Sono passati anni da quando la SEO era fatta di codice più o meno oscuro, conoscenze fortemente tecniche e capacità di utilizzo di tool complicati. Con la crescente diffusione di CMS facilmente utilizzabili e abbastanza search engine friendly, il posizionamento sui motori di ricerca oggi dipende soprattutto dal “solito” buon contenuto (ricordate Matt Cutts e il suo “Content is the king”?).
Una gran mole di articoli, sia che debbano essere pubblicati sul proprio sito o blog o inseriti su altri portali, è la strada più sicura per fare in modo che un sito sia apprezzato dai motori di ricerca. Questi ultimi infatti stanno diventando sempre più abili nel riconoscere i contenuti di qualità da quelli spam (autogenerati) o da quelli più o meno duplicati, quindi avere delle ottime skill di scrittura è imprescindibile, sia redigere delle pagine rilevanti, sia perché contenuti interessanti sono il miglior modo per attrarre l’attenzione non solo dei motori, ma anche dei visitatori, ricevendone link e social mentions.
In ambito Search Marketing, dunque, le già conosciute pratiche di Guest Blogging e Article Marketing tornano oggi di gran moda, non solo per ottenere backlink da risorse a tema e stimate, ma anche per innescare dinamiche social su Twitter o Facebook. Proprio il grafo degli sharing su piattaforme di networking sarà sempre più un parametro tenuto in considerazione dai motori di ricerca, perché probabilmente meno manipolabile su grossa scala e quindi più rappresentativo del reale valore di un documento.
In definitiva, si può dire, chi sarà un bravo scrittore, sarà più facilmente un bravo SEO.
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