Sotto al gazebo di viale Ceccarini, il cuore turistico di Riccione, nell'aprile 2008 sono state affisse parole come "odio, predominio, dominazione, oppressione, invasione...". Si tratta di un'iniziativa degli organizzatori del 4° Convivio dei Popoli per la Pace e dello studio di comunicazione Handydandy di Rimini, pensata per prendere coscienza di un problema, la violenza, diventato ormai all'ordine del giorno. L'intento è far riflettere sulla questione, per spezzare questa spirale di odio, partendo dai piccoli gesti quotidiani.
Le parole scelte creano un messaggio chiaro ed efficace, facendo emergere in ciascun vocabolo il pronome “io”, per sottolineare come ciascun uomo, attraverso una semplice scelta, sia artefice e responsabile del bene o del male.
"Quando impareremo che la parola “io” è parte di un “noi” collettivo, e non un'entità contrapposta al resto del mondo, allora sarà possibile vedere le cose sotto una prospettiva diversa, non pensando più che quello che facciamo potrebbe avere delle conseguenze solo su noi stessi, ma anche su chi ci sta intorno".
martedì, marzo 24, 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento