lunedì, luglio 20, 2009

IMPRESAMIA.IT-PMI - Sicurezza: accordo tra Confapi e Federmanager


Galassi: fondamentale educare alla cultura della sicurezza, soprattutto nelle Pmi
Il tema della sicurezza, unito a quelli dell'etica e della responsabilità sociale, costituiscono le occasioni in cui il management deve sapersi porre come protagonista e garante. Lo ha detto Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager, commentando la firma dell'accordo con la Confapi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e responsabilità amministrativa delle imprese che riguarda tutte le Pmi italiane. Per Confapi, l'intesa è stata siglata dal presidente Paolo Galassi (nella foto), che ha commentato "sul tema della sicurezza non si scherza. In una Pmi addetti, dirigenti e imprenditore lavorano a strettissimo contatto e sono quindi tutti potenzialmente a rischio se operano in un ambiente che non rispetta gli standard di sicurezza imposti dalla legge. Per questo - ha affermato Galassi - è fondamentale educare alla cultura della sicurezza tutte le figure che operano nel contesto industriale". L'accordo Confapi-Federmanager prevede che, in attuazione delle disposizioni previste dal decreto legislativo numero 81/2008, sia "la Fondazione Idi (Istituto dirigenti italiani), supportata dal Fondo dirigenti Pmi (per quanto di propria competenza), l'ente bilaterale paritetico deputato a occuparsi di sicurezza". Altra importante novità è "l'istituzione del Fondo Sviluppo Sicurezza che, alimentato da risorse pubbliche e private, avrà il compito di finanziare ogni tipo di attività sulla materia, favorire momenti informativi sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, ma soprattutto di incoraggiare sinergie tra gli organismi paritetici di Confapi e Federmanager sui temi della sicurezza e dell'ottimizzazione dei processi aziendali". "L'intesa con Confapi - ha poi aggiunto il presidente di Federmanager non solo è coerente con tale visione ma è anche la prova che modelli di relazioni industriali moderni e coinvolgenti sono possibili se c'è la volontà politica di realizzarli". E "l'accordo di oggi va proprio in questa direzione: unire le forze per insegnare che non ci troviamo davanti a un costo aggiuntivo o a una perdita di tempo - ha concluso Galassi - ma a un investimento irrinunciabile per l'impresa"Presso la Fondazione Idi, spiegano le due organizzazioni, "saranno operativi il Comitato paritetico nazionale (che ha tra i suoi compiti l'elaborazione delle linee guida e il coordinamento delle risorse del fondo) e il Comitato tecnico scientifico che svolgerà compiti di validazione dei modelli organizzativi previsti dal D.lgs n. 231/01 in materia di responsabilità amministrativa delle imprese". In pratica quest'ultimo, su richiesta delle aziende, fornirà attestazione dell'adozione dei modelli di organizzazione e gestione e vigilerà sull'effettiva efficace attuazione di questi. "Nuove funzioni quindi", osservano Confapi e Federmanager, "che si aggiungono alla tradizionale attività della Fondazione, rivolta alla formazione dei dirigenti e dei quadri direttivi". Inoltre, l'ente bilaterale ha il compito di organizzare un servizio di assistenza tecnica, finalizzata alla realizzazione di una cinquantina di modelli organizzativi standard tarati sulle diverse tipologie di imprese di piccole e medie dimensioni operanti nei diversi comparti produttivi. Un lavoro che "coinvolgerà direttamente i vari territori e l'Inail", nei confronti del quale Federmanager e Confapi hanno sottoscritto "un avviso comune". Per questo sono state istituite cinque articolazioni regionali specifiche della Fondazione per le aree della Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Veneto, territori che vedono una significativa presenza di dirigenti del sistema Confapi.

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