Credevamo di essere abituati a notizie come “l’oro, nuovi massimi” e invece, ogni volta, questo metallo nobile, bene di rifugio per eccellenza, ci stupisce con effetti paranormali e forse nemmeno tanto.
Infatti, secondo alcune autorevoli voci, questa ascesa è stata quasi annunciata, qualche giorno fa si parlava di complotto contro il dollaro, a parlarne era un articolo pubblicato sull’Indipendent che riferiva come Paesi Arabi, Cina, Russia, Giappone e Francia stessero trattando per sostituire il dollaro come moneta di riferimento sul Mercato.
Passa qualche giorno ed è direttamente la Banca Centrale Europea, insieme alle banche centrali dell’area dell’euro zona e la banca centrale svizzera a stipulare un accordo di vendita delle proprie riserve auree con l’obiettivo di equilibrare il mercato finanziario europeo.
Appena due giorni fa, il 3 novembre, le quotazioni dell’oro sfioravano un altro record, raggiungendo quota 1.064,99 dollari l’oncia.
Ad oggi, 5 novembre, si parla di nuovi incrementi del prezzo dell’oro che si avvicina, così, alla soglia dei 1100 dollari l’oncia (precisamente 1.097).
Sembra che una forte “spinta” sia stata data dall’annuncio di acquisto, da parte della Banca centrale dell'India, di una considerevole quantità di oro.
Non solo.
Come se fosse già scritto da qualche parte, in qualche “segreto” papiro di antiche civiltà, ecco che arriva un nuovo indebolimento del dollaro.
Oltre agli indiani, poi, anche altri Paesi asiatici stanno mostrando il loro interesse ad aumentare le proprie riserve auree.
Gli effetti che una simile ascesa produce sul mercato e sull’economia sono ovviamente deducibili, gli effetti prodotti sul vivere quotidiano dei “piccoli” consumatori, della gente comune, insomma, sono diversi.
Sicuramente è da sottolineare come il periodo attuale sia quello migliore per vendere il proprio oro, l’attuale quotazione, infatti, consente di poter avere molto denaro in contante dalla vendita anche di oggetti, monili o gioielli d’oro a bassa caratura.
Fonte della news: Compro oro – Cashgold
giovedì, novembre 05, 2009
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