sabato, novembre 06, 2010

Roma, la città più cara per gli universitari

In base a una recente analisi che ha preso come modello il mondo universitario, il prezzo medio che una famiglia sostiene per mantenere i figli all’università, rispetto ai principali centri italiani, è pari a 650 euro al mese. Una spesa non da poco, se paragonata a uno stipendio medio mensile e alle spese che una famiglia, con universitario a carico o meno, si trova normalmente a sostenere. Tutto ciò si traduce spesso in soluzioni alternative, come la condivisione di un appartamento per ammortizzare i costi: un fenomeno assolutamente tipico nel mondo universitario, che ultimamente si sta estendendo anche ai lavoratori, soprattutto alle prime esperienze, in ragione degli stipendi non propriamente sostanziosi e dell’aumento considerevole dei prezzi immobiliari.

Passando a un’analisi minuta del dato, gli affitti a Milano, ad esempio, si classificano al terzo posto con 780 euro mensili, posizionandosi dietro agli 800 euro di Venezia e agli 870 di Roma, che si conferma la città più cara d’Italia. Il prezzo medio è calcolato in riferimento a un bilocale di metratura compresa tra i 40 e i 60 metri quadri. Non una reggia dunque.

Inoltre, alla spesa mensile legata all’affitto bisogna aggiungere tutta una serie di costi legata alla vita quotidiana, evidentemente differenti a seconda della città in cui si vive. A Napoli, comunque, il prezzo medio del bilocale ideale scende a 748 euro, mentre a Firenze si parla di circa 762 euro. E per chi voglia frequentare l’università, ma non spendere un patrimonio c’è Viterbo: con i suoi 453 euro al mese risulta infatti il centro universitario più economico d’Italia.

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