La laurea è un traguardo importante per la vita dello studente che si appresta a diventare un professionista, a fare i primi passi nel mondo del lavoro, anche se oggi il conseguimento della laurea triennale non è l’ultimo traguardo; c’è la possibilità della laurea magistrale e il momento della scelta su quale percorso di studi specialistico è migliore per le proprie ambizioni professionali non è sempre facile. Ci si ritrova così un po’ spaesati già al momento delle prime ricerche.
Oggi, nell’epoca del telematico, si inizia sicuramente a cercare il proprio corso di laurea a partire dal sito dell’Università. Molto spesso si incontrano termini che in poche altre occasioni si sono sentiti come, corso di laurea di primo livello, laurea specialistica, dipartimento di, master post laurea di primo livello e così via che, se non si è molto determinati, si rischia di chiudere e rinunciare immediatamente.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza se non altro sui termini: laurea magistrale è la vecchia laurea specialistica, quella a cui è possibile accedere solo una volta concluso il percorso di primo livello, ovvero appunto una volta conseguita la laurea di primo livello. La laurea magistrale, come dicevamo, è accessibile a chiunque abbia conseguito una laurea di primo livello o a chi sia in possesso di un titolo equipollente conseguito all’estero. Ed ecco un altro termine poco utilizzato nel linguaggio di tutti i giorni che significa appunto essere in possesso di un titolo equivalente conseguito all’estero. Ogni studente che volesse iscriversi ad un corso di laurea magistrale in un’Università italiana deve farsi riconoscere la sua laurea, conseguita in un’altra Università all’estero, da un ente universitario italiano. La procedura è tutt’altro che semplice. La prima cosa da fare è presentare domanda al Rettore dell’Università che ha, nel proprio ordinamento di studi, un corso di laurea simile a quello conseguito dal richiedente.
Questa domanda include, tra gli altri, una serie di documenti:
la copia originale del titolo, valido per l’ammissione all’università del paese estero, della scuola superiore frequentata e la sua traduzione ufficiale in italiano. La dichiarazione di valore del titolo di scuola superiore rilasciata dal Consolato Italiano del paese di provenienza. Il titolo accademico ottenuto presso l’Università estera e la sua traduzione in italiano, il certificato con l’elenco dei corsi frequentati per conseguire il titolo di cui si richiede l’equipollenza e da ultimo, il programma di studi su carta intestata dell’università nella quale si è conseguito il titolo.
Una volta completato questo iter e presentata tutta la documentazione necessaria il Rettore, con un decreto, dichiara l’equipollenza del titolo riconoscendo ufficialmente la laurea conseguita all’estero come avente valore per l’ordinamento italiano.
A questo punto è possibile, se si volesse continuare il proprio percorso di studi in Italia, iscriversi ad un corso di laurea magistrale scegliendo tra le varie proposte possibili in Italia.
lunedì, luglio 19, 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento