martedì, dicembre 15, 2009

La Befana vien di notte...

“La tradizione italiana

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana
viva viva la Befana

In Italia la tradizione dell’Epifania, si lega alla figura della Befana.

La sua origine si perde nella notte dei tempi, nell’immaginario collettivo del popolo italiano: è la famosa vecchietta con un enorme sacco sulle spalle, che svolazzando con la fantastica scopa di tetto in tetto la notte dal 5 al 6 gennaio porta doni a tutti i bambini.

E’ sempre rappresentata con un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto rallegrato da numerose toppe colorate.

I bambini ricevono la famosa “calza della Befana” a seconda del comportamento avuto nell’ultimo anno. Non possono quindi mancare cenere e carbone per le birichinate e cioccolate e caramelle per le promesse formulate di essere buoni, educati e studiosi.

Per grandi e piccini è una splendida occasione per scambiarsi regali e approfittare delle varie offerte speciali epifania

La Befana si festeggia il giorno dell’Epifania e ricorre da sempre il 6 gennaio, è una festività religiosa, il nome di questa solennità prende origine dal greco e significa “rivelazione”

Nella tradizione cristiana, è un termine legato alla “Manifestazione della divinità di Gesù ai Tre Magi in visita a Betlemme”.

Proprio in questo giorno Gesù bambino fece conoscere ai tre Magi, la sua esistenza terrena come figlio di Dio.

Tre uomini sapienti , Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, provenienti dalle lontane terre d’Oriente accompagnati da un corpo celeste, “una stella cometa”, mai apparsa nel cielo prima di allora, si erano messi in cammino. Questa insolita manifestazione li aveva avvisati che qualcosa di realmente grande stava per succedere.

L’astro indicò loro la via da percorrere, finalmente giunsero in un villaggio, il più piccolo e il più modesto della terra di Giuda. Fu proprio lì che la stella cometa si mise a splendere intensamente e puntò un luogo ben preciso.

In aperta campagna, in una stalla, in piena notte, trovarono un bambino che era nato da poco. Era amorevolmente assistito dal padre, Giuseppe, e da Maria, la madre più dolce e raggiante che potesse esistente sulla terra.

I Magi nel presenziare a quello spettacolo che infondeva immenso amore, e osservando la concordia che regnava in quella povera famiglia, nonostante le difficoltà e le ristrettezze, capirono di aver trovato ciò che cercavano e misero ai piedi della mangiatoia, in cui era stato posato il piccolo, i loro regali preziosi: Oro, Incenso e Mirra. Restarono a lungo in adorazione di Gesù, poi se ne andarono felici di avere reso omaggio per primi al Salvatore del mondo.

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