dà colore e forma ai visionari e malinconici versi di Edoardo Sanguineti dedicati all’eterno eroe Don Chisciotte, interpretati dalla voce di Toni Servillo.
… questo è Don Chisciotte
io apro il tempo che viene, come una porta o una finestra…
o come una qualunque cosa chiusa
… Don Chisciotte
canta le sue canzoni di fronte a tutti i luoghi della terra:
ho poco da dire, nulla anzi, nulla da dire…
intervengono i poeti Enrica Loggi, Eugenio De Signoribus, Mario Ulissi
gli scrittori Lucilio Santoni, Vincenzo Maria Oreggia
i registi Catherine McGilvray, Daria Menozzi, Giorgio Carella, Paolo Cognetti, Edelweiss Cinaglia, Anna Di Francisca, Massimiliano Pacifico, Marcello Sannino
letture Piergiorgio Cinì
moderatore Gualtiero De Santi
fuori concorso Connubio (40’) di Edelweiss Cinaglia
Ritratto (i) di Mario Ulissi, poeta e pittore.
[mercoledì 26 settembre] [Auditorium SBT]
Media ed Educazione
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione “Media e Educazione”
11.00 Dal prodotto al processo
Una riflessione critica sull’esperienza dell’ audiovisivo nella didattica
a cura di Gualtiero De Santi, Stefano Gambelli, Angela Gregorini
[Teatro delle Energie - Grottammare]
|16.00
Italia Doc in concorso Il lato grottesco della vita (75’) di Federica Di Giacomo
Il film prende spunto dal rapporto con il turismo in una realtà socio-economica come quella dei Sassi di Matera. I protagonisti lavorano come guide turistiche abusive, ogni giorno percorrono le strade parlando a gruppi di persone ed inventando nuove storie sulla città, come profeti inascoltati in un presepe vuoto.
Soprattutto, passano le giornate a inventarsi modi per scrollare i propri concittadini dal torpore provinciale ed affermare le proprie strampalate ambizioni politiche ed artistiche. Il comune denominatore è una creatività folle che rende le loro vicende astratte e surreali.
|17.30 CHI È IL MATTO?
Cinema della realtà La seconda ombra (100’) di Silvano Agosti
Il film è dedicato a Franco Basaglia e nasce dalla convinzione del regista che nel nostro paese la figura di Basaglia sia stata una delle più importanti degli ultimi cinquant'anni. Pochi come lui hanno tentato di liberare il maggior numero di persone inutilmente e crudelmente recluse all’interno dei manicomi. Si trattava di 150.000 persone che venivano letteralmente segregate all'interno dei 144 manicomi, spesso per ragioni completamente estranee alla psichiatria quasi sempre per giustificare sovvenzioni pubbliche. L'opera di Basaglia sfocia nella legge 180 che mette fuori legge i manicomi.
a seguire Incontro con Silvano Agosti
|21.00 CHI È IL MATTO?
Italia Doc in concorso Dall’altra parte del cancello (73’) di Alberto Puliafito
Chi è il matto? Questa la domanda centrale cui il documentario “Dall’altra parte del cancello” tenta di rispondere. Le immagini girate negli ex manicomi di Volterra, Siena, Firenze, Cogoleto, Quarto, le testimonianze di pazienti, infermieri e operatori, gli interventi di alcuni artisti, le interviste a Alda Merini e Ascanio Celestini dimostrano che la distanza fra sanità e follia è un mero concetto teorico. Il viaggio di Simone Cristicchi in un “mondo altro”, spesso rimosso, che ripercorre la storia dell’istituzione manicomiale dalla legge Giolitti del 1904 alla “Basaglia” alla realtà odierna.
intervengono Silvano Agosti, Simone Cristicchi, Alberto Puliafito
a seguire Matti da slegare (135’) di Silvano Agosti, Marco Bellocchio, Sandro Petraglia, Stefano Rulli
Lo psichiatra Franco Basaglia indicò un obiettivo determinato da perseguire nella cura delle malattie mentali e del disadattamento: svuotare lentamente i manicomi, da lui considerati i ghetti dell'emarginazione ed evitare nuovi ricoveri con un lavoro di prevenzione nei quartieri, nelle fabbriche, nelle scuole. Per documentare questa tesi, il film penetra all'interno dell'ospedale psichiatrico di Colorno (Parma) oppure segue all'esterno alcuni dei ricoverati dimessi e impegnati, grazie alle esperienze delle amministrazioni interessate, in fabbriche in fattorie e così via. In alcuni casi le dichiarazioni degli intervistati sono discusse tra loro stessi e tra persone chiamate in causa, come un anziano sacerdote. Il tutto finisce con una delle feste da ballo organizzate nell'istituto di Colorno.
[giovedì 27 settembre] [Auditorium SBT]
Media ed Educazione
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione
“Media ed Educazione”
11.00 Dal prodotto al processo
Una riflessione critica sull’esperienza dell’ audiovisivo nella didattica
a cura di Gualtiero De Santi, Stefano Gambelli, Angela Gregorini
[Teatro delle Energie - Grottammare]
|16.00
Italia Doc in concorso La vita come viaggio aziendale (82’) di Paolo Muran
Silvano Bignozzi e Lino Toselli sono viaggiatori molto particolari. I due venditori, originari della zona di Bologna, hanno lavorato per la stessa ditta per 30 anni, vendendo grappa, spumante e camomilla ai bar e ristoranti della zona. Nonostante le loro differenti tecniche di vendita,sono entrambi molto bravi nel loro lavoro. Così bravi da aver vinto 25 viaggi premio negli angoli più esotici del pianeta.
|17.30
Omaggio ad Antonioni Caro Antonioni (52’) di Carlo Massironi
Omaggio a Toto’ Lei non sa chi è Totò (52’) di Massimo Ferrari, Katia Ippaso
|21.00 SERATA CINEMA
Omaggio a Toto’ La terra vista dalla luna (31’) di Pier Paolo Pasolini
Lectio Magistralis dedicata a Totò tenuta da Renato Nicolini
Omaggio a Chaplin Unknown Chaplin – (1986, 52’, 1° parte) di Kevin Brownlow e David Gill
Omaggio a Bergman Il volto di Karin (14’) di Ingmar Bergman
Il volto di Karin è un cortometraggio realizzato dal regista svedese nel 1984. È una sequenza di foto dei componenti della famiglia di Bergman su una semplice colonna musicale senza parlato.
Omaggio a Chaplin Unknown Chaplin (1986, 104’, 2° e 3°parte) di Kevin Brownlow e David Gill
[venerdì 28 settembre] [Auditorium - SBT]
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione Premio Speciale 2007 “Educazione alla legalità, ai diritti umani e alla pace” con il Patrocinio dell’Unicef
interviene Stefano Mencherini
|Corso di formazione - 1° Modulo " Culture della visualità"
intervengono Angela Gregorini, Stefano Gambelli, Enrico Foglia, Carla Zanetti (Assessore all'Istruzione della provincia di Lecco ), Patrizia Cattaneo (referente per il Centro Multimedia della Provincia di Lecco ), Mariella Spinosi
11.30 Progetto Video C.I.S.C.A.S.E. (Comitato Italiano per la Solidarietà e la Cooperazione con il Sud Est dell’Anatolia) (20’) di Matteo Pasi, Marcello Dapporto
a seguire All the invisibile children film collettivo realizzato con il Patrocinio dell’Unicef
[Teatro delle Energie - Grottammare]
16.00 Mare nostrum (50’) di Stefano Mencherini
Un viaggio in presa diretta nell’Italia dei diritti negati agli stranieri. Il fenomeno immigrazione affrontato come problema di ordine pubblico. L’indifferenza per le migliaia di profughi morti in mare. Dalle Guantanamo nostrane per gli indesiderati, fino alla filosofia della guerra preventiva al terrorismo, che in questo caso sembra adattata e rivolta all’immigrazione clandestina. Attraverso le denunce dei migranti, si mette in luce l’incostituzionalità e l’inefficacia della legge Bossi-Fini-Mantovano. Si mostra l’affondamento della “Kater I Rades” (Brindisi, 1997: 108 morti albanesi). Poi si documenta il tentativo di bloccare gli sbarchi con i primi respingimenti a colpi di kalashnikov, insieme all’opportunismo e all’ipocrisia di gran parte della politica in tema di immigrazione. Per la prima volta si mostrano le fosse comuni riservate ai senzanome di tanti naufragi. Gli abusi e le gravissime violenze denunciate nel più grande Centro di permanenza temporanea italiano “Fondazione Regina Pacis” a San Foca: l’unico gestito dalla Chiesa, che oggi vede sotto processo il direttore-sacerdote, sei collaboratori, dieci carabinieri e due medici.
|17.00 Forum
Servizio pubblico radiotelevisivo: la realtà negata
Si vuol lanciare una sfida perché i programmi d’inchiesta e di documentazione della realtà, nel proliferare di format e prodotti tutto sommato mediocri, incontrino uno spazio adeguato su tutte le reti della radiotelevisione di Stato.
intervengono Padre Alex Zanotelli, Emilia Costantini, Riccardo Iacona, Roberto Natale, Roberta Ronconi, Roberto Levi, Antonio Dipollina,Cristina Piccino, presiede Gabriella Gallozzi
|21.00
Italia Doc in concorso Occhio sensibile (32’) di Liliana Ginanneschi
Il documentario racconta il lavoro del noto fotografo Francesco Zizola, l’unico italiano insignito del premio internazionale Foto dell’Anno al World Press Photo, ed è stato girato in buona parte nel sud dell’Africa, in un piccolo paese chiamato Lesotho, un paese popolato ormai da orfani, in conseguenza di una drammatica pandemia di Aids.
Forum
a seguire Laboratorio Rai di documentari e inchieste: la possibile scommessa del servizio pubblico
intervengono Guido Chiesa, Giuseppe Gaudino, Fabrizio Lazzaretti, Stefano Mencherini, Giovanni Piperno, Isabella Sandri, presiede Gualtiero De Santi
a seguire Afghanistan: effetti collaterali? (60’) di Fabrizio Lazzaretti e Alberto Vendemmiati
Le attività di Emergency in Afganistan dal settembre al dicembre del 2001: dalla normale emergenza della vita quotidiana nel Panshir al viaggio del team di Emergency verso Kabul per portare aiuto alle vittime della nuova guerra all’Afganistan.
a seguire Proiezione inchieste di Milena Gabanelli e Riccardo Iacona
[sabato 29 settembre] [Auditorium]
Media ed Educazione
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Proiezione opere in concorso presentate dalle scuole per la sezione
“Media ed Educazione”
Corso di formazione - 2° Modulo " Culture della visualità" Uso della multimedialità nella pratica educativa
intervengono Angela Gregorini, Stefano Gambelli, Italo Tannoni, Enrico Foglia, Carla Zanetti (Assessore all'Istruzione della Provincia di Lecco ), Patrizia Cattaneo (referente per il Centro Multimedia della Provincia di Lecco ), Mariella Spinosi
|12.00 G.Eiffel, la scienza sfida il vento di Massimo Bozzo, Massimo Clementi, Claudio Speranza
[Teatro delle Energie]
|15.00
Cinema della realtà Il vento fa il suo giro (110’) di Giorgio Diritti
"E l'aura fai son vir" - questo il titolo occitano del film - si riferisce al detto che vuole il vento una metafora di tutte le cose, un movimento circolare in cui tutto torna, come rappresentato nel film dalla figura di uno del villaggio che corre nei prati simulando il gesto del volo. Questa pellicola, senza scomodare miti e profeti, ha la forza di un trattato antropologico, ma senza perdersi nella retorica dei buoni sentimenti, sottolineando piuttosto come la vita si componga di sensazioni contrastanti e sgradevoli, in un cinismo che contagia, ma rende liberi da pregiudizi e ipocrisie.
|17.00
Cinema della realtà Rosso Malpelo (100’) di Pasquale Scimeca
Il ragazzino è rosso di faccia e di capelli, tanto che tutti lo chiamano Rosso Malpelo. È così povero che il padre se lo porta a lavorare in miniera: poi un giorno muore schiacciato sotto una frana nella galleria e Malpelo rimane solo. Sua madre si risposa, la sorella se ne va col fidanzato, la sua casa viene chiusa. Il ragazzino rimane così a lavorare nei cunicoli sotto terra, insieme a tanti altri bambini. Inizia così la storia di “Rosso Malpelo”, il nuovo film di Pasquale Scimeca ispirato alla celebre novella di Giovanni Verga. Girato in Sicilia, in provincia di Enna, proprio nei luoghi dove c'era il più grande bacino europeo per l'estrazione dello zolfo, il lungometraggio affronta il tema dello sfruttamento del lavoro minorile, che ancora oggi riguarda nel mondo 218 milioni di bambini. E di questi, circa un milione trascorre l’infanzia in miniera.
Al film è legato il progetto “Cento scuole adottano mille bambini”, elaborato dall’organizzazione “Movimento laici America Latina”, cui partecipano anche la Cgil, l’Associazione Libera, l’Arci e l’Agis Scuola. Si stanno infatti via via realizzando le proiezioni del film in cento istituti scolastici italiani: il ricavato dei biglietti andrà a costituire un fondo presso la Banca Etica che servirà ad adottare i ragazzini di due comuni boliviani, Atocha e Cotagaita, nella regione mineraria del Potosì, dove ancora molti minori lavorano nelle gallerie. L’obiettivo è di arrivare almeno a 500.000 euro, una cifra sufficiente a garantire per tre anni a 1.000 bambini un pasto completo al giorno, la scolarizzazione e l’acquisto di materiale didattico, oltre a progetti specifici per la depurazione delle acque, l'assistenza sanitaria e l’imprenditoria femminile. Alla realizzazione di questo obiettivo Scimeca aggiungerà sia gli incassi derivanti dalle sale cinematografiche, nelle quali il film sbarcherà in questi giorni, sia quelli dei diritti televisivi.
|20.00 Serata finale
Clausura (35’) di Sergio Zavoli
Esattamente cinquant’anni fa, nel 1957, Sergio Zavoli realizzava per la RAI una delle sue più belle inchieste, dedicata alle suore di clausura. In cui si notava chiaramente il suo smarrimento di intellettuale “granitico”, dinanzi al ripresentarsi d’un tipo di testimonianza cristiana diverso da quello più diffuso, e basato sul silenzio, la meditazione, il dono completo di sé stessi a Dio nella solitudine dei conventi. Una scelta, questa della clausura, ancor più estrema di quella fatta da tante figure della Chiesa che, dagli eremiti della Majella agli anacoreti del deserto egiziano, hanno preferito stare nel mondo vivendo fuori dal mondo.
E che merita grande rispetto, al di là delle legittime riserve sui pericoli, anche, insiti in tale scelta: quale, anzitutto, la tentazione della “splendid isolation” in un mondo perfetto ma autoreferenziale, quasi un “ghetto dorato” incapace di combattere per cambiare il mondo vero.
a seguire Consegna Premio alla Carriera per il giornalismo televisivo a Sergio Zavoli
|Videosaluto di Florestano Vancini, Premio alla Carriera per il documentario italiano a cura di Claudio Speranza
Doc Vancini Vento dell’Adriatico (10’), Delta Padano (20’), Uomini soli (16’)
a seguire Omaggio a Ferreri (40’) di Francesca Formisano interviene Francesca Formisano
| Premio “Una vita per il Cinema” a Fernando Birri Doc Birri Tire dié (1960, 33’)
| Premio “Una vita per il Cinema” a Luigi Di Gianni
Omaggio a L. Di Gianni La malattia dell’arcobaleno. Appunti sul cinema di Luigi Di Gianni (46’) di Simone Del Grosso
La malattia dell’arcobaleno è l’immagine che sintetizza, senza risolverli, i poli d’attrazione della poetica di Di Gianni. Da un lato l’attaccamento alle radici del Sud delle tradizioni e della magia contadina, con tutto il carico di rimosso individuale e collettivo che esse convogliano, dall’altro la necessità di una ricerca ancestrale, fuori dal corpo e dal tempo, verso una trascendenza troppo spesso negata ed ostacolata dalle storture del reale. In tale ottica, la realtà è lo spazio entro cui far implodere questo insieme di aspirazioni segrete e sommesse, in uno sguardo in cui ogni emozione è, come nelle credenze popolari, contemporaneamente azione e visione, ogni sentimento è materiale e spirituale, ogni gesto fisico e trascendentale.
Il documentario è un road movie tra le locations di alcune opere fondamentali di Di Gianni. La Lucania, terra d’origine del regista da parte paterna, rappresenta lo scenario privilegiato, quel “paesaggio dell’anima” che si offre come sfondo delle sue opere più sentite. Il tempo, in un film nella memoria, può riavvolgersi o proiettarsi in avanti, e la narrazione sospendersi per cedere il quadro al “reperto d’arte”, ai frammenti delle opere del maestro. La giostra gira e conduce oltre i confini della Nazione stessa, fino ad una “deriva” bella e inattesa, che tuttavia non manca di far riflettere su di un certo modo di essere del nostro Paese.
| Premio per la trasmissione televisiva a Giovanni Floris per Ballaro’
| Premio per la trasmissione televisiva a Donatella Bianchi e Massimo Clementi per Linea blu
| Premio per la trasmissione radiofonica a Stefano Della Casa per Hollywood Party
| Premiazione Concorsi Italia Doc e Città, Architetture, Territori “Made in Italy & Italy in Made”
a seguire Giorgio De Chirico - I Grandi Archeologi (13’) di Giovanni Lani
Doc Birri ZA 05. Lo viejo y lo nuevo (2006, 77’)
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