martedì, settembre 22, 2009

Cinema Trevi: omaggio ai fratelli Pasinetti e a Glauco Pellegrini

Martedì 22 settembre, nell’ambito della seconda parte della rassegna Questi fantasmi, la Cineteca Nazionale, in collaborazione con Cineteca Italiana e Carlo Montanaro, dedica un omaggio a Glauco Pellegrini e ai fratelli Francesco e Pier Maria Pasinetti con una giornata di proiezioni al Cinema Trevi

Programma delle proiezioni:

ore 17.00
Omaggio a Francesco e Pier Maria Pasinetti

Entusiasmo (1932)
Regia: Francesco Pasinetti; fotografia: Mario Damicelli; interpreti: Marino Rocchetto, Franco Bressan, Nina Simonetti; origine: Italia; produzione: Cine G.U.F. di Venezia; durata: 26’
Primo film a soggetto prodotto dai Cine G.U.F. e realizzato da Pasinetti appena ventenne, Entusiasmo è interpretato da attori non professionisti e girato dal vero. Il cortometraggio, incompleto perché privo della parte finale, narra di una gita in montagna di un gruppo di universitari veneziani. Dopo piacevoli discese sulla neve e corteggiamenti giovanili alcuni studenti si perdono nel bosco. Gli altri, fiaccole in mano, vanno alla loro ricerca. «Una delle maggiori abilità del direttore sta nell’aver condotti gli attori con la maggiore aderenza alla vita; ne è riuscita una interpretazione viva in cui piace ricordare la maschera bonaria e cordiale dello studente Marino Rocchetto, e quella sempre misurata del Bressan» (Mario Liani).
Versione restaurata a cura di Cineteca Nazionale e Regione Veneto

a seguire
Venezia in festa (1947)
Regia: Francesco Pasinetti; fotografia: Antonio Schiavinotto, Bruno Barcarol, Giuseppe Caracciolo, Antonio Marzari, Alberto Pasinetti, F. Pasinetti; origine: Italia; produzione: Filmeuropa, Frabeart; durata: 10’
Breve documentario sulla festa del Redentore di Venezia, celebrata con la nota regata storica sul Canal Grande. La folla festante, le gondole che si inseguono lungo il canale si alternano a scorci solitari e silenziosi di calli e palazzi. Il film fa parte di una serie di documentari dedicati a Venezia e realizzati da Pasinetti dopo la seconda guerra mondiale. «L’analisi di Francesco Pasinetti sui diversi aspetti della realtà veneziana trova una componente molto importante nell’architettura della luce, un’organizzazione per creare nuovi stimoli al racconto visivo in una “partitura” fatta di ombra e luce che conferisce risalto alle zone di pietra e di acqua ed ai protagonisti che le percorrono» (Miriam Botter).
Versione restaurata a cura di Cineteca Nazionale e Regione Veneto

a seguire
Arte Contemporanea (1948)
Regia: Francesco Pasinetti; soggetto e sceneggiatura: Rodolfo Pallucchini; fotografia: Paolo Gregorig; musica: Gino Gorini; montaggio: F. Pasinetti; origine: Italia; produzione: Filmus; durata: 10’
Film a lungo considerato perduto è un documentario sugli stili e gli orientamenti della pittura contemporanea e dei suoi principali esponenti. Il ritrovamento presso la Cineteca Nazionale di una copia lavoro ha permesso la ricostruzione filologica dell’opera.

a seguire
Nuvola (1935)
Regia: Pier Maria Pasinetti, Roberto Zerboni; soggetto e sceneggiatura: R. Zerbini, P. M. Pasinetti; fotografia: Francesco Cerchio; interpreti: Giorgio Balboni, Liliana della Valle; origine: Italia; durata: 18’
Film sperimentale e unica esperienza registica per i due autori, ha come protagonisti un bambino e una bambina, che, come due novelli Adamo ed Eva, giocano su una spiaggia. Le piccole avventure che i due bimbi affrontano costruiscono una dimensione favolistica e simbolica, accentuata dall’attenzione verso gli elementi naturali che li circondano: l’acqua, la luce, le piante.
Versione restaurata a cura di Cineteca Nazionale e Regione Veneto

a seguire
Omaggio a Glauco Pellegrini
Lo scultore Giacomo Manzù (1950)
Regia: Glauco Pellegrini; fotografia: Romolo Garroni; musica: Roman Vlad; origine: Italia; produzione: Lux Film; durata: 11’

a seguire
Ritratto di Alberto Sughi (1971)
Regia: Glauco Pellegrini; fotografia: Aldo Barcella; musica: Carlo Rustichelli; montaggio: Massimo Gozzano; origine: Italia; produzione: Jet Film; durata: 10’

a seguire
Omiccioli a Scilla (1971)
Regia: Glauco Pellegrini; fotografia: Aldo Barcella, Claudio Morabito; musica: Carlo Rustichelli; montaggio: Massimo Gozzano; origine: Italia; produzione: Jet Film; durata: 12’
Tre esempi di documentario d’arte, realizzati da Pellegrini nell’arco di vent’anni, e in cui risuona l’influenza pasinettiana sia per la cura nella composizione dell’immagine che per l’interesse verso il rapporto tra ambiente e personaggio. Gli artisti, Giacomo Manzù, Alberto Sughi e Giovanni Omiccioli, sono visti a lavoro e nei luoghi a loro più cari, luoghi che tante volte sono stati fonte d’ispirazione per le loro opere: Scilla per Omiccioli e la campagna tra Cesena e Cesenatico per Sughi. Giacomo Manzù è rappresentato nello studio, circondato dalle sue sculture.

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