venerdì, dicembre 14, 2007

Un nuovo fondo contro la crisi dei mutui subprime

La tempesta sembra essere passata. Nei giorni scorsi le più grandi e importanti banche americane: Bank of America, Citigroup e JP Morgan hanno deciso di aprire un nuovo fondo chiamato SuperSiv (Special Investment Vehicle) per combattere la crisi dei mutui subprime limitandone i danni. Già dallo scorso ottobre queste banche discutevano del progetto SuperSiv incoraggiati dall’attuale Ministro del Tesoro Paulson. I due mesi di difficili negoziazioni hanno portato al raggiungimento di un accordo. Il traguardo è stato fissato tra i 75 e i 100 miliardi di dollari e tutta l’operazione sarà coordinata dal management della compagnia americana BlackRock.

Tale fondo si pone sulla carta l’obiettivo di frenare nel più breve tempo possibile l’impatto della crisi dei mutui subprime sull’economia americana. Alcuni mercati interni stanno già presentando i primi segni di rallentamento in seguito allo shock.

Gli operatori di Wall Street non sono credono molto a questa operazione. Fin da subito hanno infatti sostenuto che dietro le finalità sociali si nasconde il timore da parte delle tre banche di disfarsi del proprio patrimonio immobiliare per un valore stimato intorno ai 300 miliardi di dollari.

Tra i mercati più anomali segnaliamo quello real estate. A giudicare dall’andamento dei prezzi delle case, appartamenti e ville sui principali portali americani del settore, possiamo sostenere che quest’ultimo ha accusato in minima parte della crisi dei mutui. La compensazione secondo alcuni studiosi, deriva dal cambio favorevole euro/dollaro che ha portato numerosi investitori sia privati che istituzionali a credere nel mattone d’oltreoceano. Le agenzie immobiliari della Florida hanno addirittura visto crescere il proprio business nell’ultimo periodo e potrebbero trainare anche gli altri mercati meno forti. Ad ogni modo la banche dovrebbero lavorare molto alacremente per arginare la recessione che si preannuncia nei prossimi mesi. Il problema sarebbe ancora più grande se si pensa alla concomitanza del fenomeno con le prossime elezioni presidenziali.

L’acquisto di appartamenti e ville di lusso in Florida da parte di investitori stranieri potrebbe indicare l’inizio della ripresa post-shock.

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