martedì, novembre 09, 2010

Vendere oro per affrontare la crisi

In tempi di crisi economica l’unico investimento che non perde di valore è quello in oro. L’oro infatti, a differenza di azioni di aziende e titoli di stato, è un bene fisico, scambiato sui mercati internazionali secondo la classica legge economica della domanda e dell’offerta. Sebbene l’oro sia soggetto ad un controllo più approfondito rispetto alle altre tipologie di beni perché fa da guida per fissare molti altri prezzi e tassi di cambio.

Investire in oro è infatti diventato un investimento di primo piano da quando c’è la crisi finanziaria, i risparmiatori ricorrono a beni rifugio, così viene chiamato l’oro ed altri beni il cui investimento cresce proprio in tempi di crisi, in tempi cioè in cui è più elevata l’incertezza nei mercati finanziari.

Dunque i risparmiatori, in momenti di crisi come quello attuale, tendono a proteggere il proprio patrimonio investendo i loro risparmi in beni dal rendimento sicuro e nei cosiddetti beni rifugio, come l’oro. Non è dunque un caso che gli investimenti in oro nell’ultimo periodo siano significativamente aumentati: aumentati da un lato appunto per la tendenza dei risparmiatori ad investire in beni rifugio, dall’altro, perché le quotazioni dell’oro sono esponenzialmente aumentate.

Un altro fenomeno, almeno in Italia, molto diffuso negli ultimi mesi, è la vendita dell’oro. I piccoli risparmiatori, in momenti di difficoltà, vendono il proprio oro di famiglia per far fronte ad una spesa imprevista, una bolletta più alta del normale, o altri avvenimenti straordinari che rischiano di mettere in crisi la già precaria situazione finanziaria di molte famiglie italiane.

Complice, come si diceva, una quotazione favorevole, i risparmiatori e le famiglie italiane hanno scoperto che vendere oro può dare un notevole contributo alla quadratura dei propri conti familiari. Specialmente in presenza di imprevisti.

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