Pianta perenne sempreverde, di altezza dai 50 cm. a 1,20 m. a seconda della specie, con foglie lunghe e strette verde-grigio; i fiori di piccole dimensioni, riuniti in grappoli e di colore bluastro con la corolla color purpureo-violaceo, emanano un profumo molto forte e gradevole. Il frutto è una noce marrone e lucida. Questa pianta è usata per siepi e bordure essendo molto ornamentale, nonché per tener lontani molti insetti e per profumare gli ambienti se raccolta ed essiccata.
Fiorisce in primavera ed estate, è originaria delle zone mediterranee europee, cresce molto bene in terreni aridi e sassosi.
Va esposta ai raggi diretti del sole o alla mezz'ombra, è una pianta da esterni e resiste alle alte e alle basse temperature però può temere le gelate.
Poiché è adatta a climi mediterranei e soleggiati non serve annaffiare spesso, è necessario solo nei periodi caldi e di siccità.
La riproduzione va fatta in estate per talea. I rametti che hanno radicato si piantano in primavera.
E’ meglio potare i rami sfioriti a fine inverno al fine di ottenere una nuova buona ramificazione.
Il termine Lavanda deriva dal latino lavare e si riferisce alle abitudini di greci e romani di profumare l'acqua delle abitazioni e delle terme proprio con l'estratto alcolico di questi fiori. Fin dal secolo XVI la lavanda ha avuto un ruolo in ambito orticolo, medicinale e profumiero.
La lavanda possiede proprietà aromatiche, purificanti ed antisettiche, per uso interno, è utile come coadiuvante nella cura dei disturbi dell'umore, ed è valida anche come antireumatico ed antinfiammatorio. L'olio essenziale viene utilizzato per trattare bruciature, punture e viene aggiunto al bagno per rilassare. Strofinato sulle tempie può contribuire ad alleviare il mal di testa.
Questa utili guida alla coltivazione della lavanda arriva dal sito del giardinaggio online, un sito che adesso vi aggiorna perfino sulle riviste di giardinaggio. Questo sito fa parte del network eFiori.com, specialisti dei fiori a domicilio in giornata.
giovedì, settembre 25, 2008
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