Una seduta di lavoro per studenti – attori, una conferenza stampa, una dimostrazione di lavoro e ancora presentazione di libri. Quattro distinti appuntamenti con un artista che ha tracciato un solco profondo nella storia del teatro del secondo novecento: Eugenio Barba.
Per gli appassionati del mondo del palcoscenico, gli addetti ai lavori e non solo, ha i contorni dell’evento unico e impedibile l’incontro “Riflessioni del nostro tempo – I Maestri, Un giorno con Eugenio Barba “ in programma lunedì 8 novembre all’Auditorium Comunale di piazzetta Dettori a Cagliari.
Organizzato dalla Scuola D’Arte Drammatica diretta da Lelio Lecis per inaugurare idealmente con un grande personaggio della scena teatrale, il secondo anno di lezioni nella nuova sede, questo rendez-vous con il fondatore e direttore dell’Odin Teatret, si apre dalle ore 9 alle 12, con la Seduta di lavoro con studenti-attori. Il primo dei quattro appuntamenti al teatro di piazzetta Dettori è aperto a studenti e attori e si articola su dimostrazioni pratiche guidate dall’attrice Julia Varley.
L’intenso programma della giornata in compagnia dell’allievo di Jerzy Grotowski, incontrato dall’artista negli anni ’60 al Teatr 13 Rzedow (Teatro delle Tredici File) di Opole in Polonia, prosegue alle ore 12, con una Conferenza Stampa di Eugenio Barba. In questo colloquio – dibattito, dedicato in particolare a giornalisti, operatori culturali e addetti ai lavori del panorama teatrale sardo, sarà possibile rivolgere domande al regista.
L’immersione totale nel teatro del fondatore dell’Ista (Istituto Superiore di Antropologia Teatrale) e soprattutto dell’inventore del Terzo Teatro (distinto dal teatro tradizionale e da quello definito d’avanguardia), riprende all’Auditorium alle ore 18,45 con la Dimostrazione – Spettacolo "Il tappeto volante" di Julia Varley.
Inventate quasi per caso intorno alla fine degli anni ’70 ad Opole dalla compagnia di Grotowski, le dimostrazioni di lavoro oggi sono riconosciute a pieno titolo come aspetti propri della tradizione dell’Odin Teatret. Senza volere anche se in realtà erano sempre esistite, Barba e soci avevano inventato un vero e proprio genere teatrale: un’opera-ponte fra lo spettacolo e il seminario pedagogico, fra autobiografia e drammaturgia. Sulle tracce di quel genere d’esperienza già fatta più di venti anni fa in “Orme sulla neve” della stessa Varley, “Il tappeto volante” è un’opera scenica strutturata in tutti i dettagli, dove nulla è lasciato al caso, con l’aspetto e le convenzioni di una conferenza intramezzata da esempi.
La giornata in compagnia del poliedrico artista brindisino di nascita e Danese d’adozione, chiude in bellezza alle ore 20 sempre dal palcoscenico dell’Auditorium Comunale, con “Eugenio Barba e Julia Varley incontrano il pubblico“.
Quest’ultima frazione della giornata è incentrata sulla presentazione dei volumi “Bruciare la casa (Origini di un regista)” di Eugenio Barba e “Pietre d’acqua” scritto dalla Varley.
Fra i molti libri di Barba, questo pubblicato nel 2009 dalla Ubulibri, è un agile distillato a metà strada tra la toccante autobiografia e il saggio sulla sua lunga esperienza alla ricerca di un proprio teatro da inventare, da sognare e forse teso a superare lo scontento nei riguardi dello spirito del tempo. Con il suo volume edito nel 2006 dalla stessa casa editrice, Julia Varley, colonna portante dal 1976 dell’Odin teatret, traccia e racconta la sua lunga ed entusiasmante esperienza regalando al lettore piccole perle e suggerimenti su come vivere e intendere il teatro.
L’appuntamento organizzato dalla Scuola D’Arte Drammatica grazie ai contributi degli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari e della Provincia rientra in un più ampio programma di attività collaterali incentrate su incontri con importanti personalità della cultura. Denominate appunto “Riflessioni del Nostro Tempo – I Maestri” queste proposte dell’istituto di recitazione cagliaritano sono finalizzate a trasformare sempre più il teatro in uno spazio vitale, vivo, in un luogo d’incontro e di riferimento per i giovani e la città. Un’idea di teatro quella seguita nella Scuola diretta da Lelio Lecis che affonda le radici negli insegnamenti di Eugenio Barba. A questo proposito sono indicative le parole del grande regista "Per me l’immagine del teatro non è quella di un cerchio che unifica, ma quella di un guado. Raccolti attorno al guado, attori e spettatori a volte lo attraversano e s’incontrano. Il mio è un teatro “politico” in senso etimologico, che interviene nelle contraddizioni della polis, cerchiamo di rendere salubre la sua atmosfera culturale, mentale e i valori profondi che spingono ognuno di noi a prendere un posizione precisa di fronte al sopruso e all’indifferenza".
Info:
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sabato, novembre 06, 2010
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