martedì, agosto 04, 2009

IMPRESAMIA.IT-GOV - Terreni del demanio a giovani agricoltori


Zaia: favorire e incentivare l’accesso al mondo dell’agricoltura e al mercato fondiario
I volti dei tanti giovani che il ministro Luca Zaia ha incontrato in questi mesi di Governo, sono esposti al piano nobile del Ministero, testimonial del progetto "Terra e giovani". Si tratta di un progetto nato per avvicinare le nuove generazioni al mondo dell'agricoltura. "Per loro abbiamo pensato questo progetto, approvato dalla Camera dei deputati insieme al decreto anticrisi. Vogliamo così favorire e incentivare l’accesso delle giovani generazioni al mondo dell’agricoltura e al mercato fondiario. I ragazzi sono il futuro". Con queste parole il ministro delle politiche agricole ha inaugurato la nuova galleria di immagini esposte nel piano nobile del Ministero e raccolte nel volume 'La terra siamo noi'. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dei rappresentanti del mondo agricolo, dei dirigenti del Ministero, dell’ICQ, del Corpo Forestale dello Stato e dei Carabinieri Politiche Agricole e di due giovani, Devis Pilonato e Milva Zeoli ( nella foto insieme al ministro Luca Zaia), di 32 e 23 anni rispettivamente, che lavorano nelle aziende agricole delle loro famiglie e hanno raccontato la loro esperienza di giovani in agricoltura. Secondo il progetto, l’Agenzia del demanio cederà in affitto i terreni, i beni agricoli di proprietà dello Stato e degli enti pubblici ai giovani agricoltori, sulla base degli indirizzi adottati con decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze. Per monitorare l’andamento dell’iniziativa, sarà predisposta una relazione annuale, anche in vista di un possibile futuro acquisto da parte dei giovani delle terre affittate. “I giovani - ha detto ancora Zaia - sono il cuore pulsante del rilancio del settore. Oggi gli imprenditori con meno di 40 anni che guidano aziende agricole sono soltanto il 10% del totale. Dobbiamo far crescere questa percentuale, dare nuova linfa alla nostra agricoltura agevolando l’accesso dei giovani alle terre, che oggi costano troppo; al lavoro agricolo, che deve essere più remunerativo. Voglio ricordare - ha aggiunto - un provvedimento simbolico della nostra politica agricola, quello sull’etichettatura dell’olio che segna l’inizio di una nuova stagione all’insegna della trasparenza e della sicurezza alimentare. Proseguiremo la nostra battaglia - ha concluso il ministro - perché anche il latte abbia etichette trasparenti e chiare a tutela dei consumatori e del lavoro dei nostri produttori”.

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