E’ quanto si appura leggendo le recensioni del film sequel di Uomini che odiano le donne e, ancora prima, di La regina dei castelli di carta.
La protagonista del film La ragazza che giocava con il fuoco è sempre lei, Lisbeth Salander, una hacker informatica con comportamenti violenti che più di una volta le procureranno guai.
Il thriller poliziesco nel quale non mancano certo scene forti, sembra seguire le orme del precedente Uomini che odiano le donne che ha avuto un certo riscontro tra il pubblico.
Particolare successo ha poi ottenuto la ragazza Noomi Rapace la cui fisionomia e capacità di recitazione sembrano essere davvero adatti al ruolo attribuitole: violenta, asociale, iperattiva e così magra da avere un aspetto quasi androgeno.
In verità, come accade spesso nella vita reale e non solo nei film, dietro particolari comportamenti apparentemente inspiegabile si cela sempre una motivazione e spesso una motivazione che non avremmo mai pensato si potesse celare!
Il film inizia con il brutale assassinio di due giornalisti della rivista Millenium che pare avessero indagato in modo troppo approfondito sul mercato del sesso in Svezia.
Fonte news: ScreenWEEK Magazine - Guida ai film in uscita al cinema
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