Il 13 luglio i paesi dell'UE hanno siglato un importante accordo da 7.9 miliardi di euro per Nabucco, il gasdotto finalizzato a ridurre la dipendenza dell'Europa dalla Russia. Il progetto mira a trasportare il gas dal Mar Caspio e dal Medio Oriente attraverso Turchia, Bulgaria, Romania e Ungaria fino all'Europa centrale. La costruzione del gasdotto, della lunghezza di circa 3,300 chilometri è previsto per il 2011 mentre le prime consegne sono attese non prima del 2014, con una capacità iniziale di 8-10 miliardi di metri cubi all'anno. Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, il gasdotto dovrebbe arrivare a trasportare 31 miliardi di metri cubi anno entro il 2020, riducendo in modo consistente la dipendenza dei paesi europei dal gas russo.
Il consorzio che realizzerà Nabucco è capitanato dalla compagnia austriaca OMV e composto da MOL (Ungheria), Botas (Tuschioa), Bulgaraz (Bulgaria), Transgaz (Romania) and RWE (Germania).
Non poteva mancare un progetto rivale, portato avanti da Gazprom e dall'italiana ENI, che stanno programmando la costruzione di un gasdotto da 10 miliardi di euro per far passare il gas russo sotto il Mar Nero verso l'Europa sud-orientale, evitando l'Ucraina e tutti i problemi correlati alle dispute tra questa e la Russia. Ma non è tutto: nel 2012 dovrebbe iniziare ad operare anche PEOP, l'oleodotto che collegherà il porto rumeno di Costanza con Trieste, attraverso la Serbia, la Croazia e la Slovenia. L'oleodotto, lungo 1400 chilometri e valutato 2-3,5 miliardi di euro, rifornirà le raffinerie dell'Italia settentrionale e del centro Europa con una capacità di 1.2-1,8 milioni di barili al giorno.
Il consorzio che realizzerà Nabucco è capitanato dalla compagnia austriaca OMV e composto da MOL (Ungheria), Botas (Tuschioa), Bulgaraz (Bulgaria), Transgaz (Romania) and RWE (Germania).
Non poteva mancare un progetto rivale, portato avanti da Gazprom e dall'italiana ENI, che stanno programmando la costruzione di un gasdotto da 10 miliardi di euro per far passare il gas russo sotto il Mar Nero verso l'Europa sud-orientale, evitando l'Ucraina e tutti i problemi correlati alle dispute tra questa e la Russia. Ma non è tutto: nel 2012 dovrebbe iniziare ad operare anche PEOP, l'oleodotto che collegherà il porto rumeno di Costanza con Trieste, attraverso la Serbia, la Croazia e la Slovenia. L'oleodotto, lungo 1400 chilometri e valutato 2-3,5 miliardi di euro, rifornirà le raffinerie dell'Italia settentrionale e del centro Europa con una capacità di 1.2-1,8 milioni di barili al giorno.
Laurini
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