Come in qualsiasi crisi di natura finanziaria, c’è sempre una parte colpita e dal lato opposto una parte che ne trae giovamento. In quest’ultima crisi tutta americana dei mutui subprime, gli Stati Uniti hanno mostrato il loro fianco più vulnerabile, risultando finanziariamente sotto scacco a causa di una cattiva valutazione del rischio del credito. Se è vero che la crisi dal febbraio ad oggi è costata 200 miliardi di dollari, è ancor più vero che questa liquidità va raggranellata, specie nei mercati stranieri in giro per il mondo.
La finanza abbraccia trasversalmente diversi altri settori economici, tra questi spiccano l’immobiliare e il credito al consumo che vivono di liquidità e credito.
La crisi si ripercuoterà a breve anche in questi due settori.
Per il primo in particolare si prospettano rosee prospettive per noi europei. L’Europa, infatti, sebbene colpita indirettamente dalla crisi americana, ha attutito molto bene lo shock ed anzi può attualmente godere di un insieme di fattori positivi quali appunto la necessità di liquidità negli States e il cambio favorevole dollaro/euro che le danno un bel vantaggio competitivo.
In momenti come questo sarebbe il caso di investire nel Real Estate Market americano. Sebbene i prezzi non siano proprio alla portata di tutti, ville di lusso in Florida, appartamenti di prestigio a Miami o loft a Fort Lauderdale o Jacksonville potrebbero rivelarsi nel breve periodo una valida alternativa a fondi od obbligazioni che abbiamo visto essere esposti a vulnerabilità tanto quanto altri strumenti finanziari. Agenzie immobiliari specializzate del posto potrebbero aiutarti a sbrigare le pratiche burocratiche. Preferite essere esposti a crack finanziari o un bel tuffo in piscina in una di queste magnifiche ville?
lunedì, ottobre 01, 2007
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